“Scrivo questo diario per dire NO ALLA GUERRA. Una guerra non ha vincitori, lascia solo sangue, devastazione e vuoto in ognuno di noi.
Ho percorso molta strada e lungo il cammino ho incontrato solo persone gentili e premurose. Ora so per certo che c’è la guerra e ci sono le persone. La prima non tiene conto delle seconde.
La guerra mi ha scosso… Ma adesso incontro persone, non importa di quale nazionalità, che mi aiutano. E la forza di queste persone.
La guerra finirà e le persone forti vivranno”.
Olga Grebennik
Diario di guerra comincia il 24 febbraio 2022 alle 5:30, con la prima corsa nei sotterranei di Olga Grebennik e della sua famiglia, in cerca di un rifugio. Il taccuino diventa il suo antidoto al dolore e alla paura. In esso riversa, sotto forma di note e schizzi impetuosi, preoccupazioni, speranze, sprazzi di normalità, temendo ogni minuto per la sorte propria e dei suoi cari. Per otto giorni fissa su carta il suo mondo interiore, mentre quello esterno viene bombardato dagli aerei.
Se prima dello scoppio della guerra, i libri per bambini di Olga Grebennik sono sempre stati pieni di allegria e di colori, in queste pagine tumultuose i tratti rapidi e concitati della sua matita immortalano momenti che mai si sarebbe sognata di vivere: la trascrizione dei dati identificativi sulle braccia dei figli, gli zaini e la valigia pronti per ogni evenienza, il suono angosciante delle sirene, l’allestimento e la convivenza negli spazi comuni, la sofferenza degli anziani, le esplosioni all’esterno. Fino alla decisione, presa letteralmente in dieci minuti, di abbandonare tutto – madre e marito compresi – per il bene dei figli.
Ogni esperienza, per quanto dolorosa, viene trasferita nel Diario con delicatezza, senza mai ricorrere a parole o immagini cruente, a conferma di una sensibilità innata e spontanea dell’artista verso i lettori più giovani e verso i loro sentimenti. Un’attenzione che riscontriamo anche nella forte presenza infantile nelle pagine del taccuino, dove i bambini vengono ritratti nella loro quotidianità, che è fatta anche di svago, di gioco, di incontri lieti con i coetanei.
Diario di guerra giunge ai lettori italiani grazie all’appassionato lavoro di ricerca di Caissa Italia, nello specifico di Tatiana Pepe, che ha intercettato su Instagram la storia di Olga Grebennik e l’ha seguita per giorni, avvertendone il valore e la forza. L’urgenza di far arrivare la sua voce nelle nostre case e nelle nostre scuole è stata recepita con entusiasmo dall’editore, Yuri Garrett, e in breve tempo è arrivata la pubblicazione di un libro che è una testimonianza emotiva diretta degli orrori della guerra in Ucraina. Un documento toccante a misura di bambini e adulti, che pone l’umanità al centro di tutto.
La traduzione italiana accompagna con discrezione il testo russo, lingua madre di Olga Grebennik, che Caissa Italia ha scelto di mantenere per aderire con fedeltà al manoscritto originale. Le parole dell’autrice, annotate di getto e con trasporto, riflettono l’immediatezza del messaggio e risuonano ancora più come un monito per le generazioni future. Le guerre non risolvono niente: lasciano solo ferite e devastazione che chissà se il tempo riuscirà mai a guarire.
“È stato amore a prima vista per questa storia, in cui la guerra viene raccontata nella sua silenziosa brutalità quotidiana, lontana dai titoli di giornale, dagli inutili proclami politici e dalle sterili conte delle vittime, la guerra di chi la vive suo malgrado. Ogni parola del diario è stata pesata e ripesata in fase di traduzione e revisione, con l’unico obiettivo di renderla in italiano nella sua spontaneità e immediatezza. Tenendo comunque disponibile il testo originale russo (Olga, pur essendo ucraina, è di madre lingua russa) per consentire a tutti di vedere i diversi modi in cui le parole sono state impresse sulla carta. È stato un percorso tutt’altro che facile, ma ci abbiamo messo tutto quello che abbiamo.
Il Diario di guerra non è un libro come gli altri. È un libro necessario. Forse anche il nostro libro più importante. Senz’altro il più vero”.
Yuri Garrett, editore di Caissa Italia
Diario di guerra al Salone del Libro
Diario di guerra sarà presentato in anteprima al Salone del Libro di Torino, dove è in programma un incontro domenica 22 maggio alle 16:30 con Yuri Garrett e Tatiana Pepe di Caissa Italia, che dialogheranno con Olga Grebennik in collegamento da Sofia, nello spazio denominato “Casa della pace”, presso il Padiglione 1.
Per info: https://www.salonelibro.it/programma.html?item=5419
Allo stand di Caissa Italia (Pad 2 Stand F84) sarà possibile sfogliare le prime copie stampate del libro.
Il booktrailer, in russo, è disponibile sul profilo Instagram di Olga Grebennik
L’autrice e illustratrice
Olga Grebennik nasce a Charkov nel 1986 e lì ha vissuto fino allo scoppio del conflitto. Laureata in architettura, ha due figli: Fëdor di nove anni e Vera di quattro. Dal 2015 lavora come illustratrice e ha pubblicato oltre quindici libri per bambini con i principali editori russi, aggiudicandosi anche il prestigioso premio internazionale “Image of the Book”. Nel 2022, spinta dagli eventi di febbraio, ha scritto e illustrato Diario di guerra, registrando gli eventi, la vita quotidiana e i sentimenti di chi la guerra la subisce.
La traduttrice
Tatiana Pepe, laureata in lingua russa, ha seguito un percorso accademico presso l’università di Bologna e per alcuni anni ha lavorato come traduttrice con i Paesi dell’Est. Del 2019 è l’ingresso nel mondo editoriale insieme a Caissa Italia, per cui oggi è codirettrice della collana KIDS. In casa editrice si occupa di scouting, redazione, traduzione e moltre altre cose ancora.