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Freak Out…. Il circo sta per arrivare in città!

Roma, 1943: Matilde, Cencio, Fulvio e Mario vivono come fratelli nel circo di Israel. Quando Israel scompare misteriosamente, i quattro “fenomeni da baraccone” restano soli nella città occupata dai nazisti. Qualcuno però ha messo gli occhi su di loro, con un piano che potrebbe cambiare i loro destini… e il corso della Storia.  Franz, grazie al suo super potere di vedere nel futuro, è sulle tracce di persone dalle capacità straordinarie…. E non si fermerà davanti a niente pur di trovarle.

Questa la sinossi di Freak Out, il nuovo film di Gabriele Mainetti dal 28 Ottobre al cinema dopo lo straordinario successo di Lo Chiamavano Jeeg Robot. Freaks out è prodotto da Lucky Red e Goon Films con Rai Cinema, in coproduzione con Gapfinders (Belgio).

Paolo Del Brocco amministratore delegato di Rai Cinema ha commentato:

“… Insieme al pubblico che ha profondamente amato il suo film, aspettavamo con impazienza il ritorno al lavoro di Gabriele Mainetti, crediamo molto nel suo talento e nell’originalità delle sue storie“.

Da un soggetto originale di Nicola Guaglianone e una sceneggiatura scritta a quattro mani dallo stesso Guaglianone con Gabriele Mainetti, è di nuovo Roma la cornice che accoglierà i protagonisti di questa storia. A firmare le musiche ancora una volta Michele Braga con Gabriele Mainetti. Nel cast Aurora Giovinazzo, Claudio Santamaria, Pietro Castellitto, Giancarlo Martini, con la partecipazione di Giorgio Tirabassi, Max Mazzotta, Franz Rogowski
Le riprese si svolgeranno a Roma e in Calabria per 12 settimane.

Andrea Occhipinti ha dichiarato: 

“A due anni dal successo di ‘Lo chiamavano Jeeg Robot’, abbiamo lavorato insieme a Gabriele Mainetti, che è anche produttore, e a Rai Cinema per gettare le basi di un film ambizioso e originale… Siamo davvero ansiosi di iniziare le riprese di ‘Freaks out’, nato dalla vena creativa di Nicola Guaglianone e scritto insieme a Gabriele“.

La Goon Films ha commmentato:

“Si dice che il secondo film sia il più difficile da realizzare, soprattutto quando il primo ha generato un riscontro positivo. Non sarà facile soddisfare le aspettative ora che l’asticella si è alzata ulteriormente. Come nella precedente esperienza faremo del nostro meglio per fare di più di quello che potremmo permetterci. Alla fine l’approccio produttivo sarà com’è stato con Jeeg… solo su una scala più grande”.

 

Gabriele Mainetti  è un attore, regista, compositore e produttore cinematografico italiano. Si laurea in Storia e Critica del Cinema presso l’Università degli Studi Roma Tre. Frequenta corsi di regia, direzione della fotografia, produzione e sceneggiatura presso la Tisch School of the Arts di New York. La sua formazione d’attore è legata ai laboratori e ai corsi tenuti a Roma da Beatrice Bracco, Francesca De Sapio, Nikolaj Karpov e Michael Margotta. È protagonista di film per il grande schermo: Il cielo in una stanza (1999, regia di Carlo Vanzina) e Un altr’anno e poi cresco (2001, regia di Federico Di Cicilia). La sua vera passione però è la regia. Con il cortometraggio Basette (2008), scritto da Nicola Guaglianone, con Valerio Mastandrea, Marco Giallini, Daniele Liotti e Luisa Ranieri, partecipa ad oltre 50 festival tra i quali il Festival del Film di Locarno ed il Festival del corto La25ª ora, dove vince come “Miglior Cortometraggio”. Candidato al Nastro d’argento 2008 vince una “Menzione speciale per la Sceneggiatura e Migliori Attori: Luisa Ranieri e Daniele Liotti”. Nel 2011 fonda la società di produzione Goon Films con la quale realizza Tiger Boy (2012), il suo ultimo cortometraggio, vincitore del Nastro d’argento 2013 come “Miglior Cortometraggio”, finalista ai Globi d’Oro 2012 e al David di Donatello 2012, e secondo classificato al 42º Giffoni Film Festival (Generator +13). Il corto è stato inoltre selezionato dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences tra i 10 finalisti per la Nomination all’Oscar all’86esima edizione degli Academy Awards categoria “live action short”.
Redazione

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