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Don’t Panic c’è una Tesla che viaggia nello spazio!

La Midnight Cherry Tesla Roadster, auto elettrica di Tesla Motors, vola nello spazio verso Marte, sulle note di Life on Mars?, prima si era parlato di Space Oddity, sempre di David Bowie, ma la seconda scelta si è rivelata più appropriata.

Annunciato, su Twitter,  già da dicembre, e preso come uno scherzo, il lancio è stato effettuato martedì sei febbraio. Con qualche ritardo, dovuto alle condizioni meteo, ritardo che ha aumentato la suspense, è partito quindi, il primo carico del Falcon Heavy, il più potente razzo di SpaceX del mondo, partito dalla rampa LC-39A del Kennedy Space Center della NASA a Cape Canaveral, la famosa base in Florida.  Il Falcon Heavy è costituito da 3 Falcon 9, è dotato di 27 motori e riesce a portare fino a 64 tonnellate. (Falcon… mi ricorda qualcosa).

La Space X è una azienda privata e, secondo il proprietario Elon Musk, tutto ciò potrebbe portare l’uomo su Marte. Sul cruscotto c’è una piccola macchina con un piccolo uomo spaziale, inoltre, c’è ben visibile la citazione “DON’T PANIC!” dalla Guida galattica per autostoppisti di Douglas Adams. Al volante troviamo un manichino con un casco e tuta spaziale, chiamato Starman. Starman è in una posa piuttosto casual, col gomito appoggiato sulla portiera della decappottabile e l’altra mano sul volante.
La Tesla Roadster rossa è quella personale di Elon Musk, è una delle automobili prodotta dalla sua fabbrica di auto elettriche. Ogni lancio spaziale è soggetto a numerosi rischi e un minimo malfunzionamento può causare la distruzione del razzo e del suo carico. Per questo motivo nei voli sperimentali si utilizzano carichi di prova senza alcun valore. Quindi si opta per scelte classiche e normali, considerate quindi noiose, come, ad esempio, inserendo nel vano per il carico (sulla punta del razzo), cose pesanti come blocchi di cemento. Questa volta la scelta è ricaduta sul fare qualcosa di più stupido e divertente: “Perché anche le cose ridicole sono importanti” e soprattutto fanno parlare di sé, e molto anche.

Nei piani di Musk e SpaceX, dopo essersi separata dall’ultimo stadio, la Roadster si sarebbe dovuta posizionare in un’orbita analoga a quella di Marte intorno al Sole, invece l’auto ha seguito una traiettoria che la porterà a superare l’orbita di Marte. La Roadster è stata assicurata su un grande piedistallo, sul quale c’è una targa che contiene tutti i nomi dei dipendenti di SpaceX che hanno lavorato al progetto.

Non sono ovviamente mancate le critiche dei complottisti, che hanno subito parlato di falso, una messa in scena, così come per gli allunaggi delle missioni Apollo, la risposta di Elon Musk è piuttosto semplice: “You can tell it’s real because it looks so fake”. A ogni modo prima del lancio la SpaceX ha diffuso diverse immagini, dove è possibile vedere la posizione delle telecamere e i loro supporti. Le ombre proiettate sul veicolo sono coerenti con le fonti luminose nello Spazio e il riflesso della Terra. Il live-stream presenta una vista ininterrotta della macchina e del manichino. Una telecamera posizionata sul lato del guidatore è in grado di riprendere anche una vista laterale di Starman e di qualsiasi cosa si trovi oltre il veicolo. Scott Brando – debunker dedito all’analisi fotografica in ambito ufologico:
Davvero non riesco a commentare queste [stramberie] dei complottisti, (non solo i flatearthers, altri [personaggi] preferiscono pensare che sia tutto un fake), assurdo confermare l’ovvio per me. La Tesla è osservata anche da telescopi indipendenti.

 

 

Maria Merola

Maria Merola

Laureata in Beni Culturali, lavora nel campo del marketing e degli eventi. Ama Star Wars, il cosplay e tutto ciò che riguarda il mondo del fantastico, come rifugio dalla realtà quotidiana. In particolare è l'autrice del blog "La Terra in Mezzo" dedicato ai miti e alle leggende del suo Molise.

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