Prima opera di fiction del documentarista statunitense Terry Zwigoff, tratto dal libro omonimo di Daniel Clowes. Il film segue l’estate di due adolescenti che hanno appena finito il college interpretate da Thora Birch, già vista in American Beauty, e da Scarlet Johansen. L’attenzione si concentra sul personaggio interpretato dalla Birch:una ragazza con un padre ingenuo e sciocco incapace di comprenderla, con un corso di recupero estivo da frequentare, con un’aggressività di fondo e una notevole difficoltà ad inserirsi nel sistema della tranquilla e silenziosa città dove vive.
A cambiare la sua vita, almeno per un breve tratto, sarà uno squallido signore sulla quarantina (Steve Buscemi), un appassionato di musica e grande collezionista di dischi, con seri problemi a rapportarsi con gli altri, soprattutto con la sfera femminile. La ragazza porterà nella vita dell’uomo una ventata di freschezza, ma questo rapporto tanto improbabile quanto difficile è destinato a finire. Così la giovane tornerà nella sua apatia ribelle e rabbiosa ma stavolta, forse, per sempre.Il ritratto della società americana che ne esce è piuttosto squallido e impietoso ma non colpisce. Il film risulta freddo, talvolta inconcludente; l’unica a convicer veramente è Thora Birch che, nonostante la giovane età, si dimostra un’attrice matura, capace di dare vita ad un personaggio alquanto contraddittorio e mal tracciato ma, grazie alla sua interpretazione intensa, vivo e credibile.