Più che un viaggio lungo i viali della memoria, sarebbe più consono dire che è un viaggio sulle strade della memoria, visto che si parla di una serie televisiva dedicata a un prodigio della tecnologia su due ruote: Street Hawk, conosciuta da noi come il Falco della Strada. Serie televisiva prodotta dalla Universal e trasmessa nel 1985 sui canali ABC e in Italia sui canali Mediaset, successivamente in alcune emittenti locali; composta da una sola stagione per un totale di 13 episodi, la serie venne cancellata sia per problemi di budget dedicati agli effetti speciali e anche perché il pubblico preferiva di gran lunga la più famosa “Supercar” la serie televisiva con protagonista David Hasselhoff e K.I.T.T. la sua super auto parlante; di conseguenza per via del calo di ascolti, la serie venne cancellata.
Protagonista della serie è Jesse Mach, poliziotto motociclista del dipartimento di Los Angeles, che a detta sia dei suoi colleghi che dei superiori è tra i migliori motociclisti in forza presso le forze dell’ordine. Durante una gara nel deserto Mach insieme al suo collega e amico Marty, scoprono casualmente un gruppo di narcotrafficanti durante uno scambio droga-denaro, ma, mentre cercano di avvertire le autorità, Mach e Marty vengono scoperti dai criminali e di conseguenza inseguiti perché questi non volevano lasciare testimoni della loro transazione. Durante l’inseguimento e il conseguente scontro a fuoco, Marty viene ucciso mentre Mach viene ferito in maniera grave, tanto che viene creduto morto dagli inseguitori; successivamente viene soccorso e trasportato in ospedale. Dopo una lunga degenza Mach guarisce dalle sue ferite, non senza riportare gravi danni al ginocchio, costringendo i suoi superiori, a causa della sua menomazione, a toglierlo dal servizio attivo sulle motociclette e a trasferirlo nel reparto di pubbliche relazioni del dipartimento di polizia. Dopo alcune settimane di insofferenza verso il nuovo lavoro d’ufficio, Mach viene avvicinato da un ingegnerie di nome Norman Tuttle, che gli rivela di stare lavorando da alcuni anni a un progetto governativo federale denominato in codice “Falco Solitario”, gli rivela che il progetto consiste nella progettazione e nello sviluppo di una supermotoclicletta che in futuro potrebbe essere data in dotazione alle forze dell’ordine come nuova arma per combattere il crimine su strada. Mach decide di chiedere a Norman per quale motivo si è rivolto a lui, e l’ingegnere gli rivela che grazie alle sue conoscenze sarebbe in grado di poterlo affidare a un’equipe di medici in grado rimettergli a posto il ginocchio lesionato, consentendogli di poter di nuovo salire di nuovo su una motocicletta. Gli dice inoltre che gli avrebbe affidato l’unico prototipo del “Falco Solitario” per un collaudo su strada, fu così che Mach senza esitare accetta e si affida a Norman. Per Mach inizia così una doppia vita, di giorno è Jesse Mach poliziotto in forza alle pubbliche relazioni presso il dipartimento di polizia di Los Angeles, mentre di notte veste i panni del “Falco” combattendo il crimine a bordo della supermotocicletta, sotto la supervisione di Norman; insieme vivranno numerose avventure per rendere più sicure le strade di Los Angeles per far trionfare la giustizia.
Per le riprese della serie vennero utilizzate per “interpretare” il Falco Solitario, ben 15 motociclette di tre modelli differenti, la Honda XL 500 utilizzata solo per il Pilot della serie, la Honda XR 500 per le riprese ravvicinate e la Honda CR 250 utilizzata per i salti, tutte ovviamente riadattate per dare alla serie un tono fantascientifico e futuristico. Durante la serie compaiono Christopher Lloyd nel primo episodio e un giovane George Clooney che appare nel secondo episodio della serie.
È un peccato che questa serie non sia durata tanto, perché in certe situazioni era anche superiore alla sua “concorrente” a quattro ruote; grazie alla componente supereroistica del protagonista dalla doppia identità e con quel tono futuristico, ma non troppo remoto, il tutto condito da inseguimenti ad alta velocità la serie restava molto dinamica e anche divertente, tanto da coprire alcune pecche ovvie che apparivano all’interno della trama degli episodi; si era vociferato di un eventuale reboot, ma non vi sono notizie certe, solo il futuro ci saprà dire qualcosa di certo.
Alla prossima!
by Marco Talparius Lupani
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