Il 2025 segna un traguardo straordinario per uno dei film più iconici della storia del cinema: Lo Squalo (1975), diretto da Steven Spielberg, festeggia il suo cinquantesimo anniversario. A distanza di mezzo secolo dalla sua uscita, il film rimane una pietra miliare del genere thriller e horror, influenzando intere generazioni di cineasti e spettatori. Empire Magazine, per celebrare questo traguardo, ha dedicato al film due copertine speciali, che ritraggono l’iconico grande squalo bianco, insieme a una serie di interviste esclusive con registi di rilievo nel mondo dell’horror, che hanno riflettuto sull’eredità di questa pellicola indimenticabile.
Uscito nelle sale statunitensi il 20 giugno 1975 e in quelle italiane a dicembre dello stesso anno, Lo Squalo ha sconvolto il pubblico con la sua tensione palpabile, il ritmo incalzante e una colonna sonora che ancora oggi fa accapponare la pelle, composta da un John Williams in stato di grazia.
Il film racconta la storia di un tranquillo villaggio di Amity, dove una giovane donna, Chrissie, viene brutalmente attaccata da uno squalo mentre nuota in mare, con i suoi resti ritrovati sulla spiaggia il giorno successivo. Dopo un’iniziale valutazione che suggerisce un incidente con un’elica, il neo-assunto capo della polizia, Martin Brody, interpretato da Roy Scheider, insiste per chiudere le spiagge, ma il sindaco Larry Vaughn, preoccupato per l’economia locale, lo convince a non fare nulla. Quando un ragazzino e un cane vengono uccisi, la tensione cresce e la madre del bambino offre una taglia per catturare lo squalo. L’ittiologo Matt Hooper (Richard Dreyfuss) arriva in città per indagare, confermando che si tratta di un grande squalo bianco. Nonostante l’abbattimento di uno squalo tigre, il vero predatore resta in circolazione. Hooper e Brody, insieme al pescatore locale Quint (Robert Shaw), intraprendono una pericolosa caccia in mare aperto. Lo squalo dimostra una forza straordinaria, sfuggendo a diversi tentativi di cattura. Durante un’esperienza che rivela i traumi di Quint, sopravvissuto al naufragio della USS Indianapolis durante la Seconda Guerra Mondiale, lo squalo colpisce la barca, danneggiandola gravemente.La battaglia culmina quando lo squalo, in un attacco furioso, distrugge la barca di Quint, che viene ucciso. Con il motore guasto e nessuna via di scampo, Brody e Hooper provano a uccidere lo squalo con una fiocina avvelenata, ma Hooper viene attaccato e la fiocina va persa. Il momento culminante si verifica quando lo squalo salta fuori dall’acqua e attacca, portando alla morte di Quint. Rimasto solo, Brody, con un’azione disperata, riesce a uccidere il mostro marino esplodendo una bombola di ossigeno nella sua bocca. Alla fine, Hooper riemerge sano e salva, e insieme a Brody nuotano verso la riva, lasciando finalmente Amity libera dalla minaccia dello squalo.
Nonostante le difficoltà produttive, tra cui il fallimento dei meccanismi per animare lo squalo, Spielberg ha saputo trasformare un film che inizialmente sembrava destinato a essere un B-movie in un capolavoro cinematografico.
La decisione di non mostrare subito la creatura, puntando piuttosto sulla suggestione e sulla minaccia imminente, ha conferito al film un’atmosfera unica. La colonna sonora, con il suo celebre tema che anticipa ogni apparizione dello squalo, è diventata un simbolo universale di paura. L’impatto commerciale e culturale di Lo Squalo è stato colossale. Al suo lancio, il film divenne rapidamente il maggiore incasso di tutti i tempi, mantenendo il primato fino all’arrivo di Guerre Stellari nel 1977. Oltre a tre premi Oscar (per il montaggio, il sonoro e la colonna sonora), il film consolidò la carriera di Steven Spielberg, che, a soli 28 anni, divenne una delle figure più influenti nel panorama cinematografico mondiale.
La trama di Lo Squalo è semplice ma avvincente unendo l’elemento horror a una denuncia sociale, con il sindaco dell’isola, interpretato da Murray Hamilton, che preferisce mantenere le spiagge aperte per motivi economici piuttosto che ascoltare gli avvertimenti dei protagonisti. La lotta per eliminare il predatore, tra confronti psicologici e fisici, culmina in una battaglia emozionante e iconica. Il finale, con Brody che riesce a uccidere lo squalo esplodendo una bombola di ossigeno, è diventato uno dei momenti più celebri del cinema mondiale.
Il film ha avuto una lunga scia di sequel, nessuno dei quali ha raggiunto nemmeno lontanamente la qualità dell’originale. Nonostante ciò, Lo Squalo ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura popolare, ispirando numerosi thriller e film horror che hanno tentato, con risultati più o meno riusciti, di replicare la sua formula vincente. Ma ciò che distingue il film di Spielberg dagli altri è la maestria con cui riesce a costruire suspense, utilizzando una narrazione tesa e il carisma dei suoi protagonisti.
In occasione del 50° anniversario, Lo Squalo ha ricevuto una nuova vetrina, con il ritorno in sala in formato tridimensionale. Universal, Amblin e IMAX hanno deciso di celebrare il film in modo speciale, riportandolo nelle sale in RealD 3D, permettendo ai fan di rivivere l’esperienza del grande schermo con una nuova prospettiva visiva, come sottolinea Travis Reid, presidente di Cinema RealD: “Tutto ciò che ha reso Lo Squalo un classico e un cult da quasi 50 anni verrà esaltato nel RealD 3D.”
Il fascino di Lo Squalo non si limita solo alla sua colonna sonora inconfondibile o alla spettacolarità degli effetti speciali (per l’epoca innovativi), ma affonda le radici nella capacità di Spielberg di creare tensione psicologica, nella caratterizzazione dei personaggi e nella costruzione meticolosa della storia. Il film, che all’inizio sembrava destinato a essere un semplice thriller marino, è diventato un pilastro della cultura cinematografica, influenzando registi come Leigh Whannell, che ha dichiarato: “Lo Squalo è un B-movie realizzato con un livello tecnico da serie A. Non avrebbe dovuto essere così riuscito.“
Le parole di Whannell, che ha preso ispirazione dal film per The Invisible Man, mostrano quanto Lo Squalo abbia influenzato anche il cinema moderno. Ogni scena di suspense, ogni angolo di oscurità nell’acqua, ogni sospiro prima dell’attacco sono diventati modelli per le generazioni successive di cineasti. Lo Squalo non è solo un film horror, ma un capolavoro che ha cambiato per sempre il modo in cui il cinema racconta la paura. Con il suo cinquantesimo anniversario, questo film continua a dimostrare che, nonostante il passare degli anni, la paura dell’ignoto e la paura di ciò che si nasconde sotto la superficie non passeranno mai di moda. E forse, è proprio questo il motivo per cui Lo Squalo rimarrà una pietra miliare indimenticabile del grande schermo: perché, alla fine, nessuno di noi sarà mai davvero sicuro di cosa ci sia nell’acqua.
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