Dragon Age: The Veilguard, sviluppato da BioWare e pubblicato da Electronic Arts, segna un ambizioso ritorno nell’universo di Thedas, ambientato dieci anni dopo gli eventi di Dragon Age: Inquisition. Quarto capitolo della celebre saga, The Veilguard è un action RPG che promette di innovare l’esperienza di gioco senza tradire le radici della serie. Con il titolo originariamente annunciato come Dragon Age: Dreadwolf nel 2022 e successivamente rinominato nel 2024, il gioco è stato finalmente rilasciato il 31 ottobre 2024 per PlayStation 5, Windows e Xbox Series X/S. Seppur con alcuni alti e bassi, The Veilguard ha ricevuto recensioni generalmente positive, grazie alla sua narrazione intensa e a un gameplay che mescola elementi tradizionali con novità.
Un Mondo Più Ricco e Profondo di Mai Prima
L’universo di Dragon Age è uno degli aspetti che ha sempre catturato l’immaginazione dei fan, e The Veilguard non fa eccezione. Ogni angolo di Thedas è stato ricreato con una cura dei dettagli che va ben oltre la semplice estetica. Il gioco presenta nuove e affascinanti ambientazioni, ma anche un rinnovato approccio alla personalizzazione dei personaggi. I fan della serie apprezzeranno la possibilità di scegliere tra diverse razze e classi di combattimento, come ladro, mago e guerriero, oltre a poter plasmare un personaggio con un livello di personalizzazione mai visto prima.
La creazione del personaggio è molto più complessa rispetto ai capitoli precedenti. Le opzioni per la personalizzazione vanno dalla forma del corpo ai dettagli più intimi come le cicatrici, i tatuaggi e l’aspetto delle armature. L’Art Director Matt Rhodes ha dichiarato che l’intento era stimolare la creatività della community, e si può dire che questo obiettivo sia stato pienamente raggiunto, visto che ogni personaggio sembra un’opera d’arte visiva che racconta una storia. La possibilità di personalizzare i Qunari, ad esempio, permette di modellare le corna in base alla propria immaginazione, offrendo agli appassionati di cosplay un’opportunità unica per esprimere la propria passione.
La Narrazione: Un Passo Avanti, Ma Anche Qualche Passo Indietro
La narrazione, come sempre in Dragon Age, è al centro dell’esperienza di gioco, ma in The Veilguard non mancano alcune scelte narrative che potrebbero lasciare perplessi i fan storici della saga. Le scelte morali, pilastro del gioco, sono ancora presenti e hanno un peso significativo nella trama, influenzando il destino dei personaggi e del mondo stesso. Tuttavia, sebbene il gioco mantenga una certa gravità, in alcuni frangenti la leggerezza nei dialoghi e nei toni può sembrare fuori luogo rispetto alla gravità delle situazioni.
Il protagonista si troverà a compiere scelte complesse, molte delle quali riguardano la fiducia e il tradimento, temi che da sempre caratterizzano la saga. La tensione morale è palpabile, e in alcuni momenti la storia esplora temi più maturi, come la vulnerabilità dei personaggi. Tuttavia, alcune dinamiche sembrano non avere lo stesso impatto emotivo dei protagonisti passati, e alcuni personaggi faticano a suscitare la stessa empatia che i fan hanno imparato ad apprezzare in giochi precedenti.
Combattimenti e Gameplay: L’Equilibrio tra Azione e Strategia
Sul fronte del gameplay, Dragon Age: The Veilguard introduce un sistema di combattimento in tempo reale, allontanandosi dall’approccio più tattico e strategico che ha contraddistinto i precedenti capitoli della saga. Sebbene questa scelta abbia diviso i fan, l’esperienza risulta comunque solida, con combattimenti veloci e frenetici che mettono il giocatore di fronte a sfide costanti. Tuttavia, BioWare non ha abbandonato del tutto il sistema di pausa, mantenendo una sorta di ibrido tra il combattimento in tempo reale e la possibilità di fermare l’azione per pianificare le mosse in modo strategico.
Uno degli aspetti che ha suscitato discussioni tra i fan riguarda il sistema di compagni. Sebbene sia possibile scegliere tra sette compagni di squadra, non è più possibile controllarli direttamente durante i combattimenti. Questo cambiamento ha suscitato critiche da parte di chi preferiva una gestione più diretta del gruppo durante gli scontri. Nonostante ciò, il sistema di combattimento in tempo reale conferisce una sensazione di dinamicità che rende l’esperienza più fluida, anche se a volte può sembrare un po’ caotica, soprattutto nei momenti più concitati.
Un Sviluppo Lungo e Turbolento
Lo sviluppo di Dragon Age: The Veilguard è stato tutt’altro che lineare. Cominciato nel 2015, il progetto ha subito numerosi cambiamenti e ritardi, causati principalmente dal passaggio del team su altri progetti di BioWare come Mass Effect: Andromeda e Anthem. Dopo il fallimento di Anthem e la ripresa del lavoro sul gioco nel 2018 con un nuovo approccio, il titolo ha subito un’ulteriore evoluzione, passando da un progetto con componenti multiplayer a un’esperienza completamente dedicata al gioco per giocatore singolo. I numerosi cambiamenti nel team di sviluppo, tra cui l’addio di alcuni veterani come Mike Laidlaw e Mark Darrah, hanno lasciato un’impronta nel risultato finale, ma il gioco è riuscito comunque a mantenere una qualità apprezzabile.
La Colonna Sonora: Un’Esperienza Epica
A livello musicale, The Veilguard ha unito le forze di Hans Zimmer e Lorne Balfe, che hanno sostituito Trevor Morris, il compositore di Inquisition. La colonna sonora, ricca di emozioni e di intensità, accompagna le battaglie e le scelte morali con un’orchestrazione che esalta l’epicità del gioco. Le musiche, come sempre, sono una componente fondamentale dell’esperienza di gioco, e in questo capitolo non deludono le aspettative.
Un Misto di Innovazione e Tradizione
Dragon Age: The Veilguard è un gioco che si colloca a metà strada tra innovazione e tradizione. Sebbene il gameplay e la narrazione abbiano subito dei cambiamenti significativi, il gioco riesce a mantenere l’essenza della serie, presentando un mondo ricco e profondo che saprà affascinare i fan. Nonostante alcune imperfezioni, come la gestione dei compagni e il ritmo narrativo a volte dissonante, The Veilguard rappresenta un passo avanti per la saga, mantenendo viva la magia di Thedas e offrendo una nuova sfida per tutti gli appassionati di giochi di ruolo. Se sei un fan della saga o un neofita del mondo di Dragon Age, The Veilguard offre un’esperienza che vale la pena di essere vissuta, tra scelte morali, battaglie epiche e una trama che continua a tenere alta l’asticella della narrazione nei giochi di ruolo.
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