Star Wars è una delle saghe cinematografiche più famose e amate di tutti i tempi, ambientata in una galassia lontana lontana, dove si scontrano le forze del bene e del male, rappresentate rispettivamente dai Jedi e dai Sith, due ordini di guerrieri che usano il potere della Forza, un’energia misteriosa e onnipresente. Tra i personaggi più iconici e riconoscibili di Star Wars ci sono i cloni, dei soldati geneticamente identici che hanno avuto un ruolo fondamentale nella storia della galassia. Ma chi sono i cloni, come sono nati e cosa è successo a loro? In questo articolo cercheremo di rispondere a queste domande, ripercorrendo la loro origine, la loro evoluzione e il loro destino.
L’origine dei cloni
I cloni di Star Wars sono stati creati a partire dal DNA del cacciatore di taglie Jango Fett, un abile e spietato guerriero originario del pianeta Mandalore. Jango Fett fu contattato da un misterioso individuo, che si presentò come Darth Tyranus, ma che in realtà era il conte Dooku, un ex maestro Jedi passato al lato oscuro della Forza e divenuto l’apprendista del signore oscuro dei Sith Darth Sidious. Dooku propose a Fett di cedere il suo materiale genetico in cambio di una grossa somma di denaro e di un clone non modificato da allevare come figlio, che Fett chiamò Boba. Fett accettò e si recò sul pianeta Kamino, dove i Kaminoani, una razza di alieni esperti nella clonazione, iniziarono a produrre milioni di cloni basati sul suo DNA. I cloni furono commissionati in segreto dal maestro Jedi Sifo-Dyas, che aveva avuto una visione di una guerra imminente che avrebbe minacciato la pace della Repubblica Galattica, il governo democratico che reggeva la galassia da migliaia di anni. Sifo-Dyas agì senza il consenso del Consiglio Jedi, l’organo supremo dei maestri della Forza, e fu ucciso da Dooku, che prese il controllo del progetto. In realtà, i cloni facevano parte di un piano diabolico ordito da Sidious, che si celava sotto le mentite spoglie del cancelliere Palpatine, il capo della Repubblica. Sidious intendeva usare i cloni per creare una guerra civile tra la Repubblica e la Confederazione dei Sistemi Indipendenti, un’alleanza di pianeti e corporazioni che si erano ribellati al governo centrale, guidata da Dooku. In questo modo, Sidious avrebbe potuto indebolire entrambe le fazioni, eliminare i Jedi e instaurare un regime totalitario.
La guerra dei cloni
La guerra dei cloni scoppiò nel 22 BBY (Before the Battle of Yavin, ovvero prima della battaglia di Yavin, il punto di riferimento cronologico della saga), quando i separatisti tentarono di rapire il cancelliere Palpatine durante una conferenza di pace su Naboo, il pianeta natale di Palpatine stesso. Il rapimento fu sventato dai Jedi Obi-Wan Kenobi e Anakin Skywalker, che inseguirono il responsabile, il cacciatore di taglie Jango Fett, fino a Kamino, dove scoprirono l’esistenza dell’esercito di cloni. I cloni furono consegnati alla Repubblica, che li accettò come una risorsa preziosa per contrastare i separatisti, che disponevano di un esercito di droidi da combattimento. I cloni furono addestrati e condizionati fin dalla nascita per essere fedeli, obbedienti e disciplinati. Essi invecchiavano il doppio più velocemente degli esseri normali, per raggiungere la maturità in breve tempo. I cloni furono divisi in diverse divisioni e ranghi, come i commando, gli ARC trooper, i piloti, i capitani e i comandanti. Ogni clone aveva un numero di matricola, ma alcuni di loro si diedero dei nomi, come Rex, Cody, Fives, Echo e Wolffe. I cloni furono guidati dai Jedi, che li considerarono come alleati e amici, e che li chiamavano con affetto “ragazzi”. I cloni combatterono in numerose battaglie su vari pianeti, come Geonosis, Christophsis, Ryloth, Umbara, Kashyyyk e Coruscant. Alcuni cloni si distinsero per il loro coraggio, la loro lealtà e la loro abilità, guadagnandosi il rispetto e l’ammirazione dei loro compagni e dei loro generali. Tuttavia, i cloni nascondevano un terribile segreto: nel loro cervello era stato impiantato un chip che li rendeva suscettibili a un ordine speciale, l’ordine 66, che li avrebbe costretti a tradire e uccidere i loro generali Jedi.
