Facebook, il social network più popolare e influente al mondo, compie 20 anni. Nato il 4 febbraio 2004 come un progetto universitario di Mark Zuckerberg e dei suoi amici di Harvard, Facebook ha raggiunto oltre 3 miliardi di utenti attivi mensili, diventando una delle aziende più potenti e controverse del pianeta.
Le origini: da TheFacebook a Facebook
L’idea di Facebook nasce da FaceMash, un sito creato da Zuckerberg nel 2003 che permetteva di confrontare le foto delle studentesse di Harvard e votare la più attraente. Il sito fu chiuso dopo poche ore per violazione della privacy e Zuckerberg rischiò l’espulsione. Tuttavia, l’esperienza gli ispirò la creazione di un nuovo sito che consentisse agli studenti di Harvard di connettersi tra loro e condividere informazioni personali, interessi e foto.
Il 4 febbraio 2004, Zuckerberg lanciò TheFacebook.com, insieme ai suoi compagni Eduardo Saverin, Dustin Moskovitz, Andrew McCollum e Chris Hughes. Il sito ebbe subito un grande successo e si espanse rapidamente ad altre università americane. Nel 2005, Zuckerberg acquistò il dominio facebook.com per 200 mila dollari e cambiò il nome del sito in Facebook. Nel settembre 2006, Facebook si aprì al pubblico, permettendo a chiunque avesse almeno 13 anni e un indirizzo email di registrarsi.
L’evoluzione: da social network a piattaforma multimediale
Negli anni successivi, Facebook introdusse diverse funzionalità che ne arricchirono l’esperienza e la portata. Tra queste, il News Feed, che mostrava le attività degli amici e delle pagine seguite, il pulsante Like, che permetteva di esprimere apprezzamento per i contenuti, la chat Messenger, che consentiva di comunicare in tempo reale, e le storie, che offrivano la possibilità di condividere momenti della giornata.
Facebook si trasformò anche in una piattaforma multimediale, integrando la possibilità di pubblicare e guardare video, ascoltare musica, giocare online, fare dirette streaming, creare eventi, gruppi e sondaggi. Inoltre, Facebook ampliò il suo ecosistema acquisendo altre popolari applicazioni, come Instagram nel 2012, WhatsApp nel 2014 e Oculus nel 2014, entrando così nel mercato della realtà virtuale.
Le sfide: da scandali sulla privacy a critiche sul ruolo sociale
La crescita esponenziale di Facebook non è stata priva di controversie e problemi. Il social network è stato accusato più volte di violare la privacy dei suoi utenti, raccogliendo e vendendo i loro dati a terze parti senza il loro consenso. Il caso più noto è quello di Cambridge Analytica, una società che ha sfruttato i dati di milioni di utenti di Facebook per influenzare le elezioni americane del 2016 e il referendum sulla Brexit.
Facebook è stato anche criticato per il suo ruolo sociale, in quanto ha favorito la diffusione di fake news, discorsi d’odio, cyberbullismo e polarizzazione politica. Molti studi hanno evidenziato gli effetti negativi di Facebook sulla salute mentale, sull’autostima e sul benessere degli utenti, soprattutto dei più giovani. Inoltre, Facebook ha affrontato diverse cause legali e multe per abuso di posizione dominante e violazione delle normative antitrust.
Da Facebook a Meta
Nel 2021, Zuckerberg ha annunciato il cambio di nome dell’azienda da Facebook a Meta, per sottolineare la sua ambizione di creare il metaverso, uno spazio virtuale online dove le persone possono interagire tra loro e con contenuti digitali in modo immersivo e realistico. Meta comprende tutte le applicazioni e i servizi di Facebook, ma punta a espandersi oltre il social network, offrendo nuove esperienze di realtà aumentata e virtuale.
Meta rappresenta la visione di Zuckerberg per il futuro di Facebook e del web, ma anche una sfida per la sua reputazione e la sua credibilità. Molti osservatori hanno espresso dubbi e preoccupazioni sul progetto di Meta, sia per le implicazioni etiche e sociali che per le difficoltà tecniche e competitive. Il successo di Meta dipenderà dalla capacità di Zuckerberg di innovare, ma anche di risolvere i problemi che hanno segnato la storia di Facebook.
Giorno di Paga!
Proprio oggi si è diffusa la notizia che Meta ha deciso di pagare il suo primo dividendo nella sua storia aziendale: una mossa motivata dai risultati eccezionali del quarto trimestre del 2023, che hanno portato l’azienda a premiare gli azionisti con dividendi del valore di 50 centesimi per azione e un buyback di 50 miliardi di dollari. Come conseguenza di questa notizia, il valore delle azioni di Meta è aumentato del 15% il 1° febbraio.
Il dividendo trimestrale sarà pagato il 26 marzo e l’amministratore delegato, Mark Zuckerberg, che detiene azioni per un valore di 350 milioni di dollari, riceverà 175 milioni di dollari. Il mercato ha reagito positivamente, con i futures sul Nasdaq che sono aumentati dell’1% il 2 febbraio.
Sebbene il primo dividendo di Meta sia relativamente piccolo, essendo al 31° posto per grandezza nella lista di pagamento dei dividendi dello Standard & Poor 500, è significativo come segnale di maturità aziendale e aspettative di flusso di cassa futuro. Questo successo finanziario ha permesso a Meta di dichiarare il suo primo dividendo trimestrale e di approvare un buyback di 50 miliardi di dollari.
I risultati finanziari straordinari del quarto trimestre hanno portato ad un aumento del 13% delle azioni di Meta e ad un aumento di 130 miliardi di dollari nella sua capitalizzazione di mercato. La società si è posizionata come la settima azienda più grande al mondo per capitalizzazione di mercato.