La space quest nell’animo umano alla “Galaxy Express 999” di Leiji Matsumoto. ’incertezza del futuro alla “Conan il Ragazzo del Futuro” di Hayao Miyazaki. l cinicmo nei confronti mondo alla “Akira” di Katsuhiro Otomo. all’autore del premiatissimo “Pillole Blu”, un capolavoro in formato ‘maxi’ che va oltre la fantascienza… “Eravamo partiti da poco più di sei mesi… io avevo portato a termine i miei studi scientifici senza troppa convinzione… zoologia, xenobiologia… e soprattutto entomologia… e Tony aveva lasciato l’esercito… o meglio si era fatto cacciare, per dio sa quale ragione che non mi aveva mai raccontato bene… Avevamo messo i soldi in comune per comprare una vecchia astronave… nella speranza di riuscire a rivenderla al ritorno…
Obiettivo ufficiale: andare a pescare in pace nelle acque più esotiche… Obiettivo ufficioso: fregarsene di tutto e assumere ogni sostanza illecita che ci sarebbe passata tra le mani…”. Due amici d’infanzia partono per un lungo viaggio. Tony è irruente e spregiudicato, ha lasciato l’esercito e molte zone d’ombra alle spalle e ha voglia di riscatto; Lupus è introverso, timido ed egocentrico, finiti gli studi vuole lasciare l’ambiente ovattato e protettivo in cui ha vissuto, forse mettersi alla prova, forse semplicemente fuggire, prima di tutto da un futuro senza attrattive. La molla che li spinge nel loro viaggio è un confuso moto di ribellione, quello che cercano è un sogno frustrato, come inconsapevoli rabdomanti attraversano la galassia per sentire il sapore della libertà, sotto il gusto acido delle droghe, mentre l’adrenalina della scoperta di nuovi mondi li spinge sempre più in là. Finché l’incontro con la giovane Sanaa cambia per sempre le loro vite…
In un futuro che non ha niente di meraviglioso, l’uomo ha colonizzato lo spazio, la vita ha superato i confini della Terra, e gli esseri umani, fragili come sempre, hanno portato le ansie e i dubbi di sempre su pianeti finora sconosciuti. In questo scenario fantastico, ma per molti versi uguale al mondo di oggi, due amici d’infanzia partono per un lungo viaggio. Sono giovani e molto diversi tra loro, Tony è irruento e spregiudicato, ha lasciato l’esercito e molte zone d’ombra alle spalle e ha voglia di riscatto; Lupus è introverso, timido ed egocentrico, finiti gli studi vuole lasciare l’ambiente ovattato e protettivo in cui ha vissuto, forse mettersi alla prova, forse semplicemente fuggire, prima di tutto da un futuro senza attrattive. La molla che li spinge nel loro viaggio è un confuso moto di ribellione, quello che cercano è un sogno frustrato, come inconsapevoli rabdomanti attraversano la galassia per sentire il sapore della libertà, sotto il gusto acido delle droghe, mentre l’adrenalina della scoperta di nuovi mondi li spinge sempre più in là.
Finché l’incontro con la giovane Sanaa cambia per sempre le loro vite. Inquietante nella sua fragilità, sempre sul punto di spezzarsi, la bella Sanaa sembra indifferente a tutto, ma come loro per vivere ha bisogno di fuggire. Per Tony e Lupus lei diventa l’elemento catalizzatore di tutti i dubbi non confessati, lo specchio delle loro contraddizioni, fino a essere l’involontario motore del dramma.Orchestrato come ‘fantascienza da camera’, maschera che lascia intravedere i tanti lati oscuri del nostro presente, tutto il racconto è percorso da sottili fili d’inquietudine. La sua riflessione sulla natura umana non fa concessioni alle mirabili sorti progressive, solo l’amore sembra una salvezza, perché racchiude il mistero della vita.
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