Vogliamo dedicare un piccolo speciale sulla Resistenza, il manipolo di eroi della Principessa / Generale Leia Organa che abbiamo incontrato in “Star Wars: Il Risveglio della Forza”. Abbiamo notato che esiste un po’ di confusione sui social su questi combattenti stellari soprattutto sul loro rapporto sulla Nuova Repubblica Stellare sorta dopo la Grande Guerra Civile che noi conosciamo e amiamo come “Guerre Stellari”. Il termine “Resistenza” fu usato per la prima volta durante la Celebration Anaheim del 2015 durante il lancio ufficiale di Episodio VII. Nell’ottica crossmediale tipica di Star Wars, abbiamo potuto trovare maggiori informazioni su questa “nuova creazione” nei comics “Moving Target: A Princess Leia Adventure” e “The Weapon of a Jedi: A Luke Skywalker Adventure” e, soprattutto, nel romanzo “Star Wars: Bloodline” di Claudia Gray, ambientato sei anni prima le vicende del film e in cui è descritta la situazione politica e militare della Nuova Repubblica.
Nello storytelling della saga, le origini di questa forza militare sono da rintracciare quando si era ormai conclusa la guerra, ovvero quando la Nuova Repubblica e ciò che restava dell’Impero Galattico, firmarono un accordo di non belligeranza chiamato “Concordanza Galattica” dopo l’ormai celebre la Battaglia di Jakku. La sconfitta flotta Imperiale, dopo il trattato, si ritirò per riorganizzarsi nelle Regioni ignote della Galassia, fondando così, in segreto, il Primo Ordine. La Repubblica, certa della validità del patto, in maniera assai ingenua, iniziò un periodo di smilitarizzazione riducendo la flotta dell’ex Alleanza Ribelle e ciò che era stato confiscato all’Impero. Solo la Principessa Leia si oppose a questa politica temendo un nuovo riaccendersi delle mire di conquista imperiali con il nome di Primo Ordine. La sorella del Maestro Skywalker fu considerata una guerrafondaia, fu allontanata dal rinato Senato della Repubblica anzi fu costretta a dimettersi quando si sparse la voce del suo retaggio “Vaderiano”.
La Principessa allora abbandonò definitivamente il suo titolo nobiliare e, insieme al maggiore Caluan Ematt, l’ammiraglio Statura, l’ammiraglio Gial Ackbar, e il maggiore Taslin Brance, con il grado di Generale, creò un manipolo di combattenti chiamato, appunto, Resistenza sul Pianeta D’Qar! Come proprio simbolo ed emblema la Resistenza riprese il vecchio marchio dell’ Alleanza Ribelle: il famoso “Starbird” nato dalla Fenice del manipolo di eroi del Generale Syndulla!
Proprio per la sua “non ufficialità”, la Resistenza dovette ricorrere a “materiali di fortuna” per continuare il suo sforzo bellico contro il Primo Ordine dovendo ricorrere a astronavi obsolete, a droidi ricondizionati vecchi di quasi un secolo rimessi in servizio anche in funzione militare diretta o di spionaggio (sotto la guida dello stesso C-3PO). I nuovi giovani piloti della Resistenza, guidati da Poe Dameron e dal suo caccia “Black One”, si sedettero ai comandi degli starfighter T-70 X-wing, una versione precedente del famoso T-85 X-wing di Luke Skywalker.
Pur non essendo più un gruppo militare ufficiale della Repubblica, quando divennero palesi le mire di questo nuovo e temibile Primo Ordine, il lavoro di Leia fu tollerato da molti membri del Senato Galattico anche se alcuni membri cominciarono a simpatizzare per il Leader Supremo Snoke. Per contrastare, appunto, l’oscura malignità che si celava dietro il Primo Ordine e l’ombra dei Cavalieri di Ren di cui proprio suo figlio Ben Solo era il leader, il Generale Organa si mise alla ricerca di una leggenda, la sola persona in tutta la Galassia che avrebbe potuto portare la Luce sui membri della Resistenza unendoli in una battaglia comune: suo fratello gemello, il Maestro Luke Skywalker in esilio… Il resto lo conosciamo già!
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