Preparatevi a rivivere le avventure del cacciatore più sexy di Shinjuku: il leggendario City Hunter irrompe su Netflix in un film live-action che promette di accendere gli animi e far sognare i fan di tutto il mondo. Il film live action, basato sul celebre manga City Hunter di Tsukasa Hojo, è il quarto adattamento cinematografico del fumetto, dopo quello cinese del 1993 con Jackie Chan, quello non ufficiale di Hong Kong del 1996 e quello francese del 2018 con Philippe Lacheau.
Uscito in questi giorni il film riprende le atmosfere e i personaggi del manga e anime originale creato da Tsukasa Hojo, adattandoli alla modernità City Hunter racconta le avventure di Ryo Saeba, un investigatore privato e sicario che opera a Tokyo, e della sua partner Kaori Makimura, sorella del suo defunto amico e mentore Hideyuki. Ryo è famoso per le sue abilità di combattimento e di tiro, ma anche per il suo atteggiamento pervertito e donnaiolo, che spesso gli costa le ire di Kaori. Insieme, i due risolvono vari casi, spaziando dal genere poliziesco a quello sentimentale, con un tocco di umorismo e azione. Il film segue i primi capitoli del manga, concentrandosi sulla storia dell’Angel Dust, una droga che conferisce forza sovrumana ma priva della ragione. Ryo e la sorella di Hideyuki Makimura, Kaori, si trovano coinvolti in un caso che li porterà a fare squadra per risolvere il mistero e sconfiggere la misteriosa Unione responsabile dell’Angel Dust. Il film riesce a combinare azione e introspezione in modo equilibrato, mantenendo l’attenzione dello spettatore fino al finale soddisfacente.
Il film Netflix vede nel ruolo di Ryo Saeba l’attore Ryohei Suzuki, noto per aver interpretato il supereroe mascherato Hentai Kamen, il gangster Mera in Tokyo Tribe e il medico Kitami Kota in Tokyo MER. La prima foto ufficiale lo mostra con il tipico abbigliamento di Ryo, composto da una giacca blu, una camicia bianca, una cravatta rossa e un paio di occhiali da sole. Accanto a lui, il suo fedele revolver Colt Python. Il cast del film include anche Haruka Ayase (Our Little Sister, Ichi) nel ruolo di Kaori Makimura, Takaya Kamikawa (The Emperor’s Cook, Segodon) nel ruolo di Hideyuki Makimura, Yuki Uchida (GTO, Hana Yori Dango) nel ruolo di Saeko Nogami, una poliziotta amica di Ryo, e Shinnosuke Mitsushima (Erased, Inuyashiki) nel ruolo di Umibozu, un ex soldato e rivale di Ryo.
La regia del film è affidata a Shinsuke Sato, che ha già diretto altri film tratti da manga, come Gantz, Bleach e Kingdom. La sceneggiatura è firmata da Tsutomu Kuroiwa, che ha collaborato con Sato in Bleach e Kingdom, e da Kenichi Suzuki, che ha scritto le serie anime di JoJo’s Bizarre Adventure e Drifters. La colonna sonora è composta da Yugo Kanno, che ha lavorato alle musiche di Psycho-Pass, JoJo’s Bizarre Adventure e Seirei no Moribito. La produzione del film è curata da Netflix in collaborazione con HoriPro e Office Shirous, con la supervisione dello stesso Tsukasa Hojo. Le riprese si sono svolte a Tokyo, tra le strade che hanno fatto da sfondo alle avventure originali di Ryo Saeba.
Il nuovo adattamento live action di City Hunter su Netflix rappresenta una svolta positiva rispetto ai disastrosi tentativi del passato: questa nuova generazione di adattamenti sembra prendere più sul serio gli appassionati e sfrutta la tecnologia contemporanea per gestire in modo più efficace la transizione dalle opere originali al grande schermo. Il personaggio di Ryo Saeba viene esplorato in modo più approfondito, rivelando un lato oscuro e misterioso che aggiunge interesse alla sua figura. L’attore Ryohei Suzuki interpreta il ruolo con grande convinzione, immedesimandosi perfettamente nel personaggio. Anche il cast di supporto, seppur non utilizzato appieno, svolge un buon lavoro nell’interpretare i personaggi chiave dell’opera. City Hunter non si limita a riprodurre fedelmente il manga e l’anime, ma cerca di adattarli in modo efficace al contesto contemporaneo. La descrizione accurata di Shinjuku e le scene di azione ben coreografate contribuiscono a rendere il film coinvolgente e visivamente accattivante. Il regista dimostra una sensibilità nei confronti dell’opera originale, mantenendo un equilibrio tra comicità e dramma, azione e introspezione.