Nel 1978 uscì uno degli horror più agghiaccianti degli ultimi anni, che ebbe il potere di terrorizzare le babysitter di tutto il mondo. Più volte imitato (“Scream”) ma mai veramente eguagliato, il film, che in Italia uscì col titolo “ Quando chiama uno sconosciuto”, aveva come protagonisti una babysitter, un telefono che squillava incessantemente e una voce di uno sconosciuto che sussurrava terribili minacce.
Carol Kane era la babysitter ossessionata dalle chiamate di un uomo senza volto che continuava a chiederle: “Hai controllato i bambini?”. Il thriller ebbe un’enorme influenza su tutti gli psyco-thriller realizzati in seguito.
Oltre venticinque anni dopo, Ken Lemberger, ex co-presidente della Sony Pictures Entertainment, ha avuto l’idea di realizzare un remake. Scritto da Jake Wade Wall e con la regia di Simon West è sicuramente il thriller più aspettato del 2006.
In fin dei conti si può affermare a buon diritto che “Chiamata da uno sconosciuto” rispetta fedelmente lo spirito e l’obiettivo dell’originale, che in parole povere è quello di incollare gli spettatori alle loro poltrone. In una casa isolata in cima a una collina, la studentessa JILL JOHNSON (Camilla Belle) si prepara a trascorrere una tranquilla serata di babysitting. I genitori sono usciti e i bambini dormono già, così Jill chiude a chiave la porta, mette l’allarme e si appresta a esplorare la splendida casa in cui si trova. Ma dopo una serie di inquietanti telefonate da parte di uno sconosciuto che la invita ripetutamente a “controllare i bambini”, la ragazza cade in preda al panico. La paura si trasforma in terrore puro quando scopre che le chiamate provengono dall’interno della casa. Jill deve fare appello a tutta la sua forza interiore per cercare di difendersi da un nemico tanto insidioso e cercare di uscire viva dall’incubo in cui è precipitata.
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