In occasione della Giornata Mondiale della Terra, ieri, 22 Aprile, Roma è stata visitata nuovamente da E.T., lo straordinario extraterrestre creato da Carlo Rambaldi per il film di Steven Spielberg. Via degli Annibaldi, sul candido muro di travertino, l’artista Harry Greb ha posizionato la sua opera wheatpaste che ritrae l’iconico alieno con una palla da basket, che ritrae il nostro pianeta, e una t-shirt con il messaggio “Save Her” … Salvala!
La Giornata Mondiale della Terra è una manifestazione internazionale per la sostenibilità ambientale e la salvaguardia del nostro pianeta. Conosciuta nel mondo come Earth Day è l’unico momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia. Fu istituito nel 1970 a seguito di un gravissimo disastro ambientale causato da una fuoriuscita di petrolio a Santa Barbara in California. Coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo. Viene celebrato un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, il 22 aprile. Nemmeno la pandemia è riuscita infatti a limitare in maniera significativa l’inquinamento e le emissioni climalteranti in Italia. Tra i luoghi che scontano più di tutti le conseguenze dell’elevato impatto ambientale del nostro stile di vita ci sono infatti le città. Secondo il report di Legambiente “Mal’Aria di città 2021”, nel 2020 sono stati ben 35 i capoluoghi di provincia – su 96 analizzati – fuori legge per polveri sottili. Andando ad analizzare i livelli dei parametri individuati dall’OMS, sono ben 60 le città del Belpaese che hanno registrato una media annua di Pm 10 superiore ai limiti indicati a tutela della salute dei cittadini.
“Dobbiamo agire con decisione per proteggere il nostro pianeta sia dal coronavirus che dalla minaccia esistenziale dei dissesti climatici”
António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite
Harry Greb è un artista romano quarantenne che ha preso il suo nome d’arte da un leggendario boxeur americano degli anni ’20, noto per la sua potenza e aggressività. Nato e cresciuto nel grande quartiere di Monte Sacro, una zona popolare a nord est di Roma, nota per essere multietnica e fucina creativa. Un quartiere dinamico eppure difficile che porta un’artista a superare il carattere chiuso e timido e a confrontarsi nel mondo al “combattimento quotidiano”, proprio come in un match di boxe.
Fonte: romareport.it | wired.it | artslife.com
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