Nel meraviglioso universo del cosplay, un fenomeno culturale che celebra l’immaginazione e la creatività, emerge una concezione innovativa e profonda: il concetto di “Cosplability”. Questo termine, una fusione di “cosplay” e “ability”, è stato coniato da Alex Lokinson (pseudonimo dell* scrittor* Alex L. Mainardi), una figura di spicco nel mondo del cosplay, che ha saputo trasformare una diagnosi medica sfavorevole in un’opportunità di espressione e sfida personale. La sua storia rappresenta non solo una testimonianza di resilienza, ma anche un appello all’inclusione e all’accettazione delle diversità all’interno della comunità nerd.
Il viaggio di Alex nel mondo del cosplay ha inizio nel 2003, anno in cui riceve la diagnosi di Atassia di Friedreich, una malattia neurologica degenerativa che compromette gravemente il movimento e l’equilibrio. Nonostante l’avanzamento della malattia, che l’ha portata dalla corsa alla carrozzina, Alex ha continuato a dedicarsi con passione al cosplay. Questo hobby le ha permesso di superare le barriere imposte dalla sua condizione, trasformando un aspetto della sua vita che avrebbe potuto diventare limitante in un’esperienza di liberazione e creatività.
Il cosplay, che ha le sue radici nel Giappone degli anni ’80, si distingue per la sua capacità di trasformare le persone in eroi e personaggi iconici attraverso costumi elaborati e interpretazioni creative. Questa forma d’arte, che si crea e si vive, è molto più di un semplice travestimento; è una vera e propria arte performativa che consente agli appassionati di immergersi completamente nei loro personaggi preferiti. Alex ha adottato questo approccio non solo per divertirsi, ma anche per sfidare se stessa e dimostrare che la disabilità non deve essere un limite alla creatività e alla partecipazione.
Il termine “Cosplability” non è solo un gioco di parole, ma una filosofia che rappresenta la capacità di Alex di continuare a fare cosplay nonostante le limitazioni fisiche. Per l’autor*, il cosplay è diventato un mezzo per “passare oltre” la malattia e mettere in risalto la persona che è al di sotto di essa. Questa visione ha consentito ad Alex di essere vista come una cosplayer a tutti gli effetti, piuttosto che come qualcuno definito dalla propria disabilità. Nel corso degli anni, ha realizzato oltre settanta costumi e ha partecipato a numerosi eventi di cosplay, ottenendo premi e riconoscimenti. La sua esperienza dimostra che è possibile coniugare passione e disabilità, superando le barriere fisiche attraverso la forza della volontà e la creatività.
Oltre alla sua carriera nel cosplay, Alex ha intrapreso anche quella di scrittor*, pubblicando la sua trilogia fantasy “Avelion” e partecipando a eventi come Lucca Comics&Games, dove ha potuto condividere la sua passione per la scrittura e il cosplay. La sua opera non solo intrattiene, ma invita anche alla riflessione su temi importanti come l’inclusione e l’accettazione.
Il concetto di “Cosplability” ha implicazioni significative per la comunità cosplay e oltre. Esso sottolinea l’importanza di considerare le persone con disabilità come parte integrante e attiva di qualsiasi forma di espressione culturale. Questo approccio si allinea con le normative internazionali sui diritti delle persone con disabilità, che garantiscono il diritto alla partecipazione e all’accesso alle attività culturali, ricreative e sportive su base di uguaglianza. Tuttavia, il percorso verso l’inclusione totale non è ancora completo. Le manifestazioni di cosplay e altre attività culturali devono fare uno sforzo maggiore per garantire che siano accessibili a tutti,, indipendentemente dalle limitazioni fisiche o sensoriali. Le leggi e le normative esistenti offrono una base importante, ma è essenziale che queste siano effettivamente implementate e rispettate. La partecipazione di persone con disabilità deve essere facilitata attraverso misure concrete e pratiche, affinché ogni individuo possa godere appieno delle esperienze culturali e creative.
Alex Lokinson e il suo concetto di “Cosplability” rappresentano un esempio luminoso di come la determinazione e la creatività possano trasformare le sfide in opportunità. Attraverso il cosplay, Alex non solo esprime se stessa, ma offre anche una visione di inclusione e accettazione che può ispirare molti altri a superare le proprie barriere personali. In un mondo dove la diversità è spesso celebrata attraverso il travestimento e la fantasia, “Cosplability” ci ricorda che ogni persona, indipendentemente dalle sue condizioni, ha il diritto di partecipare, creare e brillare.
Il Movimento Cosplability nasce con lo scopo di spingere le manifestazioni dell’ambito cosplay e nerd, e più in generale ogni attività culturale, a fare uno sforzo maggiore per garantire che siano realmente accessibili a tutti, indipendentemente dalle limitazioni fisiche o sensoriali. Con iniziative concrete, il movimento si propone di cambiare il volto del cosplay, rendendolo un luogo di accoglienza e celebrazione della diversità.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti sul progetto “Cosplability”, è possibile visitare il sito web afreedomwriter.com/cosplability, dove Alex e la sua comunità continuano a promuovere questa importante causa, sottolineando il potere del cosplay come strumento di inclusione e espressione creativa.
Il sottoscritto parla di Alex, creativa genderfluid, al femminile in accordo con la stessa cosplayer con l’obiettivo di ribadire il concetto di allargare il più possibile l’inclusività superando l’ignoranza (la mia) a rispetto della divulgazione!