Chi non si è mai lasciato incantare dalla Rosa del Piccolo Principe? Così fragile, così unica, eppure così intensa da diventare il centro dell’universo del piccolo protagonista. Ma dietro quel fiore simbolico si cela una storia vera, una donna straordinaria: Consuelo Suncín. Non è un dettaglio da poco, perché senza di lei, il capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry non sarebbe mai stato lo stesso.
“Gli uomini coltivano 5000 rose nello stesso giardino… e non trovano quello che cercano … e tuttavia quello che cercano potrebbe essere trovato in una sola rosa o in un po’ d’acqua.”
Consuelo non era solo la musa di Saint-Exupéry. Era una forza della natura, una ribelle che ha vissuto la vita a modo suo, sfidando convenzioni e pregiudizi. Nata in Salvador, figlia di un generale e cresciuta in una piantagione di caffè, ha avuto il coraggio di fare ciò che poche donne osavano all’epoca. A soli 18 anni, si è trasferita negli Stati Uniti per studiare inglese, conquistando un’indipendenza che, per una donna di quegli anni, era praticamente impensabile.
Consuelo era determinata, ma anche un po’ sfortunata in amore. Il suo primo matrimonio si è rivelato un disastro: il marito, che si spacciava per un militare, era in realtà un semplice venditore di vernici. Dopo un divorzio lampo (e un incidente ferroviario che lo rese vedovo), Consuelo si rimise in piedi, letteralmente pronta a spiccare il volo.
Ed è volando, metaforicamente e letteralmente, che ha incontrato Saint-Exupéry. Un incontro che sembra uscito da un film romantico: lui, affascinante pilota e scrittore, la invitò a salire su un aereo con lui. E anche se il volo fu pieno di imprevisti, quella giornata segnò l’inizio di un amore che avrebbe ispirato uno dei libri più celebri di sempre.
“Se qualcuno ama un fiore, di cui esiste un solo esemplare in milioni e milioni di stelle, questo basta a farlo felice quando lo guarda”.
Ma la loro storia non è stata tutta rose e fiori (perdonate il gioco di parole). Consuelo era una donna che non passava inosservata, e per questo fu spesso giudicata e ostracizzata. La famiglia di Antoine non la sopportava, e la società francese classista la considerava un’estranea. Eppure, Antoine la amava con una profondità che traspare in ogni pagina del Piccolo Principe. La Rosa del libro, così delicata eppure così esigente, è il ritratto più sincero di Consuelo: una donna unica, fragile solo in apparenza, capace di addomesticare un uomo libero come il vento.
È impossibile leggere il Piccolo Principe senza pensare a lei. Quando il Piccolo Principe osserva le rose del giardino e si rende conto che nessuna è come la sua, non sta forse parlando di Consuelo? Antoine stesso disse che lei l’aveva “addomesticato”, insegnandogli il valore dell’amore e della dedizione.
E Consuelo, dal canto suo, non era solo “la moglie di”. Era un’artista, una scrittrice, e una donna incredibilmente moderna per la sua epoca. Nonostante i tradimenti di Antoine e le difficoltà di un matrimonio complicato, lei rimase sempre al suo fianco, perché sapeva che il loro legame era unico, speciale, come la Rosa sotto la campana di vetro.
La prossima volta che leggerete Il Piccolo Principe, pensate a Consuelo. Pensate alla sua forza, alla sua bellezza, e al coraggio con cui ha vissuto la sua vita. Lei non era solo una musa: era la Rosa, l’amore, il cuore pulsante di una delle storie più amate al mondo. E forse, come il Piccolo Principe, anche noi possiamo imparare qualcosa di più sull’amore grazie a lei.
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