Giochi di ruolo: un libro ne riscostruisce per la prima volta la storia

Vi ricordate quando, in tenera età, immaginavamo di essere un medico che curava le persone? O quando diventavamo supereroi correndo alla velocità della “luce” e saltando così in alto da credere di poter volare? O quando, prima di cadere nel pieno del sonno, la fiaba narrata dai genitori sembrava materializzarsi davanti a noi? Direi che tutti, inconsapevolmente, nell’infanzia abbiamo vissuto delle esperienze che possiamo ritrovare tra i fondamenti del gioco di ruolo. Questo libro ne ripercorre la storia e l’evoluzione, raccontando il percorso che lega giocatori e case editrici al fantastico mondo del role playing game.

Il role playing (o gioco di ruolo), differentemente da quanto si possa pensare, non nasce nell’ambito ludico bensì in quello psicologico. Il termine è stato coniato intorno agli anni Cinquanta del secolo scorso da Jacob Levi Moreno (Bucarest, 1889 – Beacon, 1974), psicoterapeuta, filosofo e sociologo, considerato tra i fondatori della psicologia moderna. Le sue sperimentazioni sono iniziate a Vienna con l’ideazione del teatro della spontaneità sul palco della Komodienhaus il primo aprile 1921. Lo scopo consisteva nel provare a immedesimarsi per capire lo stato emotivo, i sentimenti e le sensazioni provate dall’altra persona. Seguiva una discussione che coinvolgeva l’intero gruppo presente degli spettatori, ma anche i terapeuti così che la disamina dell’accaduto potesse liberare il paziente dai sentimenti repressi.

Adesso è chiaro che questo libro sia incentrato su un gioco, ma quale nello specifico? È il gioco che si vede nelle scene iniziali sia di Stranger Things – serie TV che oscilla dal fantascientifico all’horror, dal drammatico al thriller; oppure quello che nella sitcom The Big Bang Theory viene giocato più e più volte dai protagonisti, non più ragazzi, ma scienziati ormai adulti che si divertono in un mondo fantasioso da loro creato. Se ancora non è chiaro, svelo gli ultimi tre indizi che possono far identificare l’argomento. A differenza degli altri, in questo caso, è il gioco stesso a diventare trama, come accade nei film Dungeons & Dragons: Che il gioco abbia inizio di Courtney Solomon e il suo sequel Dungeons & Dragons 2: Wrath of the Dragon God di Gerry Lively, e infine la serie animata prodotta da Marvel Productions e dalla Tactical Studies Rules (TSR), Dungeons & Dragons. Termini, manuali, storie ed eventi ci guideranno alla scoperta di come sia nato e si sia evoluto il gioco di ruolo, prendendo in esame il capostipite che ha dato vita a questa categoria.

 

Tommaso Giovanni Palaia insegna Computer Graphic e Character Design, Tecniche di Modellazione Digitale 3D e Game Design all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, per il cui Open Day ha coordinato il progetto Escape Room, Come to ABA. Ha collaborato alla realizzazione di giochi da tavolo a scopo didattico per i Musei Archeologici della Calabria e la sua produzione artistica è stata oggetto di diverse mostre personali e collettive, come Giochi ripetuti nel tempo al Museo Macro di Roma.

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