La campagna di sensibilizzazione “Fermati. Pensaci un minuto” è un’iniziativa cruciale lanciata dalla Rai in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri, volta a mettere in luce i pericoli e le conseguenze legate all’uso di sostanze stupefacenti. Attraverso nove brevi video animati, ognuno focalizzato su una specifica sostanza tra cui cocaina, eroina, cannabis, MDMA, allucinogeni, nuove sostanze psicoattive, tabacco, alcol e fentanyl, la campagna mira a educare e informare il pubblico, in particolare i giovani, sui rischi spesso sottovalutati e sugli effetti potenzialmente devastanti che queste droghe possono avere sulla vita di un individuo.
https://youtu.be/ottWKQavP8A
Ogni “pillola” informativa, della durata di un minuto, è progettata per catturare l’attenzione e stimolare una riflessione critica sull’uso di queste sostanze. Il messaggio chiave è che, nonostante la familiarità apparente o la percezione di controllo che si potrebbe avere verso queste droghe, i rischi associati sono numerosi e gli esiti dell’abuso possono essere imprevisti e irreversibili.
La disponibilità dei video su RaiPlay non solo facilita l’accesso a queste informazioni vitali ma incoraggia anche la condivisione tra amici e familiari, amplificando il potenziale impatto della campagna. Il motto “Ci sono scelte che possono cambiarti la vita. Pensaci un minuto!” sottolinea l’importanza delle decisioni consapevoli e la responsabilità personale nel prevenire le dipendenze.
Questa iniziativa, con la sua creatività e il suo approccio diretto, è un esempio dell’impegno della Rai e del governo italiano nel promuovere la salute pubblica e nel combattere le dipendenze. La direzione Comunicazione della Rai, che ha scritto, ideato e illustrato la campagna, ha dimostrato un notevole talento nel trasmettere un messaggio così potente in un formato così accessibile e coinvolgente.
CHE BELLA LA DISINFORMAZIONE DI STATO! , video con informazioni ERRATE, questo video è senza fonti e giusto per far propaganda.