Il 22 dicembre 1995, esattamente 25 anni fa, usciva nei cinema il capolavoro “Dracula morto e contento” una pellicola leggendaria che fa parte della lunga tradizione di parodie cinematografiche di Mel Brooks, il regista che ha preso in giro i generi più disparati, dal western al thriller, dal fantascientifico all’horror. In questo caso, il bersaglio è il romanzo Dracula di Bram Stoker, uno dei capolavori della letteratura gotica, e le sue numerose trasposizioni cinematografiche, in particolare quella di Francis Ford Coppola del 1992.
Il film riprende fedelmente la trama del romanzo, ma la rivisita in chiave comica, esasperando i cliché, le incongruenze e le assurdità del genere. Il conte Dracula, interpretato da Leslie Nielsen, è un vampiro goffo e imbranato, che si trasferisce da Transilvania a Londra per cercare nuove vittime, ma si scontra con le avventure e le disavventure dei suoi antagonisti: il legale Thomas Renfield, reso schiavo e folle dal conte, il professor Abraham Van Helsing, esperto di vampiri e di malattie sconosciute, il dottor Jack Seward, direttore di un manicomio e padre di Mina, la fidanzata di Jonathan Harker, e Lucy, l’amica di Mina e prima vittima del conte.
Il film è un susseguirsi di gag esilaranti, che giocano sul contrasto tra il tono serio e drammatico della storia e le situazioni ridicole e grottesche che ne derivano. Il film si diverte a parodiare le scene più famose e iconiche del romanzo e dei film precedenti, come il viaggio in nave del conte, il ballo in maschera, la trasformazione in pipistrello, la morsa al collo, il paletto nel cuore, il sangue che schizza, il crocifisso che brucia, e così via. Il film è anche ricco di citazioni e omaggi ad altri film di Brooks e ad altri classici del cinema, come Casablanca, Quarto potere, Il mago di Oz e Psycho.
Dracula morto e contento è una parodia geniale e irriverente del mito del vampiro, riesce a divertire e a intrattenere con la sua comicità intelligente e irriverente critciando l’eccessivo sfruttamento del personaggio del conte Vlad e alla sua perdita di fascino e di mistero. Il film è un’opera che dimostra il talento e la creatività di Mel Brooks, uno dei maestri della risata, capace di trasformare ogni genere in una fonte di ispirazione e di innovazione.
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