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Dead Drops: il progetto di condivisione di file offline che sta conquistando il mondo

Nel 2010, l’artista tedesco Aram Bartholl ha avuto un’idea rivoluzionaria: creare una rete globale di chiavette USB cementate nei muri di varie città del mondo. Il progetto, chiamato Dead Drops, ha lo scopo di promuovere la condivisione di file e messaggi artistici in modo anonimo e offline.

Come funziona

Per accedere a una Dead Drop, basta avere un computer portatile con una porta USB. Basta collegare la chiavetta al computer e il gioco è fatto. Le chiavette sono inizialmente vuote, ma chiunque può aggiungerci file o scaricarne altri.

Quali file si possono trovare

Le Dead Drops contengono una vasta gamma di file, tra cui foto, video, musica, testi, software e persino codice. C’è davvero di tutto, e ogni giorno vengono aggiunti nuovi contenuti.

La sicurezza

Dead Drops è un progetto molto interessante, ma presenta anche alcuni rischi per la sicurezza informatica. È infatti possibile che alcune chiavette contengano malware o altri programmi dannosi.

Le Dead Drops in Italia

In Italia, ci sono 14 Dead Drops a Roma e 11 a Milano. Sono tutte collocate in luoghi pubblici ben presidiati, come parchi, biblioteche e musei.

Conclusioni

Dead Drops è un progetto ambizioso che ha il potenziale di rivoluzionare il modo in cui condividiamo informazioni. Tuttavia, è importante essere consapevoli dei rischi per la sicurezza prima di collegarsi a una Dead Drop.

maio

maio

Massimiliano Oliosi, nato a Roma nel 1981, laureato in giurisprudenza, ma amante degli eventi e dell'organizzazione di essi, dal 1999 tramite varie realtà associative locali e nazionali partecipa ad eventi su tutto il territorio nazionale con un occhio particolare al dietro le quinte, alla macchina che fa girare tutto.

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