La Generazione Z, conosciuta con vari nomi come Centennials, Digitarians, iGen, Plurals, Post-Millennials o Zoomers, comprende individui nati tra la metà-tardi degli anni novanta e i primi anni duemiladieci. Essi sono per lo più figli della Generazione X e degli ultimi baby boomer, cresciuti con Internet sin dalla prima infanzia e definibili come “nativi digitali”.
William Strauss e Neil Howe, autori di saggi generazionali, sono stati i primi a coniare il termine “Millennial”, ma successivamente ci si è concentrati sulla Generazione Z, conosciuta anche come Homeland Generation. Questi giovani hanno fatto la propria comparsa in un’epoca caratterizzata da una crescente preoccupazione per il futuro, con un’attenzione particolare all’accesso all’istruzione superiore.
La mentalità aperta e inclusiva della Generazione Z è evidente nella loro positività verso la diversità etnica e religiosa. Cresciuti durante una recessione economica, essi sono più inclini a cercare la realizzazione personale nel lavoro piuttosto che nella ricerca di alto salario.
Molto attivi online, questi giovani passano più tempo sui social media che davanti alla TV, con un utilizzo giornaliero del cellulare. La tecnologia digitale è un elemento cruciale nelle loro vite, secondo Forbes, e l’epidemia di COVID-19 ha comportato un aumento dell’ansia tra loro, soprattutto nei confronti della didattica a distanza.
Il rapporto con i Baby boomer è stato contrassegnato dall’espressione “OK boomer”, utilizzata per rispondere a posizioni giudicate condiscendenti riguardo alla tecnologia e ai cambiamenti sociali. L’uso intensivo dei social network, in particolare di TikTok, ha suscitato critiche per il suo potenziale nel diffondere disinformazione e propaganda.
Ma quali sono le caratteristiche distintive di questa generazione? Quali sono le loro aspirazioni, i loro valori e i loro comportamenti? E come si relazionano con le altre generazioni e con il mondo che li circonda? Vediamolo in questo articolo, che si basa su fonti accreditate e studi recenti.
Le sfide della Generazione Z
La Generazione Z è nata e cresciuta in un contesto di grandi sfide globali, come il cambiamento climatico, il terrorismo, le migrazioni, le disuguaglianze, la crisi finanziaria e la pandemia. Questi eventi hanno influito sulla loro visione del mondo, rendendoli più consapevoli, responsabili e attivi. Secondo uno studio di Deloitte, il 62% dei membri della Generazione Z si sente responsabile di fare la differenza nel mondo, e il 54% crede di poter avere un impatto positivo. Inoltre, il 77% si dice preoccupato per l’ambiente, e il 67% per i diritti umani.
La Generazione Z è anche la più colpita dagli effetti della pandemia, che ha messo a repentaglio la loro salute, la loro istruzione, il loro lavoro e il loro benessere. Secondo l’UNESCO, oltre 1,5 miliardi di studenti sono stati colpiti dalla chiusura delle scuole, e il 40% di loro ha subito una perdita di apprendimento. Secondo l’OIL, il 12,6% dei giovani tra i 15 e i 24 anni ha perso il lavoro a causa della crisi, e il 42% ha subito una riduzione del reddito. Secondo l’OMS, il 35% dei giovani ha manifestato sintomi di ansia e depressione a causa dell’isolamento sociale.
Queste difficoltà hanno reso la Generazione Z più resiliente, adattabile e innovativa. Essi hanno saputo sfruttare la tecnologia per continuare a studiare, lavorare, comunicare e divertirsi online. Essi hanno anche mostrato una maggiore solidarietà verso le persone più vulnerabili, partecipando a iniziative di volontariato, donazioni e sensibilizzazione.
Le opportunità della Generazione Z
La Generazione Z ha anche a disposizione una serie di opportunità uniche, che le consentono di esprimere il proprio potenziale e di contribuire al progresso della società. Essi sono la generazione più istruita, connessa e diversificata della storia, e hanno accesso a una vasta gamma di risorse, informazioni e possibilità.
La Generazione Z è la prima a essere composta da nativi digitali, ovvero persone che sono nate e cresciute con Internet e i dispositivi elettronici. Questo li rende abili nell’uso delle tecnologie, capaci di apprendere in modo autonomo e collaborativo, e creativi nell’ideare soluzioni digitali. Essi sono anche abituati a gestire grandi quantità di dati, a filtrare le fonti affidabili e a proteggere la propria privacy online.
La Generazione Z è anche la più connessa, grazie ai social media e alle piattaforme di comunicazione online. Essi sono in grado di interagire con persone di tutto il mondo, di accedere a contenuti di ogni tipo e di esprimere la propria opinione e la propria identità. Essi sono anche influenzati dai loro pari, dai loro familiari e dai loro idoli, che possono essere celebrità, influencer, youtuber o attivisti.
La Generazione Z è infine la più diversificata, sia dal punto di vista demografico che culturale. Essi sono composti da persone di diverse etnie, religioni, orientamenti sessuali, identità di genere e abilità. Essi sono aperti e tolleranti verso le differenze, e cercano di promuovere la parità, l’inclusione e la giustizia sociale. Essi sono anche consapevoli della propria unicità, e cercano di esprimere la propria personalità, i propri valori e i propri interessi.
Le implicazioni della Generazione Z
La Generazione Z ha un impatto significativo sul mondo che la circonda, sia come consumatori che come cittadini. Essi influenzano i mercati, le organizzazioni, le istituzioni e le culture, con le loro scelte, le loro azioni e le loro aspettative.
Come consumatori, la Generazione Z è esigente, selettiva e consapevole. Essi preferiscono acquistare prodotti e servizi che siano di qualità, convenienti, personalizzati, etici e sostenibili. Essi si affidano alle recensioni online, ai consigli dei loro pari e alle testimonianze degli influencer. Essi sono anche propensi a sperimentare nuove esperienze, a utilizzare le piattaforme di condivisione e a partecipare alle economie collaborative.
Come cittadini, la Generazione Z è attiva, critica e impegnata. Essi vogliono avere una voce nelle decisioni che li riguardano, e si esprimono attraverso i social media, le petizioni online, le proteste e i movimenti civici. Essi si interessano ai temi globali, come il clima, i diritti umani, la pace e la democrazia. Essi si aspettano che i leader politici, economici e sociali siano trasparenti, responsabili e vicini alle loro esigenze.
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