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Il Chiostro della di Basilica di San Giovanni

Sapevate che il Chiostro della Basilica di San Giovanni in Laterano è il più grande di Roma? Misura esattamente 36 metri di lato ed è un vero tesoro di eleganza e semplicità. Fu costruito in un arco di tempo che va dal 1220 al 1230 per i canonici lateranensi, religiosi ai quali era stato affidato il culto e la cura della Basilica di San Giovanni in Laterano.
 
Grazie ad un’iscrizione ancora visibile su un pilastro del lato sud, conosciamo gli artefici di questo splendore:
“Vassalletto, nobilmente dotto in questa arte, iniziò con il padre l’opera che poi portò a termine da solo”.
 
I Vassalletto erano a quel tempo i più importanti scultori-architetti attivi a Roma: basti pensare che essi realizzarono anche il Chiostro di San Paolo fuori Le Mura e la Basilica di San Lorenzo al Verano. Tuttavia il loro capolavoro rimane il Chiostro Lateranense. Le quattro gallerie del chiostro sono articolate ognuna in cinque campate; ogni campata si apre verso il giardino con cinque arcatelle poggianti su coppie di colonnine. Le arcate esterne sono decorate con elementi vegetali, alternati a immagini bibliche e allegoriche, la maggior parte delle quali simboleggia il peccato. Al di sopra delle arcate corre una fascia in mosaico e tarsie marmoree di serpentino e di porfido sormontata da una cornice, nella quale sono scolpiti volti di uomini, di creature mostruose, di leoni …e anche di un gatto!
 
Un’iscrizione a mosaico sul lato sud ricorda ai Canonici i doveri della vita religiosa. Si accedeva al giardino da tre passaggi (lati est, ovest e sud) ai quali fanno da guardia leoni e sfingi; al centro del chiostro un bellissimo pozzo completa il tutto.
 
Il pozzo è stato interamente ideato e costruito da Nicola (figlio di Pietro Vassalletto) e i lavori di erezione del chiostro lateranense, che si conclusero nel 1232.
 
La particolarità di questo chiostro è che per la sua edificazione non è stata assolutamente usata la tecnica del riutilizzo di materiali antichi. I Vassalletto infatti hanno dotato il cortile di colonnine, tarsie, cornici e capitelli, creandoli ex novo. Nel chiostro sono conservate sculture in frammenti, rilievi figurati, lastre tombali ed epigrafi, provenienti in gran parte dalla basilica lateranense: vi furono collocati a seguito dei lavori nelle navate ad opera del Borromini alla metà del XVII secolo e in seguito, precisamente alla fine del XIX secolo, se ne aggiunsero molti altri per permettere la ricostruzione dell’abside. Altri reperti vengono dall’antico Palazzo Papale demolito nel 1585 da papa Sisto V, e da scavi condotti nell’area della basilica. Si tratta di manufatti databili tra l’età romana e l’epoca moderna, che documentano la secolare storia della Basilica. Tra questi spiccano due capolavori dell’arte medievale: l’Altare della Maddalena e il Sepolcro di Riccardo Annibaldi.
 

Redazione

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