Everything Everywhere All at Once”, di Dan Kwan e Daniel Scheinert, è una sorprendente e originalissima visione del multiverso già candidata a sei Golden Globes, con protagonista la sorprendente Stephanie Hsu. Il film segna anche il ritorno alle scene dopo 40 anni del mitico Ke Huy Quan, interprete degli amatissimi personaggi Data (I Goonies) e Short Round (Indiana Jones e il tempio maledetto), qui alle prese con un’originalissima visione del multiverso che ha riscosso un ottimo successo al botteghino USA.
Il film mescola sapientemente i generi più disparati, come kung fu, wǔxiá, mélò, fantasy e commedia, in una storia ricca di azione e citazioni cinematografiche che spaziano da “Ratatouille” a “2001: Odissea nello spazio”. Tutti gli aspetti formali, dalla regia al montaggio, fino alle coreografie dei combattimenti, sono curatissimi e funzionali allo sviluppo in modo chiaro di un intreccio narrativo complesso.
Protagonista Evelyn Wang (Michelle Yeoh), che gestisce una piccola lavanderia a gettoni, ha una figlia adolescente che non capisce più, un padre rintronato e un matrimonio alla frutta. Un controllo fiscale di routine diventa inaspettatamente la porta attraverso cui Evelyn viene trascinata in una avvincente e coloratissima avventura nel multiverso più innovativo e divertente mai visto al cinema. Chiamata a salvare il destino degli universi, dovrà attingere a tutto il suo coraggio per sconfiggere un nemico all’apparenza inarrestabile e riportare l’armonia nella sua famiglia.
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