Chiara Bovone 25 anni, originaria di Tortona, studentessa alla facoltà di Scienze Dei Beni Culturali all’Università Statale di Milano. Ha sempre amato il modo degli anime, dei cartoni animati e della Disney fin da piccolissima. Ha praticato molti sport, dalla danza al karate, spaziando al nuoto e la pallavolo, mentre adesso pratica lo sci quando possibile. Ancor prima di scoprire il colorato mondo del cosplay fa l’animatrice per diversi anni e questo la porta ad organizzare feste a tema. Il nucleo di queste feste è proprio l’interpretazione di diversi personaggi e la creazione dei rispettivi costumi. In quel momento non sapeva ancora di aver travato una delle sue più grandi passioni, che la accompagnerà dal 2013 in poi.
Il suo nickname, _kikka_cosplay, è semplicemente formato dal soprannome con cui i suoi amici storici, e poi utilizzato un po’ da tutti quelli che la conoscono, l’hanno sempre chiamata (“Kikka”) e da quello che le piace fare cioè la cosplayer. Molto semplice come la persona che è.
Viene a conoscenza del mondo delle fiere e, più precisamente, del mondo del cosplay, grazie ad una sua cara amica. Da quel giorno è amore a prima vista, tanto da spingerla a portare il suo primo cosplay (improvvisato in pochi giorni e per questo ancora molto basic): Perona, il suo personaggio femminile preferito di One Piece. Nel 2014, alla Milano Anime Expo (diventata oggi “Milano Comics & Games”), porta quello che lei considera il suo primo cosplay effettivo, ovvero Ciel Phantomhive dall’anime Black Butler.
Da quel momento non si è più fermata, arrivando a un totale di oltre 30 cosplay, tra personaggi in differenti versioni, cross-play ed original. Tra questi, ce ne sono alcuni a cui è particolarmente legata. In primis, come già accennato, Perona: la Principessa dei fantasmi dalla prima versione portata nel 2013 è stata più volte interpretata da Chiara in diverse versioni, migliorate di volta in volta.
Sempre dal mondo di One Piece, Ace “pugno di fuoco”, interpretato in occasione del Raduno di One Piece di ALEcomics 2019: questo cosplay porta con sé tanti bei ricordi, a partire dai legami stretti con altri cosplayer fans del famosissimo anime/manga (oggi suoi grandissimi amici).
Un altro cosplay a cui tiene particolarmente è Luna (human version) dalla saga degli anni ‘90 di Sailor Moon, portata più volte in fiera. In questa occasione, per la prima volta, Chiara realizza interamente da sola il costume e gli accessori e questo la rende particolarmente orgogliosa. È sempre in questa occasione che incontra alcuni dei suoi fidati fotografi, tutti molto professionali, cordiali e simpatici, con i quali stringe degli ottimi rapporti e con i quali collabora tutt’ora.
A 2B, protagonista del videogioco Nier Automata, è legato un aneddoto tragi-comico: durante l’esibizione di una gara cosplay, la spada che accompagnava il costume dell’androide si è spezzata in una fase di combattimento. Nonostante lo sgomento iniziale, Chiara ha deciso di continuare comunque la scenetta, ricevendo anche i complimenti dei giurati e di alcuni spettatori. Oggi ricorda questo “incidente” con un sorriso.
I cosplay più elaborati di Chiara sono acquistati da siti del settore o da privati specializzati. Quando si tratta invece di cosplay più “basic” o originali la cosplayer preferisce realizzarli da sé. L’obbiettivo in ogni caso è rendere il più possibile giustizia al personaggio che interpreta. Infondo, per essere dei bravi cosplayer non serve per forza realizzare ogni elemento dei costumi/accessori. Certo, questo è senz’altro un valore aggiunto per chi riesce a farlo, ma non è tutto. Serve innanzitutto passione, perseveranza e saper catturare lo spirito del personaggio che si sta interpretando. Per questo anche i così detti cosplay “original” non hanno meno valore di quelli più tradizionali, quando supportati alla base da un’attenta costruzione del personaggio, del suo carattere, del suo aspetto e del suo background.
Chiara di solito non prende parte a tantissimi eventi. Predilige in generale le fiere situate nel nord Italia, nei pressi del luogo in cui vive, tra cui il Festival del Fumetto che si tiene due volte l’anno a Novegro. Dall’anno scorso, oltre a partecipare a questi eventi come visitatrice, è entrata nello staff di ALEcomics, in cui si occupa insieme ad altri volontari dell’Area Palco. In questi anni di fiere Chiara ha notato un evolversi del mondo cosplay in più direzioni. Oggi alcuni cosplayer (i più famosi e conosciuti) possono a tutti gli effetti vivere della loro passione, guadagnando da siti personali (in cui i fans possono supportarli attraverso donazioni gratuite o attraverso l’acquisto di foto e gadgets), ma anche grazie a sponsorizzazioni, collaborazioni, inviti ad eventi come ospiti. Questi ragazzi sono riusciti a fare della propria passione il loro lavoro e non ce niente di più bello e gratificante. Però non sono solo loro a lavorare grazie al cosplay: basti pensare ai numerosi sarti, prop-maker, acconciatori, make-up artist e fotografi che lavorano nel settore come professionisti. Questo dimostra come oggi anche il cosplay stia vivendo un processo di “industrializzazione” che va a creare nuove possibilità lavorative senza però vietare a chi lo fa a livello amatoriale di continuare con la propria passione senza profitti.
Il mondo del cosplay è riuscito ad evolversi anche grazie ai social, che gli hanno permesso di raggiungere un pubblico sempre maggiore di persone, appassionati e curiosi. Basti pensare alla facilità con cui oggi è possibile venire a conoscenza dei vari eventi presenti in Italia e non. Inoltre è anche sempre più semplice entrare in contatto con persone che condividono questa passione.Attraverso lo streaming, le fiere possono trasmettere in diretta parti del loro evento e comunicare direttamente ai propri visitatori ogni novità ed aggiornamento. D’altra parte i cosplayer possono mostrare i loro works in progress, condividere le proprie conoscenze ed esperienze e connettersi in maniera attiva con i propri followers.
Anche il mondo cosplay ha il suo rovescio della medaglia: è possibile imbattersi, soprattutto nell’ambito social, nei cosiddetti “haters”, pronti ad attaccare i cosplayer con critiche volte solo ad offendere e ferire gli altri per l’aspetto fisico, per la realizzazione di parti del costume o perché non vogliono che qualcuno interpreti il loro personaggio preferito. Le critiche sono sempre ben accette, ma solo quando costruttive e fatte in maniera educata e rispettosa. Per fortuna, a Chiara sono successi solo un paio di episodi in questo senso, ma per tutti i neofiti o chi si vuole avvicinare al mondo del cosplay non preoccupatevi: lasciatevi scivolare addosso tutti i giudizi degli altri, divertitevi e andate avanti per la vostra strada.
In conclusione, per Chiara, il cosplay è un mondo colorato, pieno di fantasia, che permette di tornare bambini ed interpretare i propri eroi, creando nuovi legami con persone che condividono la tua stessa passione e liberando anche la propria creatività. Quindi non siate timidi, con tanta passione e buona volontà tutti possono diventare cosplayer.
Per scoprire il talento di Chiara vi invitiamo a visitare i suoi profili ufficiali Instagram e Facebook.
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