Da venerdì 1 a domenica 3 settembre 2023, le piazze e i teatri di Sarzana ospiteranno la XX edizione del Festival della Mente, la prima manifestazione europea dedicata alla creatività e alla nascita delle idee, promossa dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana, e diretta da Benedetta Marietti. Nelle tre giornate di festival, tra i tanti relatori chiamati a confrontarsi sul tema del 2023, la Meraviglia, sono attesi anche noti scrittori italiani e internazionali. Venerdì 1 settembre alle 21, in piazza Matteotti, lo scrittore Paolo Giordano terrà l’incontro La meraviglia tra natura e conoscenza. La meraviglia per la natura è un sentimento che precede la nostra coscienza, un istinto che riguarda tutti. Chi si dedica alle scienze naturali lo fa spesso per approfondire quel senso di meraviglia e per svelare connessioni inedite nell’universo e negli ecosistemi. È possibile, tuttavia, che la conoscenza porti con sé anche una riduzione della meraviglia della natura? Negli ultimi decenni sono state soprattutto le scienze a mostrare la vulnerabilità del pianeta, a denunciarne le forme di contaminazione. Una riflessione in equilibrio tra scienze e letteratura, per indagare la fragilità della nostra fascinazione per il mondo naturale, in un presente di crisi ambientali.
Paolo Giordano ha un dottorato in fisica ed è autore di cinque romanzi: La solitudine dei numeri primi (Mondadori, 2008, Premio Strega e Premio Campiello Opera Prima), Il corpo umano (Mondadori, 2012), Il nero e l’argento (Einaudi, 2014 e 2017), Divorare il cielo (Einaudi, 2018 e 2019) e Tasmania (Einaudi, 2022). Ha scritto per il cinema e il teatro e collabora con il Corriere della Sera.
Sabato 2 settembre, alle 9.45 al Teatro degli Impavidi, la scrittrice norvegese Erika Fatland dialogherà con Alberto Riva, scrittore e giornalista, nell’incontro Wanderlust: il desiderio di scoprire il mondo. Anche il più breve dei viaggi, se la destinazione è un posto nuovo, ci fa aprire gli occhi e affina la nostra capacità di osservazione. Quando vediamo le cose per la prima volta – per quanto banali e ordinarie possano essere per chi vive in quel luogo – ci riconnettiamo con il bambino interiore che è in noi e con la sua capacità di meravigliarsi. Erika Fatland, scrittrice norvegese, ha ricevuto il premio Kapuscinski per il reportage nel 2021. I suoi libri sono pubblicati in italiano da Marsilio: Sovietistan. Un viaggio in Asia centrale (2019), La frontiera. Viaggio intorno alla Russia (2019) e La vita in alto. Una stagione sull’Himalaya (2021).
Domenica 3 settembre alle 9.30 Alberto Rollo sarà guida d’eccezione di una passeggiata in cui la fatica liberatoria del camminare e dell’immaginazione, si unisce al fruscio della letteratura e della meraviglia dell’arte popolare. L’umile bellezza dei fossi e delle Maestà è un percorso di circa tre ore sulla cordigliera della Lunigiana, in collaborazione con il CAI di Sarzana. Un suggestivo peregrinare tra paesaggi pittoreschi, racconti e piccole Madonne (le Maestà) incise nel marmo o dipinte nel guscio delle cappelle. Alberto Rollo è scrittore, critico e traduttore. Ha pubblicato Un’educazione milanese (Manni, 2016, finalista al Premio Strega 2017), L’ultimo turno di guardia (Manni, 2020, Premio internazionale L’Aquila e terna finalisti Premio Napoli), Il miglior tempo (Einaudi, 2021) e Il grande cielo (Ponte alle Grazie, 2023).
Alle 14.30, sempre domenica 3 settembre, appuntamento con Alessandro Zaccuri. Nella conferenza Meravigliosamente. La letteratura come educazione allo stupore lo scrittore racconta alcuni degli episodi che confermano la centralità della meraviglia nella storia della letteratura: l’apparizione di Nausicaa nell’Odissea, la guarigione del cieco di Betsaida nel Vangelo di Marco, la compresenza di realtà e leggenda nel Signore degli Anelli. Seguendo la trama di questi e di altri racconti, lo scrittore suggerisce di ripensare l’esperienza della lettura come percorso di educazione allo stupore, di riconoscimento dell’altro e dell’ignoto che visita le nostre esistenze. Alessandro Zaccuri dirige la Comunicazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, collabora con Avvenire, ed è autore di numerosi saggi e romanzi. Tra i suoi titoli più recenti: La quercia di Bruegel (Aboca, 2021) e Poco a me stesso (Marsilio, 2022).
La meraviglia è il sentimento di stupore destato da una cosa nuova. Ma è anche lo stato di grazia di chi naviga a vista in quella terra di nessuno fra l’adolescenza e l’età adulta. La meraviglia sta nell’essere materia grezza da plasmare, nel voler conquistare la vita e nel lasciarla andare, nella bulimia dell’avere tutto e nello stringere in mano nulla.
Ancora domenica, alle 17.15, in Sorpresa! Il mondo d’un tratto, gli scrittori Elena Stancanelli e Bernardo Zannoni parleranno, attraverso la letteratura – il grado zero delle meraviglie – di quell’età di mezzo che è eterno stupore, tra affondi e resurrezioni. Elena Stancanelli è nata Firenze, ha fondato l’associazione Piccoli Maestri, per incentivare la lettura nelle scuole. Collabora con vari quotidiani e tra i suoi romanzi ricordiamo: Benzina (Einaudi, 1998) da cui è stato tratto un film, e per La Nave di Teseo La femmina nuda (2016, finalista al Premio Strega), Venne alla spiaggia un assassino (2019) e Il tuffatore (2022, finalista al Premio Campiello). Bernardo Zannoni è nato e vive a Sarzana. I miei stupidi intenti (Sellerio, 2021), il suo primo romanzo, ha vinto il Premio Campiello 2022, e i premi Bagutta Opera Prima, Salerno Letteratura, Moncalieri e il Premio Severino Cesari. Il suo nuovo romanzo si intitola 25 ed è in uscita per Sellerio a settembre.
Nuovo commento