L’editoria in diretta su Instagram: a tu per tu con Carlo Feltrinelli e Massimiliano Tarantino per esplorare le nuove frontiere del settore. Per la prima volta su Instagram, Carlo Feltrinelli, che sarà docente dell’Executive Program universitario in Editoria e Digital Media promosso da Feltrinelli Education, discute insieme a Massimiliano Tarantino del mestiere dell’editore, tra nuovi metodi di fruizione e opportunità del digitale. L’appuntamento è per il 5 luglio alle ore 18.00 sull’account Instagram di Feltrinelli Education.
L’editoria accetta la sfida lanciata dal digitale ed entra ufficialmente nell’universo dei social network, accompagnata dalle autorevoli voci di Carlo Feltrinelli, figlio di Giangiacomo e Presidente del Gruppo Feltrinelli, e Massimiliano Tarantino, CCO del Gruppo, Direttore di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e Presidente del Comitato Scientifico di Feltrinelli Education. Focus della conversazione, che vedrà Carlo Feltrinelli per la prima volta in diretta su Instagram, saranno le nuove frontiere dell’editoria, tra le possibili prospettive del mercato e le competenze che saranno richieste all’editore del domani. Perché non si tratta di una figura destinata a scomparire, bensì chiamata ad acquisire nuove abilità con cui cogliere opportunità e mettere a frutto l’innovazione digitale.
Temi, questi, che saranno il cuore del secondo Executive Program universitario in Editoria e Digital Media, in collaborazione con Polimi Graduate School of Management e con il supporto di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, pensato per i futuri professionisti del settore e gli aspiranti editori, nel corso del quale verranno esplorate le evoluzioni della filiera dovute alla transizione digitale, tra nuovi strumenti di distribuzione e un mercato sempre più rivolto agli spazi virtuali e alle nuove pratiche di lettura.
L’Italia è la quarta editoria in Europa. Secondo il rapporto dell’Associazione Italiana Editori (AIE), l’editoria di varia ha chiuso il 2021 in forte crescita, raggiungendo 1,701 miliardi di euro di vendite a prezzo di copertina, per un totale di 115,6 milioni di copie acquistate, con un aumento rispettivamente del +16% e del +18% sull’anno precedente. Questi dati confermano l’Italia come la sesta editoria nel mondo (dopo USA, Cina, Germania, UK e Francia) e la quarta in Europa per valore della filiera. Perché non si tratta più solo di carta stampata: parallelamente stanno aumentando anche nuovi canali di fruizione di contenuti editoriali, che devono quindi adattarsi o addirittura reinventarsi per poter essere ospitati da piattaforme inedite e raggiungere nuove fette di pubblico. In questo scenario, quindi, la figura dell’editore si riconferma centrale: capacità lungimirante di progettazione, contatto con gli autori e con le figure dell’intera filiera, polo di attrazione – anche visionaria – di interessi e investimenti, l’editore dovrà svolgere sempre di più anche una funzione culturale e sociale, riscoprendosi centrale in quel ruolo che Chiara Valerio, autrice e responsabile della narrativa italiana per Marsilio editori, ha chiamato di “mediatore del desiderio tra il libro e il pubblico”. In un futuro in cui non ci saranno più solo ebook e audiolibri a contendere il primato della carta stampata – secondo una recente ricerca Ipsos, circa 9,3 milioni di italiani hanno dichiarato di aver ascoltato podcast per l’80% in modalità multitasking, quindi non dedicando la completa attenzione al contenuto – servono competenze professionali e creative all’altezza del compito a cui sono chiamati coloro che vorranno rinnovare e riportare in vita l’editoria italiana.
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