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Chi è Ilaria Grossi icona di Gama TV?

C’è un canale su Instagram, ma anche su TikTok pieno di reel di una simpaticissima ragazza nerd. E ce ne è uno uguale anche su YouTube. Si chiamano tutti Gama TV. La ragazza in questione invece si chiama Ilaria Grossi ed è una persona con cui fa veramente piacere scambiare due chiacchiere. Fa così piacere che alla fine ho deciso di scambiarne anche un po’ più di due…ed eccoci qui, con una bella intervista! Pronti?
Ciao Ilaria e benvenuta su Corriere Nerd! Che ne dici di presentarti ai nostri lettori?
Ciao cari lettori, mi chiamo Ilaria, in arte Gamat_v_. Dal mio nick si possono capire alcune cose di me, sono una biologa, più precisamente una zoologa innamorata dei rospi e adoro la cultura giapponese soprattutto grazie alla grande passione che ho per i manga. Sono una ragazza qualsiasi che passa il suo tempo a fantasticare tra i racconti delle pagine a fumetto. Mi piace parlare con le persone che condividono la mia stessa passione e perciò ho deciso di aprire queste pagine social come modo per conoscere nuove persone e confrontarci.
Da dove nasce la tua passione per i manga?
Quando ero bambina sulla tv nel Lazio esisteva un canale chiamato Super 3. Grazie a mio fratello più grande di me di quasi sei anni, ogni sera mi toccava guardare quei cartoni animati. Ho scoperto a quel tempo dei titoli che non sapevo neanche provenissero dal Giappone quali Ranma ½, Gigi la trottola, Yattaman, il mago pancione, i navigatori del tempo e molti altri. Con Dragonball poi già era entrato a casa mia un primo prodotto cartaceo che con gli anni, dopo aver visto l’anime su Italia 1, mi ha incuriosito. Ho capito quindi che il mondo animato che guardavo proveniva da una controparte scritta in estremo oriente e da quel momento ho iniziato a leggere manga e fumetti.
Se dovessi scegliere uno e un solo manga da portare con te su un’isola deserta?
Sceglierei Fire Punch di Fujimoto. Molti concetti trattati nel manga e soprattutto il finale necessitano secondo me di un approfondimento soprattutto emotivo. Il silenzio di un’isola deserta che ti lascia solo con i tuoi pensieri, secondo me, sarebbe un momento ideale per immergerti in una lunga riflessione sulla vita.
Cosa reputi importante quando scegli un nuovo manga da leggere?
Generalmente scelgo un nuovo manga secondo due fattori principali, il mio stato mentale al momento della scelta e la storia raccontata. Non sempre ho voglia di leggere uno specifico target o genere, vado a periodi, dettati generalmente dall’emotività di quel momento. Se è vero che prediligo shonen con trame avventurose e di battaglia, spesso mi piace immergermi in letture più mature che possano toccarmi nel profondo, in altri momenti invece mi sento più romantica e quindi cerco letture di quel tipo. Tutto questo chiaramente non è scelto a caso semplicemente facendomi guidare dalla voglia del momento, do una letta alla trama, vado in fumetteria e sfoglio qualche pagina per leggere qualche dialogo, e alla fine scelgo se mi interessa o no l’argomento. Purtroppo ultimamente, avendo aperto di più le mie vedute, sono pochi i titoli che proprio non mi piacciono, e mi ritrovo quindi a comprare di tutto…
Se potessi cambiare il finale a un manga, quale sarebbe e cosa cambieresti?
Sarei ipocrita nel dire che tutti i finali dei manga che ho letto mi sono piaciuti, un paio di rospi belli grossi li ho dovuti ingoiare anche io, ma purtroppo non sono così brava da poter essere un mangaka. Il lavoro dei fumettisti va sempre rispettato e secondo me va sempre detto “grazie”, anche se l’opera non ci è piaciuta e anche se il nostro giudizio è negativo. Se poi stiamo parlando di un lavoro che adoriamo, ma il finale ci ha deluso, ancor di più. Mi piace pensare di avere un minimo di rispetto intellettuale per quegli autori che per me hanno fatto tanto e preferisco pensare che semplicemente il finale che loro hanno voluto era diversa dalla mia idea, ma che comunque è giusto così, perchè un’opera è di uno scrittore e non nostra.
Se proprio dovessi dire un finale che non mi è andato giù tuttavia direi quello di Naruto, ma non lo cambierei perchè non credo di essere in grado di fare meglio del maestro Kishimoto.
Quando leggi una nuova opera, quanto di te cerchi nei protagonisti?
Mah, generalmente molto poco. Non mi focalizzo quasi mai sul protagonista che tende raramente ad essere uno dei miei personaggi preferiti. Più che cercare qualcosa che mi identifichi, cerco qualcosa da cui prendere spunto per un miglioramento personale. Adoro infatti il personaggio del maestro e prediligo personaggi che si sacrificano. Da grande vorrei essere come Jiraiya.
Quanto è influente lo stile di disegno per te, nella scelta di una nuova opera da leggere?
Veramente molto poco. Preferisco trovare piacere nella storia che leggo non limitandomi nelle letture. Un autore bravissimo a scrivere ma con un disegno che poco mi aggrada è comunque un bravo scrittore e per quale motivo dovrei privarmi di una bellissima storia solo perchè i disegni non mi piacciono?
Il tuo autore preferito e perché.
Reputo attualmente Yoshihiro Togashi il mio autore preferito. Soprattutto con HunterxHunter è riuscito a rapire il mio cuore e a far viaggiare la mia fantasia alla scoperta di nuovi mondi. Il desiderio di avventura e la bellezza del viaggio e della scoperta che trapelano in ogni pagina sono per me una gioia per il cuore e per la mente. Il suo genio nel creare personaggi che reputi tuoi amici, la fantasia nell’ideare universi fantastici e la capacità di descrivere situazioni empatiche lo rendono per me un grandissimo scrittore.
Tre titoli da consigliare ai nostri lettori?
Non vi consiglierò i miei manga preferiti, ma voglio cercare di stuzzicare un pò la vostra curiosità con titoli conosciuti, ma secondo me un pò sottovalutati. Fate del bene al vostro cuore carissimi lettori e ogni tanto concedetevi una lettura romantica, Marmalade Boy, seppure datato, dona quelle vibrazioni innocenti e pacate che scalderanno il vostro cuore. RIflessivo, avvincente e con una dose di mazzate, se siete interessati a questo tipo di prodotto mi sento di consigliarvi Mob Psycho 100, a me ha saputo entusiasmare. Ultimo, ma non ultimo nel mio cuore, D.Gray-man. Tanti hanno dimenticato questo nome perchè purtroppo è un manga inconcluso che esce veramente tanto tanto di rado, ma non fermatevi a questo. La storia vi rapirà, i personaggi vi lasceranno ammaliati e le atmosfere gotiche vi faranno dire WOW!
Un saluto a chi ci sta leggendo?
Grazie per aver letto fin qui cari amici! Non smettete mai di leggere e appassionarvi, ci sono altre mille mila avventure che non abbiamo vissuto, che il viaggio continui sempre!
Se quello che avete letto vi ha incuriosito, e se volete continuare a seguire Ilaria sui suoi Social, eccovi i link!
E ora…ecco Ilaria in azione su YouTube!

