Final Fantasy VII ha sempre rappresentato un crocevia fondamentale per la storia dei videogiochi, e la sua “Compilation” ha cercato di espandere il suo universo narrativo, arricchendo la trama originale con diverse opere. Una delle più importanti tra queste è Crisis Core: Final Fantasy VII, che racconta la storia di Zack Fair, un personaggio centrale nell’immaginario di Final Fantasy VII, ma che fino ad allora era stato solo accennato. Con il rilascio di Crisis Core -Final Fantasy VII- Reunion nel 2022, la rimasterizzazione del titolo si presenta come un tributo non solo a un’opera fondamentale, ma anche come un passaggio importante per la saga, volto a rinnovare il legame tra le vecchie e le nuove generazioni di fan.
Un Approccio Fedele, Ma Rinnovato
La più grande forza di Reunion sta nella sua capacità di restare fedele alla versione originale, pur inserendo un ricco restyling tecnico che lo rende appetibile per chi è abituato agli standard attuali dei videogiochi. La qualità grafica, migliorata in modo sostanziale, colpisce immediatamente: i modelli 3D dei personaggi, tra cui Zack, Aerith, Yuffie e Tifa, sono ora completamente ridisegnati, più realistici e aderenti allo stile del Final Fantasy VII Remake. Questo lavoro è evidente non solo nei personaggi principali, ma anche nelle creature evocabili, che sono state rivisitazioni per mantenere una coerenza stilistica tra i due titoli.
I cambiamenti visivi non si fermano qui. L’effettistica, l’illuminazione e la risoluzione sono stati rivisitati per un’esperienza visiva più moderna, mentre la colonna sonora, ripensata da Takeharu Ishimoto, mescola tracce originali con nuovi arrangiamenti che si inseriscono perfettamente nello spirito del Remake. Questa continuità sonora aiuta a unire i vari capitoli della saga, e l’interfaccia utente, ora più pulita e moderna, fa il resto per rendere Reunion un titolo che si inserisce perfettamente nel contesto attuale, pur mantenendo il cuore del gioco originale.
Il Sistema di Combattimento: Più Fluido e Moderno
Uno degli aspetti più controversi della versione originale di Crisis Core era il sistema di combattimento, che mescolava azione in tempo reale con il sistema OMD (Onda Mentale Cerebrale), una sorta di “slot machine” che determinava bonus, evocazioni e attacchi speciali in modo casuale. Mentre l’idea alla base di questo sistema era affascinante, in pratica rallentava il ritmo del gioco e spesso interrompeva l’intensità degli scontri.
In Reunion, questo sistema è stato ampiamente migliorato. Ora, l’OMD non interferisce quasi mai con l’azione, e la gestione della telecamera, uno dei punti deboli della versione PSP, è stata messa nelle mani del giocatore, grazie all’uso della levetta analogica. I combattimenti sono diventati più fluidi, veloci e intuitivi, avvicinandosi molto di più alla filosofia del Remake di Final Fantasy VII. Le nuove dinamiche di combattimento, come l’inserimento delle Materie nella combo di attacchi, premiando l’aggressività ma anche l’approccio tattico, hanno rinnovato completamente l’esperienza, rendendola molto più appagante.
Un Gameplay Che Rende Omaggio All’Originale, Ma Non Senza Difetti
Tuttavia, nonostante i miglioramenti, Reunion porta con sé anche alcune delle criticità dell’originale. La struttura del gioco, che suddivide l’avventura in macro-zone e stanze, potrebbe sembrare un po’ datata per i giocatori moderni. Anche le missioni secondarie, che rappresentano una buona parte del contenuto, restano piuttosto ripetitive e orientate più ai completisti che al divertimento immediato. Sebbene le missioni stesse possano essere utili per migliorare il proprio equipaggiamento e le Materie, la loro natura superficiale non riesce a reggere il passo della narrativa principale, che si concentra sulla storia di Zack e sul suo rapporto con i personaggi più iconici di Final Fantasy VII.
Un’Avventura Epica Con Un Finale Indimenticabile
La forza di Crisis Core risiede nella sua narrativa. Sebbene il gioco non faccia enormi passi avanti rispetto alla sua versione originale, la storia di Zack Fair è emozionante e ben raccontata. Il legame tra Zack e Aerith, il rapporto con il suo mentore Angeal, e il suo destino tragico si intrecciano perfettamente con gli eventi che portano alla formazione di Sephiroth come il villain di Final Fantasy VII. Il finale, che rimarrà nei cuori dei fan a lungo, non è solo un punto di svolta emotivo, ma anche un momento che dona ancora più significato alla trama principale del gioco originale.
In questo senso, Crisis Core -Final Fantasy VII- Reunion è molto più di una semplice rimasterizzazione: è una riscoperta di un capitolo fondamentale che aiuta a gettare luce su alcuni degli aspetti più oscuri di Final Fantasy VII.
Un’Ode alla Legacy di Final Fantasy VII
Reunion è senza dubbio il miglior modo di vivere la storia di Crisis Core oggi. Sebbene il gioco si porti dietro alcune limitazioni strutturali e un gameplay che potrebbe risultare ripetitivo per alcuni, i miglioramenti visivi e il sistema di combattimento aggiornato fanno di questa versione una pietra miliare che va oltre il semplice “remake”. Per chi non ha mai giocato l’originale Crisis Core, questa è un’opportunità imperdibile per entrare in un mondo ricco di emozioni e scoprire una parte fondamentale della mitologia di Final Fantasy VII.
In definitiva, Crisis Core -Final Fantasy VII- Reunion è un titolo che non solo celebra la legacy di Final Fantasy VII, ma la arricchisce, facendo da ponte tra passato e futuro per la saga, regalando ai fan un’esperienza che sa essere nostalgica, ma anche moderna.