Ginevra Mulinari, conosciuta soprattutto col suo nome d’arte Daphne e su Instagram come @_hinacot, è una cosplayer, scrittrice per passione, attrice e cantante, e vive ad Anzio in provincia di Roma. Imbattutasi nel mondo del cosplay nel 2021, aspira a farsi strada nel futuro grazie alla sua arte, nei vari ambiti nella quale è coinvolta. Ha realizzato cosplay di Genshin Impact, videogioco di fama mondiale rilasciato da Hoyoverse, ed è famosa per il suo meraviglioso cosplay di Sailor Moon che ha visto il suo debutto presso il Mercatino Giapponese a Roma, Ippodromo Capannelle.
Il nickname di Ginevra, _hinacot, è stato liberamente composto da Daphne aggiungendo alla radice giapponese “hina” le ultime tre lettere della parola inglese “apricot” (in italiano albicocca). Il nome d’arte invece, Daphne, è principalmente ispirato al personaggio nonché protagonista della prima stagione della celeberrima serie Netflix “Bridgerton”, Daphne Bridgerton.
Daphne ha avuto modo di avvicinarsi a questo mondo durante la pandemia, precisamente nel 2021, quando un’amicizia su Instagram l’ha introdotta al cosplay. Era la primissima volta che Daphne venne a contatto con parrucche da acconciare, costumi da cucire o ordinare, pose da imparare, ma senza farsi intimorire dai più bravi e da chi potesse giudicarla, intraprende questo cammino, ricevendo sempre il sostegno di sua madre. Daphne decise di realizzare il suo primo cosplay in occasione dell’eventualissima edizione del Lucca Comics 2021, al quale poi non poté più partecipare causa covid. Ordinò il cosplay di Muichiro Tokito, Pilastro della Nebbia di “Demon Slayer”, riarrangiandolo alla sua OC ( Own Character ) Mitsuji Kibutsuji, Pilastro del Sangue di “Demon Slayer”.
Daphne finora ha realizzato numerosi cosplay, cominciando dalla famosissima combattente che veste alla marinara Sailor Moon, sia versione Super che versione Eternal, passando poi all’affascinante danzatrice di Sumeru, Nilou di Genshin Impact, l’innocente fanciulla dal passato travagliato Miyo Saimori dell’anime “My Happy Marriage”, e ancora la misteriosa bambola di scrittura automatica di Leiden, Violet Evergarden. Le relative foto e i restanti cosplay realizzati dalla cosplayer sono disponibili sulla sua pagina Instagram. Senza ombra di dubbio, come rivelato dalla stessa Daphne, il cosplay a cui tiene di più è la sua Sailor Moon. Il cartone della bella guerriera detentrice del Cristallo d’Argento Leggendario e Principessa della Luna ha segnato profondamente la cosplayer, lasciando dentro di lei un legame indissolubile con questo anime, dovuto specialmente dai bei ricordi d’infanzia.
Daphne tende ad ordinare costumi e parrucche sui siti più conosciuti. All’arrivo dei prodotti, si mette subito all’opera per quanto riguarda l’acconciare la parrucca del personaggio, sistemare eventuali difetti sul costume riadattandolo su misura e sperimentare il make-up che più si addice al personaggio scelto. Inoltre, la cosplayer ha dichiarato di volersi cimentare per quanto concerne la creazione di prop.
