Cattive storie di provincia di Gordiano Lupi

Gordiano Lupi, scrittore e giornalista, torna alla narrativa con un libro che esplora il lato oscuro della provincia toscana. Si tratta di “Cattive storie di provincia”, una raccolta di tredici racconti neri che si ispirano a fatti di cronaca realmente accaduti. Il libro è una sorta di contraltare del suo primo lavoro di narrativa, “Lettere da lontano” (1998), in cui l’autore dipingeva una visione tranquillizzante e nostalgica della vita in provincia.

In “Cattive storie di provincia”, invece, Lupi mostra la faccia nascosta e violenta della Toscana, dove si consumano omicidi atroci, delitti in famiglia, esplosioni di follia. I racconti sono legati tra loro da un filo conduttore che li rende parte di un unico grande romanzo corale, in cui i personaggi si incontrano e si scontrano, dando vita a finali sorprendenti e inquietanti. Lupi non si limita a raccontare le storie, ma cerca di indagare le cause e le motivazioni che spingono gli esseri umani a compiere gesti estremi e irrazionali. Con uno stile asciutto e incisivo, l’autore ci fa entrare nella psicologia dei protagonisti, senza giudicarli né assolverli, ma cercando di capire cosa li ha portati a infrangere le regole della convivenza civile. “Cattive storie di provincia” è un libro che ci fa riflettere sulla fragilità dell’esistenza e sulla complessità della natura umana, ma anche sulla realtà sociale ed economica della provincia italiana, spesso trascurata dai media e dalla politica. La Toscana, con i suoi paesaggi incantevoli e la sua cultura millenaria, diventa così il paradigma di una situazione globale, in cui la violenza e il male possono annidarsi ovunque, anche nelle apparenti isole felici.

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