Tra i vostri fumetti da collezione non può mancare Diabolic con la prefazione del grande Mario Gomboli, che di Diabolik, quello vero, dopo le sorelle Giussani ne è oggi il principale continuatore. Il titolo della raccolta è “Diabolic. A volte ritorno” e la casa editrice è Festina Lente Edizioni che conferma così la sua missione per i fumetti da collezione di genere umoristico. Gli autori sono il consolidato duo Stefano Ratti (sceneggiatura) e Dimitri Fogolin (a pennello e pennino per i disegni). Diabolic infatti non è l’unico misfatto nel genere comic strip della simpatica coppia Fogo & Ratti, che in passato ha dato vita anche alle strip di Fame nera, una striscia umoristica ambientata in Africa.
Diabolic…il più grande (o almeno così lui crede) genio criminale di tutti tempi è tornato.
Quel ladro di negoziante sotto casa vi ha rifilato l’ennesimo e ingiustificato aumento di prezzi? Il vostro dentista vi ha quasi ucciso mostrandovi a tradimento la parcella da pagare? Vostra moglie, con un abile gesto criminale, ha speso tutto il vostro stipendio in uno scriteriato pomeriggio di shopping con le amiche?
Ebbene…sono solo dei dilettanti! State in guardia dunque, perché lui colpirà e colpirà di sorpresa, forse colpirà il muro della vostra casa a 300 all’ora per il malfunzionamento dei freni dell’auto, forse colpirà l’asfalto della strada dopo una caduta dal decimo piano di un palazzo, ma colpirà. E, come un pezzo di torta rimasto nel frigo, avanzerà e non si fermerà davanti a niente, perché lui è Diabolic
Per chi ancora non lo avesse capito Diabolic è la parodia, ben disegnata e costruita su un umorismo d’effetto, del celebre personaggio delle sorelle Giussani. Tutto è iniziato come uno scherzo, un divertissement tra appassionati di fumetto per ridere un po’. Poi però ci hanno preso gusto e, striscia dopo striscia, hanno via via popolato parodisticamente l’intero universo narrativo di Diabolik, quello vero con la k finale, con altrettanti personaggi spassosi quanto il loro Diabolic (quello con la c finale, ça va sans dire). Le strisce sono state inizialmente pubblicate nell’arco di oltre un decennio sulla “La Gazzetta di Clerville”, house organ del Diabolik Club, roba dunque per addetti al culto del “re del terrore”, in alcuni albi autoprodotti e in parte nel volume miscellaneo “Rat-Man. Eroi per ridere” (2009), e ora vengono per la prima volta presentate riunite in un unico volume che le raccoglie tutte (comprese alcune inedite).
Più veloce di un ghepardo impagliato, più furbo di una volpe imbalsamata, più agile di un gatto di marmo Diabolic – si badi bene, quello con la c finale – il più grande genio criminale di tutti i tempi (si fa per dire), è tornato e da oggi la vostra vita non sarà più la stessa. Tremerete e vagherete nudi – perché nel frattempo lui vi avrà rubato anche le mutande – e spauriti per la casa col timore che possa togliervi di dosso anche la pelle. La sua abilità nei travestimenti vi farà temere ogni piccola cosa e vivere isolati da tutto e da tutti, perché tutto e tutti potrebbero non essere affatto il tutto e i tutti che conoscete (il concetto è un po’ complicato ma si è capito il senso no?).Per fortuna all’inseguimento del genio criminale c’è sempre lui, l’ispettore Rinko, l’unico ad aver scoperto che l’uovo di Colombo è solo un modo di dire, perché Colombo non è un uccello, ma un tenente di polizia. Insomma, Diabolic è tornato si avvicina a voi, è dietro di voi…per favore non la retro! Insomma Diabolic è, o almeno vorrebbe essere, il re del crimine, ma se è vero che il crimine non paga, a lui non dà neppure la mancia. In un susseguirsi di spassose gag il nostro “eroe” si trova infatti via via coinvolto in arditi quanto sfortunati piani criminosi dagli esilaranti esiti catastrofici.
Da leggere tutto d’un fiato: https://www.festinalenteedizioni.it/prodotto/diabolic/