Due IA che dialogano e imparano l’una dall’altra: una nuova frontiera dell’intelligenza artificiale

Due modelli di intelligenza artificiale sono stati in grado di comunicare tra loro e trasmettersi abilità con un input umano limitato, aprendo nuove possibilità per lo sviluppo di sistemi AI più sofisticati e collaborativi.

Un’intelligenza artificiale “insegnante” e una “allieva”

In un nuovo studio, i ricercatori hanno sviluppato una rete di IA chiamata RNN (Recurrent Neural Network) composta da due “sorelle”: una addestrata su un set di compiti psicofisici e l’altra priva di qualsiasi formazione specifica.

L’IA “insegnante” ha condiviso le sue conoscenze con la “sorella” attraverso istruzioni linguistiche, permettendole di eseguire gli stessi compiti con un’accuratezza media dell’83%, senza aver mai visto esempi o istruzioni visive.

Come funziona la comunicazione tra le IA

La chiave di questa comunicazione inter-IA è l’elaborazione del linguaggio naturale (NLP). Un modello NLP pre-istruito, chiamato S-Bert, è stato utilizzato per comprendere le istruzioni linguistiche e tradurle in azioni.

S-Bert è stato collegato a una rete neurale più piccola focalizzata sull’interpretazione dei segnali sensoriali e la simulazione di azioni motorie, creando l’IA completa “insegnante”.

Ispirata dalla capacità umana di apprendere dalle istruzioni

L’idea di questa ricerca deriva dalla capacità umana di apprendere da istruzioni verbali o scritte per svolgere compiti, una funzione cognitiva che ci distingue dagli animali.

I chatbot basati sull’IA possono interpretare istruzioni per generare testo o immagini, ma non possono tradurle in azioni fisiche o spiegarle ad altre IA.

Simulando le aree del cervello umano

Simulando le aree del cervello umano responsabili della percezione del linguaggio e delle azioni basate su istruzioni, i ricercatori hanno creato un’IA con abilità di apprendimento e comunicazione simili a quelle umane.

Oltre l’intelligenza artificiale generale

Sebbene questo non sia ancora l’avvento dell’intelligenza artificiale generale, modelli come quelli creati in questo studio possono aiutarci a comprendere meglio il funzionamento del cervello umano.

Inoltre, l’interazione tra robot con IA integrata potrebbe aprire nuove possibilità nella produzione e automazione industriale.

Verso robot umanoidi che dialogano tra loro

I ricercatori non escludono lo sviluppo di reti IA più complesse, integrabili in robot umanoidi capaci non solo di comprendere gli esseri umani, ma anche di comunicare tra di loro in modo autonomo.

Un futuro pieno di possibili applicazioni

Le implicazioni di questa ricerca sono davvero entusiasmanti e aprono la strada a un futuro in cui l’intelligenza artificiale collaborativa potrebbe giocare un ruolo chiave in diversi settori, dalla medicina alla robotica, dalla domotica all’esplorazione spaziale.

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