Chicken Park: la parodia di Jurassic Park che ha fatto la storia del cinema trash italiano

Nel giugno 1994, il comico Jerry Calà debuttava alla regia con un film che voleva essere una parodia di Jurassic Park, il colossal di Steven Spielberg che aveva sbancato i botteghini l’anno precedente. Il risultato fu Chicken Park, una commedia demenziale che mescolava citazioni di altri film famosi, gag surreali, effetti speciali improbabili e una trama assurda. Il film, che costò due miliardi e mezzo di lire, non fu mai distribuito nelle sale italiane, ma divenne presto un cult tra gli appassionati di cinema trash.

La storia di Chicken Park è quella di Vladimiro Corsetti (Jerry Calà), un allevatore italiano di pollame che, dopo aver subito un sabotaggio da parte della concorrenza, si reca nella Repubblica Dominicana con il suo gallo Joe, addestrato per i combattimenti clandestini. Qui scopre l’esistenza di un parco dove il dottor Eggs (Lawrence Steven Meyers), un nano scienziato pazzo, ha creato dei polli giganti mutati geneticamente. Vladimiro si innamora della dottoressa Sigourney (Demetra Hampton), assistente di Eggs, e cerca di fuggire dal parco con il suo gallo, affrontando i pericoli dei polli preistorici e di altri personaggi bizzarri.

Chicken Park è un film che non si prende sul serio, anzi si diverte a ridicolizzare se stesso e il genere a cui si ispira. Il film è pieno di riferimenti ad altri film, come La famiglia Addams, Godzilla, Mamma, ho perso l’aereo, Il cacciatore, Hot Shots! e molti altri. Le scene sono spesso improvvisate, le battute sono volgari e scurrili, gli attori recitano in modo esagerato e le situazioni sono assurde. Gli effetti speciali sono realizzati in modo artigianale e poco convincente, con pupazzi, modellini, animatronics e montaggi grossolani. Il film è stato girato in inglese, come i film di Bud Spencer e Terence Hill, e poi doppiato in italiano.

Chicken Park è un film che ha diviso la critica e il pubblico. Alcuni lo hanno considerato una geniale parodia, altri una schifezza senza senso. Il film non ebbe successo al botteghino, anzi non fu nemmeno sottoposto al visto censura né distribuito nelle sale. Fu trasmesso per la prima volta in televisione nel 1995 su Italia 1, dove ottenne un discreto ascolto. Da allora, il film è diventato un oggetto di culto tra gli amanti del cinema trash, che lo apprezzano per la sua comicità involontaria e la sua follia creativa.

A trent’anni dalla sua uscita, Chicken Park resta un film unico nel panorama cinematografico italiano, un esempio di delirio di grandezza trash che ha distrutto la carriera di Jerry Calà, ma che ha anche dimostrato il suo coraggio e la sua originalità. Un film da riscoprire e da guardare con ironia e indulgenza.

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