Eva, in arte Asperatus Eve, 27 anni di Roma, è nel mondo del cosplay da circa 12 anni e negli ultimi 5 si è dedicata anche ad un canale YouTube in cui realizza video tutorial sempre sul tema del cosplay. Fin da piccolissima è stata appassionata di anime e manga (e probabilmente guardare per la prima volta Neon Genesis Evangelion in quarta elementare ha fatto si che qualcosa andasse storto), ma l’inizio dell’interesse per il cosplay ha coinciso con la prima esperienza di fiera, un Romics del lontano 2007/8. Non solo l’esperienza della fiera in se è stata come entrare in un mondo magico, ma è stato proprio vedendo per la prima volta questi sconosciuti cosplayer, che ha deciso che sarebbe stata la sua strada, portando il suo amore per i fumetti verso un nuovo livello, quello dell’interpretazione.
La scelta del nickname è stata in realtà un percorso piuttosto lungo, infatti quando ha iniziato con il cosplay faceva parte di un gruppo di amici e cosplayer chiamato Asperatus Cosplay, e perché questo nome così strano? Finalmente si svela il mistero! Quando si misero tutti intorno ad un tavolo per decidere il nome da dare al gruppo le idee erano tante, ma una peggiore dell’altra, alla fine uno di loro, che stava in quel periodo seguendo un corso di meteorologia propose il nome di una particolare formazione di nuvole, “asperatus” appunto. Quando il gruppo cosplay si sciolse ufficialmente qualcuno prese la strada di cosplayer solista, altri la abbandonarono del tutto, ma Eva decise di mantenere nel suo nickname il riferimento all’inizio della storia.
Asperatus Eve non ha mai tenuto il conto di tutti i cosplay, più o meno complessi, che ha realizzato negli anni, ma sicuramente l’ambito che ha avuto più importanza è quello legato ai videogame, in particolare si contano moltissimi cosplay da League of Legends e due full armor da Diablo III. Oltre a questo il campo che preferisce è sicuramente quello dei cosplay original. Eva ha realizzato a mano tutti i suoi cosplay (fatta eccezione per due sartoriali piuttosto complessi XD) e tutti gli accessori annessi, dai gioielli, alle armi, alle scarpe. Ed è proprio perché la sua parte preferita nel fare cosplay è proprio quella del making, del crafting vero e proprio, dell’ingegnarsi per realizzare ogni singolo dettaglio di un costume. Sicuramente la cosplayer a cui si è più ispirata è la fantastica Kamui, che segue da tantissimi anni e grazie alla quale ha scoperto e si è innamorata del worbla!
Eva ha una ricetta per diventare bravi cosplayer: guardando i tutorial di Eva su How to Cosplay ovviamente! XD dove troverete tantissimi consigli pratici e teorici, tra cui forse il più importante è provare, senza paura di sbagliare, perché succederà più e più volte, ma ogni volta, dopo ogni errore si andrà sempre avanti con nuove conoscenze e nuove abilità. Quindi mai buttarsi giù.
Il cosplay è stato per molti anni e in parte ancora è un aspetto molto importante della vita sociale e privata di Eva, tante delle sue amicizie più durature sono nate grazie a questo hobby e alcune addirittura proprio in fiera; e pensa che sia davvero bello avere amici con cui condividere questo mondo, perché fare cosplay in compagnia rende tutto decisamente più divertente. Negli ultimi anni purtroppo una vita universitaria e lavorativa molto impegnata l’ha in qualche modo costretta a ridurre drasticamente i progetti e gli eventi cosplay, ma per fortuna il suo lavoro da restauratrice la mantiene in contatto con tutta quella parte del fare manualmente, e in alcuni casi alcune conoscenze derivate dal cosplay sono state utili anche in campo lavorativo. Eva pensa che chiunque riesca a rendere il fare cosplay un’attività redditizia, sia come cosplayer e performer, che come maker, quindi con commissioni o altro, sia assolutamente da ammirare per il coraggio e la determinazione, perché non è assolutamente un ambiente in cui si sfonda facilmente.
