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Generazione Down? Perché i Giovani di Oggi si Sentono Meno Felici (e Cosa Possiamo Farci)

“Anni spensierati”, “il futuro è tuo”, “goditi la gioventù”… Quante volte abbiamo sentito questi cliché? Sembra quasi un livello bonus della vita, no? Peccato che, spoiler alert, la realtà per molti giovani tra i 20 e i 40 anni (e anche un po’ meno) non sia proprio questa. Un recente studio commissionato nientemeno che dalle Nazioni Unite ha messo in discussione questa idea, rivelando una verità un po’ amara: i giovani di oggi sembrano meno felici rispetto alle generazioni passate. Ma cosa sta succedendo? E perché questa “patch” di infelicità sembra colpire proprio noi?

Il Trend Preoccupante: La Felicità Va in Down Grade

L’indagine, condotta in sei paesi di lingua inglese, ha evidenziato un calo significativo nella soddisfazione di vita tra i ragazzi e le ragazze dai 12 ai 25 anni. E la cosa che fa riflettere è che questo malessere non sembra essere solo una “bug” causata dal Covid. Altre ricerche, infatti, avevano già notato un aumento della sofferenza mentale nella fascia 18-34 anni negli ultimi 15 anni, suggerendo che la pandemia potrebbe aver solo accelerato un trend già in atto. Un po’ come quando il tuo personaggio preferito subisce un “debuff” inaspettato, ma questo sembra essere su scala generazionale.

Le Cause: Un Mix di “Boss Fight” e “Effetti Collaterali”

Ma quali sono i nemici che stiamo affrontando in questa “quest” per la felicità? Le risposte sono diverse e complesse, un po’ come sconfiggere il boss finale di un videogioco particolarmente tosto. Tra le cause principali troviamo:

  • Individualismo e Competizione Portati all’Estremo: La pressione per eccellere, per essere sempre “il migliore”, può diventare un vero e proprio “grind” senza fine.
  • L’Ombra dei Social Media: Tra filtri, vite patinate e FOMO (Fear Of Missing Out), i social possono diventare un’arma a doppio taglio per la nostra autostima e il nostro senso di connessione.
  • Solitudine: Il “Malus” Invisibile: Paradoxalmente, in un mondo iperconnesso, la sensazione di solitudine può farsi sentire sempre più forte.
  • Crisi Climatica e Incertezza Globale: Il futuro del pianeta e la stabilità del mondo sono incognite che generano ansia e preoccupazione. Un po’ come affrontare un livello a tempo con risorse limitate.
  • Difficoltà Economiche: Trovare un lavoro stabile, far quadrare i conti, progettare il futuro… la precarietà economica è un peso non indifferente.

Focus Italia: Cosa Ci Rende (Meno) Felici?

Anche in Italia la situazione non è rosea. Un’indagine dell’Istituto Piepoli per Udicon nel febbraio 2025 ha rivelato che, oltre ai problemi economici, a minare la felicità dei giovani ci sono anche problemi di salute (propri o dei familiari), eventi negativi in famiglia e difficoltà affettive.

La “Sorpresa” Italiana: Non Tutto il Male Viene per Nuocere?

Nonostante il quadro generale, c’è un dato interessante che emerge dall’Italia: il 74% dei giovani tra i 18 e i 34 anni si definisce comunque “abbastanza” o “molto felice”, con una sorprendente percentuale di “molto felici”. Sembrerebbe una “easter egg” inaspettata, una controtendenza rispetto ai paesi anglofoni. Tuttavia, se guardiamo il quadro completo, le persone over 54 risultano essere stabilmente più soddisfatte della propria vita.

Oltre il Diritto alla Spensieratezza: Serve un “Upgrade” al Nostro Benessere

La spensieratezza dovrebbe essere un diritto, un po’ come avere una buona connessione internet per godersi i propri contenuti preferiti. Ma in un mondo complesso e incerto, non basta più. Dobbiamo avere gli strumenti giusti per decifrare la realtà, per capire le dinamiche che ci circondano e per gestire il carico emotivo che ne deriva.

La “Patch” per la Felicità: Strumenti e Consapevolezza

Ecco perché è fondamentale che, sia a scuola che sul lavoro (e perché no, anche nelle nostre community online!), vengano offerti spazi per “decompilare” la mente, per ritrovare un po’ di leggerezza, ma soprattutto per sviluppare le capacità di comprendere la complessità del mondo e gestire le nostre emozioni. Un po’ come imparare nuove “skill” per affrontare al meglio le sfide del gioco della vita.

Essere giovani oggi non è sempre una passeggiata in un parco a tema. Le sfide sono tante e la pressione può essere forte. Ma conoscere le cause di questo malessere e capire che non siamo soli in questa “missione” è il primo passo per trovare nuove strategie e “power-up” per affrontare il gioco e, magari, sbloccare anche qualche livello di felicità in più. E tu, cosa ne pensi? Raccontacelo nei commenti!

maio

Massimiliano Oliosi, nato a Roma nel 1981, laureato in giurisprudenza, ma amante degli eventi e dell'organizzazione di essi, dal 1999 tramite varie realtà associative locali e nazionali partecipa ad eventi su tutto il territorio nazionale con un occhio particolare al dietro le quinte, alla macchina che fa girare tutto.

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