Il futuro della medicina è nel web 3.0 ovvero nella Realtà virtuale, nel metaverso e poi, finalmente nella realtà aumentata. In particolare, i medici possono utilizzare il metaverso per migliorare le loro conoscenze e prestazioni cliniche, nonché per creare una comunità di praticanti in grado di condividere le loro esperienze e idee.
Nonostante sia nelle sue fasi iniziali, il metaverso é in costante sviluppo. La tecnologia, che combina le tecnologie di Intelligenza Artificiale (AI), Realtà Aumentata (AR), Realtà Virtuale (VR) e Web 3.0, ha un enorme potenziale nel settore sanitario. L’Internet dei dispositivi medici, l’informatica quantistica e la robotica sono tutti pronti a trasformare completamente l’attuale ecosistema sanitario. la disponibilità di tecnologie avanzate in medicina consentirà ulteriori sviluppi nella riorganizzazione degli ospedali, delle procedure e degli equipaggiamenti. Un processo già avviato con la “telemedicina” che porterà sostanziali miglioramenti negli ambienti del personale sanitario, della didattica e dei materiali.
Non stiamo parlando di fantascienza! Uno dei modi principali in cui i medici utilizzano il metaverso è attraverso la formazione e la simulazione. Con la capacità di creare ambienti virtuali altamente realistici, i medici possono utilizzare il metaverso per simulare situazioni cliniche complesse e migliorare le loro competenze e conoscenze. Ad esempio, un medico che si prepara ad eseguire un intervento chirurgico complesso può utilizzare il metaverso per simulare l’intervento, esercitarsi e acquisire la padronanza della procedura prima di eseguire l’operazione su un paziente reale.
Grazie al Metaverso, i medici possono inoltre sfruttare uno strumento in tempo reale per la formazione continua. I medici possono partecipare a programmi di formazione virtuale su una vasta gamma di argomenti, come lo sviluppo di nuovi farmaci, la ricerca medica, la diagnosi e il trattamento di patologie gravi, e altro ancora. La formazione virtuale è particolarmente utile per i medici che hanno difficoltà ad accedere alle risorse formative tradizionali, come le conferenze in persona.
Inoltre, già oggi, grazie al Metaverso, il Rapporto digitale tra medico-paziente si è evoluto rispetto alle visite in video-conferenza, già ampiamente utilizzate in alcuni contesti clinici, soprattutto per l’emergenza COVID, attraverso l’implementazione di tecnologie di realtà virtuale e algoritmi di intelligenza artificiale.Medico e paziente, dotati di dispositivi portatili e/o di un visore ad joc, possono già adesso interagire in uno spazio digitale tridimensionale contando su una serie di dati clinici raccolti ed elaborati in tempo reale. D’altra parte, dal punto di vista “didattico”, grazie a tante soluzioni tecnologiche eterogenee, gli studenti di medicina possono esercitarsi nel loro percorso didattico, nella massima sicurezza, grazie a pazienti virtuali e, allo stesso tempo, di poter essere seguiti da tutor anche a distanza in tempo reale!
Il 2021 ha segnato un nuovo record per gli investimenti in salute digitale: nel primo semestre dell’anno solo negli Stati Uniti gli investimenti in digital health hanno raggiunto 14,7 miliardi di dollari, più di quanto investito nell’intero 2020.Si stima che nel 2025 il mercato globale della salute digitale raggiungerà 657 miliardi di dollari. Tra le tecnologie in crescita esponenziale la realtà virtuale e la realtà aumentata, che oggi valgono a livello globale circa 1,8 miliardi di dollari e, secondo le stime, nel 2028 dovrebbero arrivare a 9,5 miliardi.
Un nuovo futuro attende la medicina, un futuro che nasce adesso: numerose aziende internazionali stanno progettando idee rivoluzionarie per l’assistenza alle procedure mediche grazie al rilascio di software e hardware utili a diversi scopi come le tecnologie che consentono una visualizzazione completa dell’anatomia del paziente in tempo reale nei visori dei medici durante le operazioni chirurgiche: un grande passo in avanti che porta a migliorare i tassi d’errore, la velocità e la perfezione dei risultati. Basti ricordare che già nel 2021, è stato eseguito il primo intervento chirurgico olografico in Bolivia, utilizzando la tecnica della realtà XR con l’uso di HoloLens 3D e trasmessa wordwide. In questo modo si riducono i tempi chirurgici, si migliorano i risultati e allo stesso tempo si fa didattica agli studenti che partecipano direttamente e virtualmente.
Inoltre, oltre alla “vista” che, grazie ai visioni VR, sarà il senso principale per accedere a “ospedali virtuali” nel metaverso completamente funzionali grazie ai dati del paziente ottenuti tramite l’evoluzione dei device di diagnostica della telemedicina, sono in costruzione nuovi “gadget fantascientifii” con cui i medici potranno toccare con “mano” i paziente per offrire diagnosi migliori. I ricercatori della National University of Singapore (NUS) hanno infatti creato un paio di guanti tattili che saranno utilizzati per la formazione medica nella realtà digitale. I dispositivi sono in grado di trasmettere tocco e presa quando interagiscono con oggetti 3d in ambienti VR e AR nel metaverso, in modo da consentire un’esperienza didattica più realistica possibile.
Grazie alle nuove tecnologie Virtuali e in Realtà Aumentata, i medici possono utilizzare strumenti digitali per migliorare drasticamente le loro competenze cliniche, accedere alle informazioni dei pazienti in modo rapido ed efficiente e collaborare con i loro colleghi in tutto il mondo. Con il metaverso, i medici possono migliorare la loro pratica clinica e offrire cure di alta qualità ai loro pazienti. Ciò nonostante, in ogni soluzione avveniristica ci porti il futuro, non è possibile non considerare i limiti di una assistenza sanitaria erogata esclusivamente a distanza grazie al supporto di questi progetti digitali fantascientifici. Il contatto fisico “reale” è e rimarrà sempre l’elemento centrale del delicato rapporto medico/paziente, difficilmente riproducibile (almeno per il momento) in forma digitale. Le possibili applicazioni attuali e future del metaverso e delle altre tecnologie XR in ambito medico sono quindi diverse e potenzialmente in grado di portare dei benefici significativi per operatori e pazienti. Queste dovrebbero pero essere sempre finalizzate, almeno in prospettiva, a risolvere problemi clinici e organizzativi reali in ottica di costante evoluzione del settore!
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