Il Cerchio Alchemico in Fullmetal Alchemist un disegno circolare, di varie dimensioni, contenente al suo interno altri segni (quadrati ed altre forme geometriche, simboli e parole), una sorta di cerchio magico (benché in Fullmetal Alchemist l’alchimia sia vista come una scienza).
Per eseguire una trasmutazione è necessario per prima cosa disegnare o incidere un cerchio alchemico su di una superficie, tipicamente con un gesso, ma in caso di necessità anche con sangue o altro. Dopodiché per attivarlo l’utilizzatore vi fa confluire la propria energia (come detto, alla fine dell’anime del 2003 viene rivelato che l’energia necessaria proviene dall’altra parte del portale, comunque nell’episodio dell’esame da alchimista di stato si vede un alchimista consumare anche le proprie forze nel realizzare una struttura di notevoli dimensioni), solitamente toccandolo direttamente con le mani, ma talvolta anche tenendole sollevate dal suolo (come quando Alphonse ripara una radio nel primo episodio).
Vi sono comunque delle eccezioni, ad esempio dei cerchi che si attivano da soli quando completati (nell’anime si vede quello usato da Mustang per sigillare la cantina di Pride non appena chiusa la porta). Coloro che vedono il Portale diventano in grado di eseguire trasmutazioni senza cerchio alchemico: Edward, Izumi, Hoheneim e Dante battono le mani dopodiché possono trasmutare il primo oggetto che toccano; per operazioni particolarmente complesse – come quelle riguardanti la pietra filosofale – può essere necessario disegnare comunque dei cerchi alchemici complessi e di grandi dimensioni, ma questi possono essere creati in un attimo tramite una semplice trasmutazione della superficie da disegnare. Anche utilizzando una pietra rossa (cioè una pietra filosofale incompleta ed instabile) è possibile eseguire trasmutazioni senza cerchio alchemico. Per non dover sempre disegnare cerchi alchemici, alcuni ricorrono a tatuaggi (come Kimblee, Psiren e – non per sua scelta – Scar), altri invece hanno dei cerchi alchemici disegnati su indumenti che indossano (Mustang su di un guanto, Armstrong su una sorta di guanto-tirapugni). Uno stesso cerchio alchemico talvolta può servire a più risultati (ne Il conquistatore di Shambala Al batte le mani come Ed, ma non avendo ricordo del Portale, deve ricorrere a dei cerchi disegnati sui guanti, con i quali riesce comunque a ricavare acqua nel deserto, creare tornado, trasferire parti della sua anima in oggetti e disegnare cerchi alchemici più complessi). In alcuni casi particolari, dei cerchi appaiono nel nulla, a mezz’aria, durante una trasmutazione in corso.