Come spesso ripetuto da Daphne, nel mondo del cosplay esistono i cosplayer professionisti, quelli di successo o “quelli bravi”, e la maggior parte delle volte vanno a intimorire e a ledere l’autostima ( involontariamente o volontariamente ) di quei cosplayer che invece sono ancora alle prime armi, costretti a lasciare questo mondo perché si auto considerano incapaci di arrivare al loro livello. Il cammino verso il successo nel mondo cosplay non è una strada in salita, ma una piena di buche, a volte voragini, in quanto da sempre arieggia competizione, sia sui social che in fiera, fra i cosplayer. Daphne è convinta che se una persona ha intenzione di portare avanti un progetto, una passione, lo fa noncurante di chi potrebbe scoraggiare, insultare e polemizzare qualsiasi cosa, e soprattutto lo fa consapevole del fatto che all’inizio non è garantito che si spicchi subito il volo. C’è chi ha modo di pagarsi un fotografo che produce scatti sensazionali, chi ha del buon tempo e sforna costantemente content impeccabili, chi ( spesso con qualche aiutino ) raggiunge picchi di 10.000 followers in pochissimo tempo, e chi ne ha più ne metta. Con pazienza, la giusta dedizione e una piena dose di motivazione, i risultati inevitabilmente arrivano. Forse con le loro tempistiche, ma arrivano. Se non si va avanti con il proprio percorso, non si saprà mai che piacevoli sorprese tiene in serbo il futuro.
Daphne segue, dall’inizio della sua carriera, cosplayer come @reicherusama e @occultmage , figure da cui trae maggiore ispirazione. Inoltre, secondo l’opinione di Daphne, gli original non vanno affatto a snaturare i cosplay, anzi, manifestano dettagli totalmente intimi e personali del lavoro dei cosplayer.
Riguardo a fiere ed eventi, Daphne ha partecipato nel corso degli anni a fiere importanti come il Lucca Comics, la sua prima fiera, Romics, Rimini Comics, ma anche fiere organizzate per tutto il Lazio. Le fiere del suo cuore sono però il Mercatino Giapponese, dove è stata ribattezzata “Sailor Moon del Lazio“, diventata ormai una specie di casa dove rifugiarsi per staccare la spina e divertirsi, e poi l’Ostia Comics, dove ha vinto il suo primissimo premio per “migliore interpretazione” partecipando all’omonimo contest. Insomma, per Daphne, qualsiasi fiera che la faccia sentire come a casa diventa la sua fiera preferita.
Citando nuovamente l’opinione della cosplayer, l’evoluzione così liberamente percepita da Daphne nel mondo del cosplay è interpretata fondamentalmente in modo positivo, nonostante non vada a trascurare anche i suoi immancabili lati negativi. Partecipando alle fiere, la cosplayer ha avuto modo di notare che fra ragazzi, adulti e bambini, molte più persone hanno subito il fascino dei colori sfavillanti dei costumi e dai make-up sbalorditivi, e si stanno avvicinando sempre più, informandosi e di conseguenza appassionandosi, addentrandosi in questo piccolo ma grande universo, visto come un’opportunità per fuggire da una realtà a volte troppo soffocante o comunque per fare nuove conoscenze. Pian piano la community si allarga e tantissimi iniziano davvero ad apprezzare il cosplay.
Per Daphne, i social network sono stati, e continuano ad esserlo, il modo più efficiente per condividere la propria attività cosplay e costruirsi un seguito. Lo streaming, per Daphne, è una scelta opzionale per i cosplayer e non è fondamentale, se non per accrescere il numero di followers oppure stringere maggior contatto coi propri followers.
Per di più, Daphne sostiene fortemente chi con il cosplay intende mandare avanti anche un business, preferibilmente in maniera pulita. Se si ha un talento e se si ritiene giusto ricevere dei guadagni per il proprio lavoro, non c’è nulla di male, dichiara la cosplayer. Sono in molti attualmente ad aprire account ko-fi, a vendere stampe delle proprie foto in cosplay durante le fiere, ed è innegabile parlare di “industria” in questo senso. In questo modo, non solo i cosplayer hanno modo di ricevere più apprezzamento dal loro seguito, ma anche chi compra è felice di aver supportato un artista che ammira.
