Nel 1567, a Londra, Roman Polanski gira un altro horror comico, addirittura farsesco, The Fearless Vampire Killers, parodia del vampirismo e indirettamente di Hollywood, nel quale interpreta in prima persona l’assistente di un professore tedesco che intraprende una spedizione in transilvania a caccia di vampiri. Nella locanda fumosa di un oste ambiguo, dove si respira un ibrido di lussuria e di superstizione, l’assistente si innamora della figlia dell’oste, e assiste con disgusto dal buco della serratura alla sua iniziazione da parte del locale Dracula. I due vampirologhi marciano allora sul castello, dove si scatena una slapstich esilarante con una serie di gag surreali; il vampiro pederasta cerca persino di sedurre l’assistente e quando finalmente i due riescono a liberare la bella locandiera, questa si rivela a sua volta un vampiro e non esita a mordere sul collo l’eroico spasimante. Un divertimento di gran classe, infiorettato di citazioni dei grandi dell’horror.