In occasione del Giorno della Memoria la testimonianza illustrata di Ginette Kolinka, una delle poche sopravvissute ancora in vita dei campi di Auschwitz-Birkenau, un volume candidato al prestigioso Premio Une Case En Plus 2024.
Ginette Kolinka nasce a Parigi nel 1925. Nel 1944 viene arrestata insieme al padre, al fratello e a un nipote e furono deportati nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Ginette fu l’unica della sua famiglia a sopravvivere. Nonostante le sofferenze patite, grazie al sostegno di una famiglia amorevole, Ginette riesce a riprendere il corso della sua vita. Come molte sue compagne, però, non riesce a parlare degli orrori dei campi a chi non li ha vissuti. Solo alla fine degli anni ‘90 Ginette trovò il coraggio di parlare per la prima volta della sua esperienza. Da allora Ginette non ha mai più smesso di viaggiare in lungo e in largo per il paese al fine di portare il suo prezioso racconto.
Proprio in una di queste conferenze, l’autrice, la diciannovenne Aurore, conosce Ginette e sceglie di raccontarla attraverso dei disegni che colpirono profondamente Ginette, tanto da incoraggiarla a proseguire. Così Aurore, pubblica il suo primo libro, realizzato in collaborazione con la Fondazione per la Memoria della Shoah.
Una potentissima testimonianza visiva e narrativa, raccontata con una narrazione cruda e asciutta. La brutalità dell’umanità viene guardata senza veli, per ricordarci così l’urgenza di ricordare – riuscendo comunque ad esplorare in modo complesso gli esseri umani, la disperazione, la sopravvivenza, ma anche la voglia di vivere, il desiderio di ritrovare dei legami.
Aggiungi commento