Purtroppo però, come per tutti i cosplayer, chi più chi meno, c’è sempre quella gente che critica e disprezza ciò che fanno gli altri. Daphne combatte e sta tuttora combattendo con chi continua a giudicarla, e l’unica arma che ritiene efficace in questi casi è la più totale indifferenza e continuare a camminare a testa alta, fiera del percorso che sta facendo. Nessuno è perfetto, tuttavia nessuno ha il diritto di giudicare nessuno.
Nella vita di Daphne, il cosplay ha un forte impatto in ambito privato, sociale e professionale. La sua famiglia, purtroppo solo una parte, la supporta continuamente; i suoi amici la ammirano e la sostengono; i suoi professori, la sua docente di canto e la sua compagnia teatrale non possono fare a meno di essere meravigliati dalle sue capacità, e la appoggiano. In privato, la sua attività da cosplayer è anche influenzata dai suoi scritti, e ha preso in considerazione di realizzare cosplay dei suoi personaggi, come le foto di Kira Ziegler Freiheit, la sua OC di “Attack On Titan” pubblicate sul suo profilo. Daphne, per le sue storie, utilizza il suo art account ( tayakisu ) e la piattaforma Wattpad con il nome di romanticsyndrome. La sua fanfiction di Jujutsu Kaisen è in corso, così come quella di Genshin Impact, mentre ha portato a termine di recente una mini raccolta di storie di Tokyo Revengers. Ovviamente, in tutti i racconti sono protagoniste le sue OC. Il sogno nel cassetto di Daphne è riuscire a realizzare, un giorno, tutti i cosplay delle sue OC, per far conoscere le loro storie a un numero sempre più alto di persone. Ricordiamo che Daphne non solo è una cosplayer, bensì scrittrice, come è già stato accennato, attrice e cantante. Facente parte di una compagnia teatrale amatoriale di Roma da ben 5 anni, La Compagnia dell’Idiota fondata da Marcello Linfatti, Daphne non spera in nient’altro se non fare del teatro il suo lavoro, per quanto tortuosa la strada possa essere. In più, cantando dalla tenera età di 5 anni, frequenta l’Accademia “Il Girasole” di Nettuno, seguita dalla vocal coach Arianna Manias. Daphne non può vivere senza l’arte, che le riempie la vita e la colora di possibilità, di fantasia e di spensieratezza, e ammette di non riuscire a rinunciare a questi stimoli, diventati parte integrante della sua vita.
Nel mondo del cosplay, e non soltanto in Italia, molti cosplayer danno libero sfogo alla loro passione, mostrando molto o forse anche troppo sulle piattaforme utili per la loro attività. Daphne pensa che ognuno è fautore del proprio destino, e che ognuno di noi sia libero di esprimersi come meglio crede. Come già detto in precedenza, nessuno ha il diritto di giudicare l’altro, e il termine “trasgressione” è un altro modo per soffocare le personalità e non farle emergere.ì
Molte persone e istituzioni sbandierano l’eterno motto “Siate voi stessi” ma, secondo la nostra talentuosa cosplayer, gli stessi sono i primi a porre limiti agli altri quando incominciano a mostrare la loro identità alla società. In un clima a dir poco complicato e teso come quello in cui stiamo vivendo, essere sé stessi per Daphne diventa difficile. Stabilire delle regole per garantire la sicurezza è importante per salvaguardare le personalità più sensibili, ma che queste vadano a intaccare la libertà espressiva degli altri è intollerabile.
Il consiglio spassionato di Daphne, rivolto soprattutto a chi vuole intraprendere il suo percorso nel mondo del cosplay, è racchiuso in una semplicissima parola: divertirsi! Il cosplay, come tutti gli altri hobby, deve essere un piacere, non una fonte di stress. Fare amicizia e girovagare per le fiere divertendosi è ancor più importante di saper acconciare una parrucca.
“Nessuno vi corre dietro, prendetevi il vostro tempo e carpite il vero significato che si cela dietro la parola cosplay per voi. Il resto verrà da sé, basta credere in noi stessi e impegnarsi se abbiamo intenzione di raggiungere l’obiettivo”.
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