«E nove… nove anelli furono dati alla razza degli uomini, che più di qualunque cosa, desiderano il potere». Una perla di saggezza da Galadriel all’inizio del film La Compagnia dell’Anello: nove anelli ai re degli umani.
La saga dei giochi Crusader Kings contiene senz’altro una riflessione sul potere, la sete di potere, successo e ricchezza, e i grandi sacrifici imposti da questa gara machiavellica.
Crusader Kings 3 di Paradox Interactive è attualmente l’ultimo capitolo di una saga di strategia, eppure molti appassionati lo accostano ai giochi di ruolo e lo giocano come tale. É uscito in versione release a settembre 2020 ed è disponibile per PC, PS5, Mac e Linux. Considerato tra i più avvicinabili nel panorama dei complessi titoli Paradox Interactive, è anche un generatore di storie spesso tragiche, o perfino buffe e venate di humour nero. Suo palcoscenico è un mondo a metà strada tra la Storia (con la S maiuscola) e la nostra comune idea di Medioevo.
Eventi e narrazioni hanno luogo sotto forma testuale, invitando il giocatore a tante scelte diverse: prendere come amante la piacente contadina incontrata sulla via del pellegrinaggio a Roma? Cogliere l’occasione, durante una caccia, per togliere di mezzo un odiato rivale? Devolvere ai poveri una cifra spropositata mentre le finanze della corona soffrono? Pagare il riscatto della vostra giovanissima figlia, catturata durante una scorreria vichinga?
Se non lo fate, potrebbero sacrificarla ai loro sanguinari dèi pagani!
Crusader Kings 3 è un gioco profondo e appassionante, specialmente per chi sente il fascino di castelli, re, dame e cavalieri. Al di là di questa mia panoramica, sul Web troverete guide e tutorial dettagliati su come mettervi in marcia e diventare grandi monarchi.
Nelle date di partenza 867 o 1066 d.C., Crusader Kings 3 ci mette nei panni di nobili realmente esistiti (i personaggi consigliati, tra cui Alfred del Wessex, Ludovico II il Germanico, Matilde di Canossa e Guglielmo il Conquistatore) oppure permette di calarci nel ruolo di qualsiasi nobile dal rango di conte a quello d’imperatore con relative terre e responsabilità, e personalizzabile sotto ogni aspetto e statistica di gioco.
Nel corso della partita cercheremo di migliorare le condizioni economiche dei nostri territori e magari di espanderci su questa mappa in stile Risiko a danno di qualcun altro: nel medioevo le guerre grandi o piccole sono parte della vita, e la pace è passeggera come le stagioni.
Crusader Kings 3 è un gioco fatto di persone, o piuttosto di personaggi.
Il vostro o la vostra nobile ha una scheda con statistiche provenienti dalla sua educazione e da tratti fisici ereditari. Su questo influiscono la personalità e la scelta di un percorso di vita tra le varie specializzazioni (diplomazia, amministrazione, arte militare, sotterfugio, cultura) che procedono grazie all’accumulo di punti esperienza, col passare del tempo, e aiutate dalle vostre imprese. In media un giovanotto di 16 anni difficilmente sarà all’altezza di un monarca navigato, con decenni di regno alle spalle e relative vittorie, amarezze e acciacchi.
Ciascuno dei molti personaggi in gioco ha la sua scheda con statistiche, tratti e personalità, e una delle primissime cose a cui pensare in una partita è proprio trovare la “squadra” giusta. Il vostro nobile infatti non governa da solo; dalla Bretagna al Rajastan, ogni potentato partendo dalle contee ha il suo Consiglio.
In gran parte dei vastissimi territori della mappa, dall’Islanda al Mali, dalla Russia all’Etiopia, dalla Persia all’Indocina, il gioco è modellato su sistemi di tipo feudale o simile. C’è un numero limitato di contee che il protagonista può governare direttamente. I vostri domini personali sono il cuore e lo zoccolo duro del regno, la fonte primaria della vostra ricchezza, da conservare contro ogni rivale, parenti inclusi.
Per il resto del regno dovrete affidarvi a vassalli, alti prelati, borgomastri o governatori locali. I più potenti si sentiranno in diritto di ricoprire una posizione di governo. Li vedrete comportarsi come se giocassero la vostra stessa partita, con piani più o meno segreti, guerre intestine e tresche amorose, ciascuno secondo il proprio carattere (e il vostro carattere tenderà a condizionare voi).
