Immagina di avere a disposizione un supercomputer così potente che può simulare l’esplosione di una bomba atomica senza che nemmeno una scintilla venga emessa. Sembra qualcosa uscito da un film di fantascienza, vero? Ma non lo è! Nel mondo della tecnologia, la classifica Top500 è un appuntamento fisso per tutti gli appassionati di supercomputer e per chiunque voglia conoscere le macchine più potenti al mondo. Ma cosa rende un supercomputer così potente? La risposta è semplice: la capacità di eseguire operazioni matematiche in una frazione di secondo, in particolare quelle in virgola mobile, che vengono misurate in FLOPS (Floating Point Operations Per Second). Più FLOPS un supercomputer riesce a eseguire, più potente è, e la classifica Top500 tiene conto di questa capacità per determinare quale macchina regna nella scena globale. Tra i protagonisti di questa classifica troviamo alcuni mostri sacri come Frontier ed El Capitan, ma oggi c’è un nuovo gigante che sta cambiando le regole del gioco.
Fino a poco tempo fa, Frontier, messo a punto nel 2022 dall’Oak Ridge National Laboratory del Tennessee, deteneva il primato di supercomputer più potente con una velocità di calcolo straordinaria di 1,3 exaFLOPS. Se vi state chiedendo cosa significhi “exaFLOPS”, sappiate che un exaFLOP corrisponde a un quintilione (ovvero 1.000.000.000.000.000.000) di operazioni in virgola mobile al secondo. Frontier ha spinto la ricerca scientifica a livelli mai visti prima, affrontando simulazioni complesse come quelle per il design di armi nucleari, la modellizzazione dei cambiamenti climatici, la fusione nucleare e la scoperta di nuovi farmaci. Insomma, un supercomputer che ha trovato applicazioni in ambiti cruciali, come la sicurezza nazionale e la salute globale.
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