Festival del Giallo si chiude tra successo per gli scrittori italiani e per le finestre sulla Spagna

Un boom di pubblico, con oltre 1200 spettatori al giorno venerdì e sabato, per il Festival del Giallo di Napoli che si è concluso oggi alla Floridiana in una terza edizione che ha certificato ormai il successo della rassegna, spazio annuale di misteri e racconti, di chiacchiere con i grandi scrittori di gialli, noir, storie di spionaggio.

Il presidente del Festival Maurizio de Giovanni e l’organizzatore Ciro Sabatino hanno organizzato un vincente programma di incontri con le star da Luca Crovi, che ha anche moderato la conversazione pubblica con molti colleghi scrittori, fino al presidente che ha narrato tre storie inedite sulla violenza sulle donne, e a Carlo Lucarelli, star sabato sera di una sala strapiena, oltre a una lunga lista di autori di successo.

Grande spazio anche per gli scrittori iberici, dai giallisti Jorge Díaz, Antonio Mercero e Agustín Martínez che hanno lo pseudonimo di grande successo Carmen Mola, e dell’altra romanziera Susana Martin Gijon, in un mondo di grandi autori che hanno catturato il pubblico. Un successo che il presidente Maurizio de Giovanni apprezza e rilancia:

“Sono felice – afferma – dell’andamento del festival che dimostra come la città risponda con gioia ogni volta che la letteratura attuale viene presentata secondo i gusti dei lettori. E’ la dimostrazione che Napoli vuole il Festival del Giallo che è in crescita e che edizione dopo edizione si consolida nel gusto degli eventi ben organizzati. Sono convinto che la prossima edizione sarà ancora più vasta, grazie a Ciro Sabatino, meraviglioso direttore, e alla libreria Io ci sto, che dimostra come una manifestazione come questa è assolutamente necessaria per la città”.

“Abbiamo fatto – spiega il direttore Ciro Sabatino – una scelta vincente con la nuova location della terza edizione del Festival del Giallo. La Floridiana ci ha regalato luoghi perfetti, offrendo gli incontri di mattina e sera nelle storiche stanze del Museo della ceramica Duca di Martina e nel pomeriggio nello splendido anfiteatro all’aperto con alle spalle il mare di Napoli. I partenopei sono stati richiamati a frequentare questi luoghi, ottimi palcoscenici per le storie del mistero e di chi lo sa scrivere in maniera fantastica. Si è creata una unione splendida e infatti i dirigenti della Floridiana ci hanno detto di aver avviato la programmazione per dedicare un’area del parco ad Attilio Velardi, il napoletano nato un secolo fa e che è considerato il padre del giallo italiano”.

Tra i momenti dei quattro giorni con l’anfiteatro della Floridiana pieno, come anche le scale alle sue spalle, ha visto sabato tanti spettatori seduti ad ascoltare Pietro Orlandi, che ha catturato l’attenzione di tutto il pubblico del Festival del Giallo a Napoli, raccontando le nuove ipotesi di ricerca della storia di sua sorella, con grande silenzio partecipato del pubblico.

“La permanenza di Emanuela a Londra – ha narrato Orlandi – è una di quelle piste di quest’ultimo periodo che ho chiesto anche ai pm di indagare, perché ci sono cose da approfondire su questo periodo che nasce da questi cinque fogli trovati all’interno di una cassaforte Vaticana, fogli che parlano delle spese che il Vaticano avrebbe usato per l’allontanamento di mia sorella. Cinque fogli pieni di particolari che si concludono parlando di 160 pagine di riferimenti, che non sono state mai trovate”.

Una nuova strada che è stata rigettata dal Vaticano ma su cui Pietro Orlandi si deve indagare approfonditamente.

Oggi la chiusura del Festival è stata un momento di soddisfazione anche per Claudia Migliore e Alberto Della Sala, i dirigenti della libreria Io Ci Sto, protagonista dell’organizzazione della rassegna e che in questi quattro giorni ha venduto al loro stand oltre 300 libri, ospitando anche le lunghe file degli spettatori per ottenere una dedica degli scrittori sui loro volumi e testimoniando la passione dei napoletani per le storie dei romanzi protagonisti del Festival del Giallo insieme anche allo stand di Gialli.it, che celebra i 15 anni di lavoro.

Una doppia passione che è diventata anche internazionale con la cooperazione con il Cervantes di Napoli, come spiega Ana Navarro direttrice dell’Istituto:

“Gli scrittori spagnoli che hanno scoperto Napoli sono molto contenti – spiega – a cominciare dagli autori con il nome Carmen Mola, che oggi partono dopo la giornata al festival e una mattina in cui hanno visitato la città. Ma anche Susana Martin Gijòn ha apprezzato questa rassegna. Ci hanno anche detto che hanno voglia di tornare a Napoli per questo meraviglioso Festival, sono entusiasti di avere conosciuto i lettori di Napoli attraverso questo evento. Noi del Cervantes siamo soddisfatti della nostra collaborazione con il Festival del Giallo, per noi è fondamentale promuovere gli scrittori e scrittrici iberici, è una porta che serve a presentare al meglio la letteratura in spagnolo”.

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