Ogni vassallo, anche se paga le tasse e invia un po’ di milizia a combattere per il signore, tende a comportarsi come un re in casa propria. Alcuni di loro saranno i vostri più abili generali e combattenti.Bisogna controllarli con le buone o con le cattive, perché una ribellione interna in Crusader Kings 3 è probabilmente la peggior minaccia al vostro potere. Più grande diventa il regno, più è difficile tenerlo unito e conservare il trono. Voi stessi in quanto conti, duchi, o re, potreste essere vassalli di qualcuno, avere vassalli al vostro servizio, essere più ricchi e potenti del vostro signore… e progettare di prenderne il posto!
Nel turbinoso mondo di Crusader Kings 3, cominciare come signore di una contea è probabilmente il modo più facile. Ce ne sono di ogni dimensione; alcune saranno vaste ma povere, chiuse nell’entroterra, remote, poco sviluppate e semi-sconosciute; altre piccole ma ricche e quindi ambitissime. Certi ducati, come la Boemia, hanno molte contee e sono più ricchi di interi regni. Un duca potente può essere dieci volte più facoltoso e saldo di un imperatore debole.
La gigantesca mappa è un open world con pochi limiti alla spregiudicatezza del vostro machiavellico principe. La morale vigente è sotto molti aspetti lontanissima da quella del XXI secolo. Spesso ne pagano il prezzo le persone più vicine, non parliamo dei poveri contadini senza nome. Oppure potreste essere un re santo, erudito e pacifico, interessato solo a migliorare la vita, metter pace nel suo regno e creare forti alleanze.
In Crusader Kings 3 le alleanze sono quasi sempre determinate da matrimoni, quindi per garantirvi l’aiuto e l’amicizia di un potente vicino, dovreste dare in moglie vostra figlia.Giocatori abili e intraprendenti possono con una sapiente politica matrimoniale e “qualche” intrigo ritrovarsi re di Francia senza nemmeno una guerricciola.Io appartengo all’altra scuola; preferisco cercare mogli e mariti per quanto possibile capaci e fedeli, tenere i parenti prossimi all’interno del regno, e tirare su una nuova generazione di leader abili e affiatati.Eventi-chiave nella vita di un personaggio possono alterarne in modo drastico la personalità; educazione e giovinezza sono molto importanti per chiunque, specialmente per il vostro erede designato.
Infatti se il vostro personaggio sopravvive a guerre, complotti, duelli e malattie, a un certo punto morirà di vecchiaia. Comunque sia avvenuto, scatta uno dei momenti più delicati, la successione: è un problema cruciale per ogni sovrano e va gestita se possibile con largo anticipo. Vi si chiede se volete continuare a giocare nel ruolo del vostro erede. Lui, o lei, andrà al potere secondo regole spesso complicate e inizierà un nuovo capitolo per il vostro regno. Una quantità impressionante di credibili fattori può favorire od ostacolare il passaggio di consegne. Forse il vecchio monarca era malato e si è instaurata una reggenza che non vuole abbandonare la stretta sul potere; forse è morto improvvisamente e l’erede è mediocre o semplicemente timido, e lo ritengono debole. Forse è in corso una guerra difficile, o inizierà presto. I grandi nobili potrebbero decidere che è il momento buono per sottrarre potere alla corona, o collocarla nelle mani di un rivale: un parente, magari il duca più potente del regno e vostro miglior comandante. Ci saranno avvisaglie e dovrete prepararvi. Avere dei soldini da parte per i tempi duri non è buona regola solo per la gente umile!
Molti giocatori navigati consigliano di tenere da parte una quantità di prigionieri spendibili da giustiziare come esempio per tutti, dall’umile contadino al rivale che sogni di strapparvi la corona. Altri sovrani preferiranno essere amabili, diplomatici, generosi e pii, ma anche loro dovranno affrontare scelte difficili. Avere un elevato punteggio di diplomazia è di grande aiuto! Essere spregiudicati, aggressivi e arroganti invece significa che dovrete fare sacrifici per mantenere il potere, o ricorrere alla violenza e all’intimidazione.
Crusader Kings 3 vi cala davvero nei panni di un monarca medievale, sul modello di Riccardo I d’Inghilterra, Federico Barbarossa o Saladino. Per questo è considerato anche un gioco di ruolo.
