Fuma no Kojiro. La serie di Kurumada prima di Saint Seiya

Se siete appassionati di manga e anime, probabilmente conoscete il nome di Masami Kurumada, il celebre autore di Saint Seiya, meglio noto in Italia come I Cavalieri dello Zodiaco. Ma forse non sapete che prima di creare la sua opera più famosa, Kurumada aveva già realizzato altre storie di combattenti e guerrieri, tra cui una che ha per protagonista un giovane ninja molto molto simile al nostro amato Seiya: si tratta di Fuma no Kojiro un manga pubblicato su Weekly Shonen Jump dal 1982 al 1985, e successivamente trasposto in una serie di OAV tra il 1989 e il 1992.

Fuma no Kojiro racconta le avventure di cinque ragazzi (vagamente assomiglianti ai Cavalieri di Bronzo) appartenenti al clan Fuma, una scuola di ninja che ha una lunga storia di rivalità con il clan Yasha, un’altra scuola di ninja che vuole dominare il Giappone. I cinque ragazzi sono la reincarnazione degli spiriti degli elementi della natura: il fuoco, l’acqua, il vento, la terra e il vuoto. Tra loro spicca Kojiro, il più giovane e il più forte, ma anche il più impulsivo e testardo. Kojiro è l’erede della spada Furin Kazan, una delle dieci spade sacre che reggono l’equilibrio dell’universo, e che sono ambite da forze oscure che vogliono distruggerlo.

La storia inizia quando Kojiro riceve una lettera dalla sua vecchia amica Himeko, che gli chiede di aiutarla a liberare la sua scuola, la Hakao High School, da una banda di teppisti che la minaccia. Kojiro accetta e si reca alla scuola, dove scopre che i teppisti sono in realtà dei ninja del clan Yasha, guidati dal misterioso e potente Musashi Asuka, che possiede la spada Ogonken, un’altra delle dieci spade sacre. Kojiro si scontra con Musashi e i suoi sottoposti, ma ben presto si rende conto che dietro la lotta tra le due scuole si nasconde un conflitto ben più grande, che coinvolge il destino dell’intero mondo. Kojiro dovrà quindi affrontare numerosi nemici e alleati, tra cui i suoi fratelli maggiori del clan Fuma, i guerrieri di Cosmo e di Kaos, e il vecchio clan di Fuma, che si è ribellato al suo capo.

Il manga “Fuma no Kojirou” è stato lanciato dalla Shūeisha sulla rivista Weekly Shōnen Jump nel periodo tra il 1982 e il 1985, e ha raggiunto un totale di dieci volumi. Successivamente, tra il 2003 e il 2006, è stato pubblicato un sequel intitolato “Fuma no Kojirou: Yagyu Ansatsuchou” disegnato da Satoshi Yuri, sul mensile Champion Red dell’Akita Comics. Nell’anno 2019, l’autore Masami Kurumada ha iniziato la pubblicazione di un breve prequel dal titolo “Fuma no Kojirou: Jo no Maki” sempre su Champion Red.

Il manga ha subito una trasposizione in due serie OAV, per un totale di 12 episodi, e un film anime distribuito come OAV. La regia delle serie è stata affidata a Shingō Araki e Michi Himeno, già noti per il loro lavoro sulla versione animata de I cavalieri dello zodiaco. Le serie OAV si dividono in due parti che corrispondono alle due metà della storia. La prima serie, intitolata “Kojiro – Lo spirito del vento”, racconta la battaglia tra il Clan dei Fuma e quello degli Yasha, ed è stata pubblicata tra giugno e agosto 1989. La seconda serie è stata rilasciata nell’autunno del 1990 e narra le battaglie di Kojiro e dei suoi amici contro il clan Caos, prendendo il nome di “Kojiro – La guerra per le spade sacre” Quest’ultima serie rappresenta il secondo arco narrativo del manga.

Il 21 novembre 1992 è stato pubblicato in formato OAV il lungometraggio animato finale Kojiro – La ribellione dei Fuma che copre le vicende degli ultimi capitoli del manga dove Kojiro deve fronteggiare una ribellione interna al clan Fuma per mano del ribelle Shimon. In Italia è stato pubblicato nel 2001 dalla Dynamic.

Fuma no Kojiro è una serie che mescola azione, avventura, fantasia e dramma, con uno stile grafico e narrativo tipico degli anni ’80. Il disegno di Kurumada è caratterizzato da personaggi slanciati e muscolosi, con capelli fluenti e occhi espressivi, mentre la sceneggiatura è ricca di colpi di scena, battaglie spettacolari, dialoghi intensi e momenti emotivi. La serie ha avuto un buon successo in Giappone, dove è stata apprezzata per la sua originalità e il suo fascino, ma non è mai stata trasmessa in Italia, dove è rimasta sconosciuta ai più. Solo nel 1997 la Dynamic Italia ha distribuito gli OAV in VHS, con un doppiaggio curato da Emanuela Rossi, Ivo De Palma, Isabella Pasanisi e Luca Semeraro.

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