La leggendaria 501 garrison
La 501 è una legione di soldati cloni che faceva parte del Grande Esercito della Repubblica durante le guerre dei cloni. Era guidata dal capitano Rex, un clone veterano e abile stratega, che serviva come secondo in comando al generale Jedi Anakin Skywalker. La 501 era una delle unità più famose e rispettate dell’esercito, e partecipò a numerose battaglie contro la Confederazione dei Sistemi Indipendenti. La 501 era fedele ai suoi generali Jedi, in particolare ad Anakin Skywalker e alla sua padawan Ahsoka Tano, con la quale Rex aveva un forte legame. Tuttavia, alla fine delle guerre dei cloni, il cancelliere Palpatine, che era in realtà il signore oscuro dei Sith Darth Sidious, attivò l’ordine 66, un comando segreto che costringeva i cloni a tradire e uccidere i loro generali Jedi. La maggior parte dei cloni della 501 obbedì all’ordine e attaccò i Jedi, ma Rex riuscì a resistere grazie all’aiuto di Ahsoka, che gli rimosse il chip che lo controllava. Rex e Ahsoka fuggirono dalla nave in cui si trovavano, e seppellirono i loro compagni caduti, lasciando le loro insegne della 501. Rex e Ahsoka si separarono, e Rex si unì ad altri due cloni sopravvissuti, Wolffe e Gregor, che si nascosero su un pianeta desertico.
L’ordine 66 e la nascita dell’Impero
L’ordine 66 fu attivato da Palpatine nel 19 BBY, quando i Jedi scoprirono la sua vera identità di Sith e tentarono di arrestarlo. Palpatine si dichiarò vittima di un colpo di stato e ordinò ai cloni di eliminare i Jedi, che furono accusati di tradimento. I cloni obbedirono ciecamente e massacrarono i Jedi in tutta la galassia, compresi quelli che li avevano guidati e protetti. Solo pochi Jedi riuscirono a sfuggire alla carneficina, tra cui Obi-Wan Kenobi, Yoda, Ahsoka Tano e Kanan Jarrus. Palpatine approfittò della situazione per proclamare la fine della Repubblica e la nascita dell’Impero Galattico, un regime autoritario e oppressivo, di cui si autonominò imperatore. I cloni vennero sostituiti dagli stormtrooper, le truppe d’assalto al servizio di Palpatine, che indossavano delle armature bianche quasi totalmente inutili. Durante il pasaggio tra i due gruppi di soldati, i cloni furono sottoposti a una maggiore standardizzazione, perdendo gran parte della loro individualità e personalità. I cloni furono impiegati per reprimere le rivolte e le resistenze dei pianeti che si opponevano all’Impero, e per dare la caccia ai Jedi sopravvissuti.
La Bad Batch
Il destino dei cloni
Con il passare del tempo, i cloni furono sostituiti da reclute volontarie o conscripte, che provenivano da diversi pianeti e specie. I motivi di questa sostituzione sono vari: i cloni erano costosi da produrre e mantenere, erano soggetti a difetti genetici e a un rapido invecchiamento, e potevano essere vulnerabili a sabotaggi o virus. Inoltre, alcuni cloni iniziarono a manifestare dei dubbi e dei rimorsi per le loro azioni, e alcuni di loro si ribellarono all’Impero o disertarono. Tra questi ci furono Rex, Wolffe e Gregor, che si unirono alla ribellione guidata da Ezra Bridger e Sabine Wren, due giovani eroi che lottavano per la libertà della galassia. Altri cloni, invece, rimasero fedeli all’Impero, come Cody, che divenne un istruttore di stormtrooper, o Crosshair, che si specializzò come cecchino. I cloni furono testimoni della caduta dell’Impero, avvenuta nel 4 ABY (After the Battle of Yavin, ovvero dopo la battaglia di Yavin), quando la Morte Nera fu distrutta da Luke Skywalker, il figlio di Anakin Skywalker, che era diventato il malvagio Darth Vader, il braccio destro di Palpatine. I cloni vissero anche la nascita della Nuova Repubblica, il governo restaurato dai ribelli, che cercò di riportare la democrazia e la giustizia nella galassia. I cloni, tuttavia, furono sempre considerati come dei prodotti artificiali e non come dei veri esseri viventi, e furono spesso discriminati e emarginati dalla società. Alcuni cloni cercarono di integrarsi e di condurre una vita normale, altri si ritirarono in luoghi remoti e isolati, altri ancora si unirono a gruppi mercenari o criminali. I cloni furono una generazione perduta, che non ebbe mai una vera famiglia, una vera patria, una vera identità. I cloni furono, però, anche dei grandi eroi, che sacrificarono la loro vita per una causa che credevano giusta, e che lasciarono un segno indelebile nella storia della galassia. I cloni furono, insomma, dei personaggi complessi e affascinanti, che meritano di essere ricordati e rispettati. Questo è l’articolo che ho scritto sui cloni di Star Wars. Spero che ti sia piaciuto e che ti abbia fatto conoscere meglio questi incredibili guerrieri.