I personaggi di Crusader Kings 3 hanno l’abilità di agire nei confronti degli altri in modo più o meno nascosto. Già da piccoli i vostri principi e principesse si creeranno un gruppo con amicizie e antipatie. CK3 vi insegnerà a diffidare degli ambiziosi, gli invidiosi, i crudeli, gli ingannatori. Forse anche il vostro protagonista non sarà il tipo più raccomandabile.
Fratelli e sorelle, amici e giovani amori potrebbero restare alleati per la vita, o serbare rancore per anni e complottare gli uni alle spalle degli altri fino a versare sangue; molto sangue…
Avere buoni amici di cui circondarvi sarà senz’altro d’aiuto, anche quando il vostro nobile dovrà affrontare perdite, lutti e altre difficili prove.
A proposito di amici, il vostro capo delle spie è la prima linea di difesa contro minacce invisibili. Personaggio importantissimo, con un abile spy-master non dovrete preoccuparvi di morire improvvisamente avvelenati, schiacciati da un gargoyle cadente, da una folla pagata per aggredirvi, o per via di altri “strani incidenti”. Il capo delle spie può guardarvi le spalle, tener d’occhio i nobili della corte in cerca d’inconfessabili segreti, o fornire ottimo supporto ai vostri piani lontano da casa. Fate che sia una persona fidata, o comunque ricompensatelo generosamente con denaro, non titoli. Non lo volete all’interno di una cospirazione tra vassalli.
Molti personaggi più o meno importanti, da un cavaliere spiantato al papa in persona, potrebbero trovarsi nel mirino delle vostre trame. Forse si tratta solo di farveli amici o mostrare simpatia. Altre volte vorrete rapirli, ricattarli, imprigionarli o toglierli di mezzo senza farvi scoprire.
Sulla scia di spregiudicate e crudeli macchinazioni, Crusader Kings 3 potrebbe trasformarvi in un tiranno da tragedia classica, o un emulo di Tywin Lannister e Daemon Targaryen. Dopotutto, le clamorose vicende dei regnanti attirano pubblico da secoli.Cosa sarete disposti a fare per ampliare il vostro regno, o semplicemente per sopravvivere? Crusader Kings 3 sembra indicare che il potere corrompe soprattutto chi lo detiene: da un grande potere, derivano grandi responsabilità… e terribili tentazioni.
Nelle relazioni tra regni di Crusader Kings 3, pesce grosso mangia pesce piccolo. Le giustificazioni si possono inventare, falsificare; ci vuole solo tempo. L’esercito è il primo e maggior mezzo di difesa e naturalmente di offesa. Il vostro monarca potrebbe essere uno spaventoso capo vichingo con una lunga lista di nemici uccisi con le sue mani, ma è un abile stratega? Spesso dovrete ricorrere ai vostri generali e alle loro specialità per chiudere un conflitto in modo rapido e soddisfacente.
All’inizio del gioco, il vostro esercito è una marmaglia su cui svettano i cavalieri, personaggi con un nome e un seguito: mentre i coscritti fanno numero e incassano i colpi, i cavalieri distruggono il nemico. Quando il vostro reame diventerà più ricco e progredito, formerete reggimenti di truppe specializzate (armigeri corazzati, picchieri, balestrieri, cavalleria pesante, bombarde…) molto più potenti, in particolare sul loro terreno favorito. Avrete bisogno di cospicue risorse economiche per tenere il passo con l’IA dei vostri avversari. Investire in accademie militari, addestramento e adattamenti culturali per trasformare i vostri cavalieri in macchine di distruzione vi permette di creare una spaventosa forza d’urto su ogni terreno ed è una strategia cara a molti giocatori.
Ogni contingente è rappresentato da un piccolo soldato con le vostre insegne. Il sistema è solo apparentemente semplice: le battaglie sono decise da fattori come competenza e specialità del generale, equipaggiamento, numero di soldati, clima, rifornimenti. Di solito si tratta di concentrare le forze nel modo più rapido ed efficiente per espugnare le piazzeforti a cui puntate, e proteggere le vostre. Avere macchine d’assedio potenti e numerose è molto importante e vi permetterà di sbriciolare le fortificazioni nemiche in poco tempo.
Crusader Kings 3 non si chiamerebbe così, poi, se non prevedesse la partecipazione alle Crociate, o a guerre sante con cui è possibile strappare un intero regno. Se siete monarchi pagani, musulmani o scomunicati, potreste invece trovarvi invasi dalle massicce armate dei cristiani, ma i vostri correligionari vi daranno man forte (si spera).
