Innanzitutto voglio chiarire il significato di “cosplay”. Da Wikipedia: “Cosplay è la pratica che consiste nell’indossare un costume che rappresenti un personaggio (n.d.r. di un cartone animato, ma anche di un film), ed interpretarne il modo di agire”. Quindi, in poche parole, travestirsi da Avatar e imitarne le azioni. Semplice! Premesso che i cosplayer in Italia si ritrovano tutto l’anno in numerosi eventi, pubblicizzati su Internet attraverso i loro portali, perché non realizzare il travestimento da Avatar e partecipare a questo tipo di manifestazioni. Creare vestito e trucco di un Avatar non è molto complicato, a parte l’altezza… (che non è necessaria). Ecco alcuni suggerimenti, suddivisi in due parti: questa riguardante la faccia e la seconda inerente il corpo.
Occhi: Un paio di lenti a contatto gialle sono necessarie, per rendere il proprio travestimento quanto più credibile possibile. Dagli ottici oppure online (un esempio clicca qui).
Naso: Volendo essere dei maniaci perfezionisti, il naso è largo e schiacciato, quasi rettangolare. La soluzione è di realizzarne uno in lattice, secondo queste istruzioni, in inglese, ma ben illustrate e dettagliate.
Orecchie: Un paio di piccole orecchie con la punta tipo elfo vanno più che bene. L’unico particolare è la colorazione blu. Nei negozi specializzati nei travestimenti è facile trovare tali orecchie, su Internet dei “padiglioni elfici”, molto simili a quelli dei nostri beniamini Avatar, sono visibili qui .
Denti: Avete notato che i canini sono molto sporgenti, simili a quelli dei vampiri? Per questo tipo di “intervento dentario” è sufficiente andare in uno dei tanti negozi specializzati in travestimenti. Si consiglia di acquistare i soli canini, molto più realistici. Un esempio? Clicca qui.
Volto: Per diventare un Avatar bisogna tingersi la faccia di blu! Si, sembra così banale, ma in realtà bisogna truccarsi con le giuste tonalità e sfumature, secondo i disegni e le geometrie osservabili sui volti della principessa Neytiri o di Jake. Ecco un tutorial per un makeup “avatariano” realizzato da Massimo Salitore.
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