Deadpool: un cinecomic politicamente scorretto che ha lasciato il segno

Deadpool, il nuovo film della 20th Century Fox, si basa sulle avventure di uno dei più iconici anti-eroi della Marvel e vanta un cast di grande talento, tra cui Ryan Reynolds, Morena Baccarin, T.J. Miller, Gina Carano, Ed Skrein e Brianna Hildebrand.

Il protagonista, Wade Wilson (interpretato da Ryan Reynolds), è un ex agente delle Forze Speciali che si guadagna da vivere come mercenario, risolvendo torti per pochi soldi. La sua vita prende una svolta drammatica quando scopre di essere malato di cancro e decide di accettare una cura sperimentale offerta dal misterioso dottore Ajax (interpretato da Ed Skrein). L’effetto collaterale? Wade si ritrova sfigurato ma dotato di poteri mutanti, e decide di vendicarsi di Ajax assumendo l’identità di Deadpool.

Ci sono diversi aspetti chiave che rendono questo film unico nel suo genere. Innanzitutto, Deadpool è già entrato nella storia come il film vietato ai minori più visto in America nel primo weekend. La sua scorrettezza è lampante: il protagonista utilizza volgarità gratuite, compie stragi ridendo di esse, fa scherzi di cattivo gusto alla sua coinquilina nera, vecchia e cieca e si concede atti sessuali alquanto creativi. Questa scorrettezza sembra una sorta di ribellione contro la convenzionale formula cinematografica dei cinecomic.

Inoltre, Deadpool rompe la quarta parete: si rivolge direttamente al pubblico, introduce flashback e commenta il film stesso e la sua produzione. Questa dimensione metalinguistica, amplificata dalla scorrettezza del personaggio, crea un legame unico con gli spettatori. Quando uno dei personaggi propone a Deadpool di parlare col professor Xavier, l’antieroe risponde con ironia: “Ma Stewart o McAvoy? Non ci si capisce più con tutte queste linee temporali!”. La complicità del protagonista con il pubblico è disarmante e rende il film un’esperienza unica nel suo genere.

Va inoltre sottolineato il notevole lavoro di Ryan Reynolds nell’interpretazione di Deadpool. Nonostante il suo fisico da modello e il volto levigato, l’attore riesce a trasformarsi in un antieroe credibile. Il suo carisma e l’umorismo tagliente sono fondamentali per il successo del personaggio.

In sintesi, Deadpool è un cinecomic audace, divertente e ribelle. Non si prende troppo sul serio e ha conquistato il cuore dei fan, aprendo nuove strade nel genere dei supereroi.

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