Come uccidono le brave ragazze. La nuova serie di Netflix sul romanzo di Holly Jackson

Nel cuore della tranquilla cittadina inglese di Little Kilton, una trama avvincente e intrisa di mistero si dispiega con la serie televisiva “Come uccidono le brave ragazze” (A Good Girl’s Guide to Murder), trasposizione del celebre romanzo di Holly Jackson. La serie, creata da Moonage Pictures per BBC Three e successivamente distribuita su Netflix, si è guadagnata il favore del pubblico e della critica grazie alla sua abilità nel mescolare suspense e delicatezza in un racconto che cattura e intriga.

La storia prende vita attraverso gli occhi di Pippa “Pip” Fitz-Amobi, una brillante studentessa diciassettenne che si trova immersa in un enigma che ha scosso la sua cittadina cinque anni prima. L’omicidio di Andie Bell, una giovane promessa del liceo, ha scatenato una serie di eventi che hanno portato alla condanna del fidanzato della vittima, Sal Singh, morto tragicamente dopo aver confessato il crimine. Tuttavia, Pip non è convinta della versione ufficiale dei fatti. Conoscendo Sal e avendo fiducia nella sua innocenza, decide di intraprendere un’indagine personale. Questo progetto, che si trasforma in una vera e propria ossessione, diventa il fulcro del suo Extended Project Qualification, un lavoro accademico fondamentale per il suo futuro universitario.

La serie, diretta da Dolly Wells e adattata da Poppy Cogan, si distingue per la sua capacità di evocare l’atmosfera di un giallo per giovani adulti con toni eleganti e ben calibrati. Ambientata in una cittadina immaginaria del Somerset, “Come uccidono le brave ragazze” riesce a rendere viva una cornice che, sebbene non esemplare, è sufficientemente credibile e ricca di dettagli da far emergere un senso di realtà e immedesimazione. La serie non si limita a tessere una trama di mistero, ma riesce anche a catturare la complessità delle relazioni umane, delle amicizie e dei legami familiari.

Il cast, guidato da Emma Myers nel ruolo di Pip, aggiunge profondità alla narrazione. Myers, già nota per il suo ruolo in “Mercoledì”, affronta la sfida di interpretare un personaggio britannico con un accento che, pur non essendo il suo naturale, riesce a conferire autenticità alla storia. La sua performance è tanto convincente quanto coinvolgente, e la sua Pip è un personaggio che riflette le sfumature di una giovane donna in cerca di verità e giustizia in un mondo che sembra voler seppellire il passato.

La trama si snoda attraverso una serie di colpi di scena che tengono lo spettatore con il fiato sospeso, mescolando elementi di mistero con tocchi di commedia e dramma. La narrazione non si limita a un’indagine semplice, ma esplora anche il viaggio interiore di Pip, che da studentessa entusiasta e idealista si confronta con le dure verità della vita. In questo senso, la serie offre un intrigante mix di avventura e crescita personale, spingendo la protagonista a fare un salto di maturità verso una comprensione più profonda e complessa del mondo. Nonostante l’apparente superficialità con cui le forze dell’ordine trattano inizialmente il caso, una caratteristica quasi inevitabile in ogni episodio, la serie riesce a mantenere un equilibrio tra tensione e leggerezza. “Come uccidono le brave ragazze” non cerca di impressionare con il turbinio di emozioni estreme, ma piuttosto si dedica a una forma di intrattenimento che combina l’elemento giallo con una narrazione che sa essere al contempo avvincente e confortante. “Come uccidono le brave ragazze” è una serie che, pur non avendo la pretesa di essere il capolavoro del genere, offre un’esperienza di visione gratificante e ben confezionata. La cura nelle ambientazioni e la varietà delle situazioni proposte arricchiscono una trama che, sebbene non priva di cliché, riesce a divertire e a coinvolgere, conferendo al pubblico un piacevole intrattenimento con una dimensione di familiarità e autenticità.

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *