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Fondo da 600 milioni per l’intelligenza artificiale: l’Italia punta a colmare il ritardo

Il governo italiano ha annunciato un fondo da 600 milioni di euro per sostenere lo sviluppo dell’intelligenza artificiale (AI) nel Paese. Il fondo, gestito da Cdp Venture Capital Sgr, sarà destinato a startup e piccole e medie imprese (PMI) che adottano e studiano sistemi di AI.

L’obiettivo del fondo è quello di colmare il ritardo dell’Italia sull’AI rispetto agli altri Stati europei. Il Paese è infatti al 23° posto nel ranking mondiale dell’indice di intelligenza artificiale di Bloomberg.

Il fondo sarà supportato da un comitato di investimenti privati e da un comitato consultivo per indirizzo e input sulle operazioni.

Il fondo darà una spinta all’innovazione della pubblica amministrazione italiana, bisognosa da decenni di cospicui investimenti per una maggiore efficacia e autonomia. L’intelligenza artificiale farà il suo ingresso anche in questo settore, agevolando gli operatori, amministratori locali e soprattutto cittadini.

Il progetto, esaminato preliminarmente a luglio in una riunione del Comitato interministeriale per la transizione digitale, ha raggiunto una fase avanzata.

L’ultimo passaggio riguarda l’inserimento, in una norma specifica, di un provvedimento ad hoc per l’istituzione del fondo, che arriverà in seguito alla nomina dei nuovi vertici di Cdp Venture Capital Sgr.

La battaglia “politica” si sussegue di giorno in giorno con la proposta di nomi per ogni carica, il valzer delle poltrone è importante almeno quanto la scommessa di puntare sulla tecnologia per il futuro dell’innovazione in Italia.

maio

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Massimiliano Oliosi, nato a Roma nel 1981, laureato in giurisprudenza, ma amante degli eventi e dell'organizzazione di essi, dal 1999 tramite varie realtà associative locali e nazionali partecipa ad eventi su tutto il territorio nazionale con un occhio particolare al dietro le quinte, alla macchina che fa girare tutto.

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