I giocatori fissano da soli i propri obiettivi e molte regole sono personalizzabili per rendere la partita più facile o difficile a piacimento. Di recente, in molti si sono lamentati degli effetti devastanti che le nuove epidemie hanno sulla partita, e preferiscono limitarle o eliminarle. Ognuno ha le sue preferenze; decidete a seconda della vostra pazienza e del tempo a disposizione, e ricordate che lo scopo di qualsiasi gioco è il divertimento.
CK3 offre obiettivi a lungo termine spesso difficili, ma lascia molta libertà nell’edificazione della vostra dinastia. Un’impresa amata da molti giocatori è restaurare l’Impero Romano nei suoi confini traianei. Qualcuno è riuscito a farlo in una sola generazione. Altri si cimentano nella conquista dell’intera mappa, o spingono al limite il gioco degli incroci tra linee di sangue fino a produrre, col passare delle generazioni, personaggi geniali e potentissimi: il vostro personale Kwisatz-Haderach.
In un’epoca in cui non è stato ancora inventato il concetto di stato nazionale, cultura e religione assieme costituiscono la carta d’identità del vostro popolo.
Se riuscirete a imporvi come capi della vostra cultura, potrete influenzarne lo sviluppo e plasmarla attraverso l’adozione di nuove Tradizioni. Alcune sono molto più potenti di altre, e si prestano a determinate strategie di gioco improntate alla diplomazia, all’economia o alla conquista. Educazione dei personaggi, relazioni con i vassalli, composizione dell’esercito, terreno di scontro preferito, e ruoli consentiti a uomini e donne sono solo alcuni dei moltissimi aspetti influenzati dalla cultura.
All’interno del gioco esistono in ogni momento decine e decine di culture e religioni diverse; alcune chiuse e combattive, altre sorprendentemente amichevoli, egalitarie e tolleranti.
La religione influenza aspetti come la morale comune, educazione e inclinazioni dei personaggi, il matrimonio, la condizione del clero, la possibilità di combattere guerre sante.
Il vostro protagonista potrà decidere di abbracciare una cultura o un credo diversi da quelli di partenza, o se gode di grande prestigio, di creare una nuova religione. A tal proposito, per fare un esempio, riformare un culto pagano come quello norreno è più semplice che deviare dal Cristianesimo o dall’Islam.
I giocatori più intraprendenti si sono cimentati nella creazione di religioni “su misura”, capaci di portarli, per esempio, alla conquista e conversione del mondo intero.
CK3 ha un notevole seguito di appassionati, e alcuni problemi, collegati principalmente al fatto che è un prodotto in costante evoluzione. Paradox Interactive pubblica da anni giochi complessi, e li arricchisce periodicamente con pacchetti di espansione a pagamento, alla cui uscita corrispondono importanti update gratuiti. Crusader Kings 3 ha ricevuto diverse, corpose patch ogni anno. Tuttavia, i pacchetti di espansione di CK3 sono stati spesso criticati per i prezzi elevati e la modesta quantità di contenuti effettivamente aggiunti al gioco. Inoltre le pesanti patch occasionalmente provocano problemi, in particolare alle partite in corso.
La mia soluzione è stata di aprire CK3, caricare le mie partite e creare salvataggi nuovi a ogni importante update in modo da conservare la compatibilità nel passaggio da una versione all’altra e non rimanere troppo indietro.
Personalmente ho giocato Crusader Kings 3 senza nessun contenuto aggiuntivo a pagamento, e ne ho ricavato molte ore di gioco piacevoli. Di solito parto come conte (ci ho provato in Irlanda, Islanda e in Toscana) e mi fermo poco dopo aver raggiunto il rango imperiale, ma ogni giocatore può scegliere la sua sfida. Nulla vi impedisce di cominciare come imperatore romano d’Oriente e vedere quanto è insidioso il trono di Costantino, oppure di andare a regnare in una (per noi) remota provincia dell’Asia Centrale.
CK3 rimane comunque un titolo che richiede tempo anche solo per imparare a giocare.
Superato lo scoglio iniziale potrete cominciare a inseguire i vostri obiettivi, forse per eclissare Gengis Khan, o provare a resistergli.
Grazie per avermi letto, e alla prossima!