Roberto Romagnoli

Roberto Romagnoli

Nato sul pianeta Terra nel 1981, ma cittadino dell'universo.
Conosciuto in rete anche come Ryoga777, RyoGa o Ryoga Wonder.
Cantante degli X-Italy, band attiva tra il 2004 e il 2006, prima in Italia a proporre cover degli X-Japan. Successivamente canta anche nei Revolution, altra band italiana ispirata al mondo del Visual-Kei Giapponese e al Glam americano.
Negli anni si è occupato spesso di organizzazione di eventi a tema JRock, Cosplay, Manga e Musica in generale collaborando spesso con l'associazione Japanimation. È stato anche redattore di L33T, programma per ragazzi in onda su Rai 2 e Rai Futura tra il 2006 e il 2007.
Caporedattore e responsabile per l'Italia di Nippon Project e Presidente delle associazioni VK Records (etichetta discografica indipendente) e Steel Music Promotion (media dedicato alla musica e all'organizzazione di concerti)

Gamer incallito.

Il suo lato geek, sopito fino a qualche anno fa, ha cominciato a farsi sentire sempre più prepotentemente. Quindi alla fine ha deciso di aprirsi il suo blog geek robertoromagnoli.com e ha cominciato a scrivere anche su siti a tema gaming e tecnologia, tra cui Akiba Gamers e Stolas Informatica.

Amante di tutto ciò che riguarda la tecnologia, l'informatica, anime e manga, ma innamorato anche di DC Comics e Marvel.

Fondamentalista Trekkie, da quando c'è il covid e non ci si può più stringere la mano, ha trovato la scusa per fare il saluto vulcaniano.

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