Danimarca: stop all’invio di dati degli studenti a Google!

L’autorità danese per la protezione dei dati (Datatilsynet) ha ordinato alle scuole di interrompere l’invio di dati degli studenti a Google. La decisione, salutata con favore da molti, arriva dopo una battaglia legale durata oltre 4 anni.

Cosa è successo?

Tutto è iniziato nel 2019, quando un genitore e attivista, Jesper Graugaard, ha denunciato la pratica di Google di raccogliere dati degli studenti dalle scuole che utilizzano Chromebook e Google Workspace. L’agenzia ha avviato un’indagine e ha scoperto che:

  • Google non aveva una base giuridica valida per trasferire i dati degli studenti.
  • I dati venivano utilizzati per scopi non autorizzati, come la manutenzione e il miglioramento di prodotti Google.
  • Le scuole non avevano il controllo su come Google utilizzava i dati.

Quali sono le conseguenze?

L’ordine di Datatilsynet non significa che i Chromebook vengano banditi dalle scuole danesi. Tuttavia, le scuole dovranno:

  • Ottenere il consenso dei genitori prima di trasferire i dati degli studenti a Google.
  • Limitare l’uso dei dati degli studenti agli scopi strettamente necessari.
  • Assicurarsi che Google non utilizzi i dati per scopi non autorizzati.

Cosa significa per te?

Se sei un genitore con figli che frequentano una scuola danese, dovresti essere informato su come la scuola gestisce i dati dei tuoi figli. Hai il diritto di chiedere alla scuola di:

  • Fornire informazioni su come vengono utilizzati i dati dei tuoi figli.
  • Cancellare i dati dei tuoi figli.
  • Impedire alla scuola di trasferire i dati dei tuoi figli a Google.

Questa è una vittoria importante per la privacy e la protezione dei dati. È un esempio di come le autorità possono intervenire per proteggere i cittadini dalle pratiche di raccolta dati invasive delle grandi aziende tecnologiche.

Cosa puoi fare?

  • Informati su come i tuoi dati vengono utilizzati online.
  • Chiedi alle aziende di cancellare i tuoi dati.
  • Sostituisci i servizi che raccolgono troppi dati con alternative più rispettose della privacy.

Insieme, possiamo creare un’internet più privata e sicura per tutti.

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