Gli Original sono una delle categorie di cosplay che preferisce, e si trova decisamente contro chi pensa che questa tipologia di cosplay snaturi il senso del cosplay stesso. Per chi non lo sapesse, ricorda a tutti che il cosplay significa costume-play, ovvero interpretare con un costume, non c’è nessuna regola che preveda che il costume in questione non possa essere inventato dal cosplayer stesso. Alla fine, se ci si pensa, tutti i personaggi che si interpretano sono di fantasia, cosa cambia se è la fantasia del noto game designer o mangaka oppure la propria? A tal proposito ad esempio il cosplay a cui è più legata in assoluto, e forse uno di quelli che ha avuto il maggior successo, è il suo Elementale di Acqua, un cosplay completamente originale che ha realizzato letteralmente da zero, ingegnandosi e divertendosi a realizzare ogni singolo dettaglio seguendo solo la sua fantasia. Il suo cosplay della Sciamana comprende un numero indefinito di vere ossa di pollo, nonché alcune conchiglie e frammenti di terracotta dell’VIII secolo a.C. provenienti dalla discarica di uno scavo archeologico.
La nostra bravissima cosplayer ha partecipato a tantissime fiere in giro per l’Italia, scroccando posti letto da tutti gli amici conosciuti proprio grazie al cosplay (tranquilli ricambia anche quando loro vanno a Roma XD), ma sicuramente le sue fiere preferite sono il Lucca Comics e la Festa dell’Unicorno di Vinci, due eventi in cui si entra realmente in un altro mondo e in cui si riesce a godere la fiera fino in fondo.
Quando Eva ha iniziato a fare cosplay si usava, e scarsamente, soltanto Facebook come social network, o al massimo si poteva trovare qualche blog a riguardo; sicuramente quindi l’avvento dei social ha da una parte contribuito a sdoganare questo mondo che davvero fino ad una decina di anni fa era molto di nicchia, facendolo conoscere a più persone, il che ha anche fatto si che si creassero gruppi su cui condividere la propria passione e le proprie esperienze, e che si abbiamo modo di conoscere il lavoro di cosplayer da ogni parte del mondo, il che è indubbiamente il risvolto migliore. Dall’altra parte ovviamente tutto ciò ha reso in un certo qual modo il cosplay piuttosto mainstream, tanto che chiunque ormai vuole provare a fare cosplay anche solo per “travestirsi in fiera”. Ma comunque alla fine della storia pensa che l’importante come al solito sia divertirsi e prendere le cose con serenità.
Fortunatamente, non le è quasi mai capitato di essere criticata (quanto meno apertamente) per il modo in cui fa cosplay, fatta eccezione per qualche reinterpretazione di personaggi, giudicati da alcuni troppo “sexy”, ma ci si fa una bella risata e va avanti con la sua vita, avendo anche un nuovo aneddoto simpatico da raccontare davanti a una birra. In generale però trova assurdo che tante persone si permettano di giudicare o criticare gli altri, spesso anche in modo molto pesante… alla fine bisogna ricordarsi che si tratta sempre di un hobby, il cui obiettivo è divertirsi, perciò magari non è sempre il caso di prenderla sul personale se il cosplayer x non rispetta pienamente i nostri canoni estetici per quel personaggio.
Un aneddoto divertente che ci ha raccontato riguarda uno dei più grandi stereotipi dei cosplayer, ovvero il non finire mai il cosplay in tempo. Ecco Eva durante l’ultimo Lucca Comics ha portato questo stereotipo all’estremo, considerando che ha finito di incollare pelliccia sulla sua armatura letteralmente venti minuti prima dell’orario concordato per il set fotografico.
Anche se potrebbe sembrare banale il consiglio che Eva da a chi inizia a fare cosplay è proprio quello di farlo per divertirsi, durante il making e in fiera con gli amici, e per prendere tutto il buono che ancora c’è all’interno del mondo e della community cosplay, per la competizione, il flame e tutto il resto c’è sempre tempo (purtroppo), lei ha iniziato in questo modo, e cerca sempre di continuare secondo questo principio, e dopo 12 anni ancora non si è stancata!
Per continuare a seguire la bravissima Eva – Asperatus Eve vi consigliamo di guardare il suo Canale YouTube How to Cosplay o di visitare il suo Profilo IG @Asperatus_Eve.
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