Compie 25 anni Fuga da Los Angeles (Escape from L.A.), un film iconico che ha segnato la storia del cinema d’azione. Uscito nelle sale italiane il 10 gennaio 1997, il film è il sequel del fortunato 1997: Fuga da New York, sempre diretto da John Carpenter. Tornando a dirigere un film che ha il suo cuore pulsante in un personaggio divenuto leggenda, Kurt Russell riprende il ruolo di Jena Plissken, noto in originale come Snake Plissken, un antieroe che incarna la ribellione e il disincanto degli anni ’90.
Prodotto da Debra Hill, come il suo predecessore, e con Russell al suo esordio nella produzione, Fuga da Los Angeles è un kolossal d’azione targato Paramount Pictures. Con un budget di 50 milioni di dollari, il film presenta una visione futuristica di una Los Angeles trasformata in una prigione a causa di un catastrofico terremoto, il “Big One”. Tuttavia, a differenza del primo film, alla sua uscita il sequel è stato un fiasco al botteghino e ha ricevuto recensioni generalmente poco lusinghiere dalla critica.
Trama e Ambientazione
La storia si svolge sedici anni dopo il salvataggio del presidente da New York. Nel 2013, la figlia viziata del presidente si unisce al leader di Sendero Luminoso, Cuervo Jones, rubando un telecomando capace di riposizionare i satelliti in orbita, creando il caos e rendendo inutilizzabili i dispositivi elettronici in tutto il pianeta. Dopo che la California si è staccata dal resto degli Stati Uniti, Los Angeles diventa una prigione per i condannati per aver infranto le leggi morali del presidente.
Il governo decide di utilizzare Jena Plissken per recuperare il telecomando e la figlia del presidente. Riluttante, Jena accetta quando gli viene iniettato un virus letale che potrà essere curato solo al termine della missione. Le avventure di Plissken in questa Los Angeles distopica sono accompagnate da una serie di personaggi eccentrici e affascinanti, come Eddie, conosciuto come “la mappa delle stelle”, l’ex-prostituta trans Hershe Las Palmas e la musulmana Taslima.
Colonna Sonora e Produzione
La colonna sonora del film, divisa in due CD, è stata composta da John Carpenter e Shirley Walker. Nonostante il film avesse radici che affondano negli anni ’80, il progetto ha preso forma solo quando Carpenter, insieme a Debra Hill e Kurt Russell, ha creato una sceneggiatura completamente nuova. L’insistenza di Russell, che adorava il personaggio di Plissken, è stata cruciale per il suo sviluppo, così come il suo contributo nella scrittura del finale.
Un elemento curioso riguarda i cameo nel film: personaggi di spicco come Peter Fonda, Bruce Campbell e Pam Grier si uniscono a una serie di apparizioni brevi che arricchiscono ulteriormente il tessuto narrativo.
Accoglienza e Critica
Purtroppo, l’accoglienza di Fuga da Los Angeles non è stata delle migliori. Uscito negli Stati Uniti il 9 agosto 1996, il film ha incassato circa 25 milioni di dollari, raggiungendo un totale globale di poco più di 42 milioni, ben al di sotto del budget. Le critiche hanno evidenziato una eccessiva violenza e una mancanza di originalità, definendo il film troppo simile al suo predecessore, con una trama che sembrava ripetere formule già viste.
Molti critici lo hanno considerato un remake piuttosto che un sequel, affermando che, nonostante i miglioramenti tecnici e gli effetti speciali, la pellicola non riesce a catturare la brillantezza dell’originale. Commenti come “questo film non si distacca dalla routine” evidenziano il senso di delusione che molti hanno provato.
Oggi, a distanza di 25 anni dalla sua uscita, Fuga da Los Angeles merita di essere rivalutato. Sebbene non abbia raggiunto il successo del suo predecessore, il film rappresenta una pietra miliare per i fan del genere e per coloro che apprezzano il talento di John Carpenter. Con una narrativa che riflette le paure e le tensioni sociali degli anni ’90, la pellicola offre uno sguardo affascinante su un futuro distopico che, per alcuni versi, risuona ancora oggi. In definitiva, Fuga da Los Angeles continua a essere un’opera significativa, un invito a esplorare non solo un’epoca cinematografica, ma anche una riflessione profonda sui temi della libertà e della sopravvivenza in un mondo sempre più complesso.
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