Il Cosplay ha coinvolto centinaia di migliaia di appassionati prima in America, poi in Giappone e poi velocemente nel resto del Mondo, ampliando anche la sua scelta tematica. Dai costumi dedicati ai personaggi dei Fumetti, sono nati quelli dei videogiochi, dei film, della tv e della musica JROCK (Visual o Glamour).
I fruitori di questo movimento impiegano mesi per realizzare i propri costumi e per preparare i loro personaggi. Questa loro passione viene premiata nei vari Cosplay Contest delle più grandi Fiere Internazionali in cui sfilano e gareggiano per decretare i migliori costumi. Un lato inaspettato è l’agonismo generato da questi eventi, soprattutto se in palio per i vincitori ci sono dei riconoscimenti internazionali. Un agonismo che genera a volte situazioni di nervosismo esasperato, gelosia ed inaspettato arrivismo, che getta in alcune situazione ombre su questo movimento famoso invece per la sua genuinità. Proprio grazie (o a colpa, dipende dal punto di vista), molti hanno ritenuto per anni il Giappone come “la patria natia” del Cosplay, in particolare per un celebre show televisivo, World Cosplay Summit, che è diventato il contest internazionale più noto in cui si sfidano i migliori cosplayer provenienti dalle più note fiere sparse nei cinque continenti.
Il Fenomeno Cosplay nato dunque nelle fiere specializzate ha avuto la sua naturale evoluzione con il Web, sono nati a macchia d’olio in ogni parte del mondo migliaia di siti di singoli cosplayer, community, forum ed eshop. Si è inoltre diffusa in maniera globale la mania delle fotografie (Camera Cozo), vera merce di scambio per i fruitori di questa passione, foto scattate, scambiate e pubblicate a centinaia nei siti specializzati.
Per un neofita non è difficile entrare in questo mondo “realmente” animato, ogni anno è possibile vedere in maniera tangibile quanto questo fenomeno si sta sviluppando in fasce sempre più vaste di appassionati.
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